fosfolipidi, liposomi, nanosomi
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Dalla stessa scheda tecnica: "Escin is freely water soluble."
(il prodotto non è una sabbiolina dura ma una polvere morbida e appiccicosa, se cambia qualcosa)
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
L'escina è idrosolubile, infatti io la sciolgo nella fase acquosa, ma se è attaccata alla fosfatidilcolina le cose possono cambiare.
Avevo già spiegato la differenza tra lipo, nano e fitosomi qualche pagina più indietro:
Mancava il disegno di un fitosoma che ora ho trovato sul sito Indena, confrontato con un liposoma:
Anche il fitosoma forma micelle in un mezzo acquoso, ma al suo interno non c'è nessun principio attivo che invece è attaccato chimicamente alla fosfatidilcolina.
Avevo già spiegato la differenza tra lipo, nano e fitosomi qualche pagina più indietro:
tagliar ha scritto:Liposomi: sistemi costituiti da 2 strati di fosfolipidi che contengono all'interno una fase acquosa
Nanosomi: sistemi che hanno un solo strato di fosfolipidi e che contengono una fase oleosa
Fitosomi: la molecola da veicolare è legata chimicamente al fosfolipide (lecitina) e non è racchiusa in nessuna vescicola
Eccoli visivamente: a sinistra i liposomi (che possono comunque anche veicolare sostanze solubili in olio nella parte compresa tra i due strati fosfolipidici) e a destra i nanosomi
Mancava il disegno di un fitosoma che ora ho trovato sul sito Indena, confrontato con un liposoma:
Anche il fitosoma forma micelle in un mezzo acquoso, ma al suo interno non c'è nessun principio attivo che invece è attaccato chimicamente alla fosfatidilcolina.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Si cambia .. Deve trasformarsi in qualcosa di pastoso e se emulsionato non deve precipitarmi possibilmenteIsottina ha scritto:Dalla stessa scheda tecnica: "Escin is freely water soluble."
(il prodotto non è una sabbiolina dura ma una polvere morbida e appiccicosa, se cambia qualcosa)
La mia preoccupazione era sull'insolubilità della sostanza .
Di fregature griffate da altisonanti Produttori di materie prime cosmetiche ne abbiamo viste fin troppe e spacciare un sasso rivestito per fitosoma non mi avrebbe affatto meravigliato .
@Tagliar .. Si avevo capito ma quella roba lì volente o nolente deve incorporarsi nella fase grassa e nella crema non lasciare alcun tipo di sabbietta o micro pallini gelatinosi tenendo
presente che la fosfatidilcolina è pure di suo un emulsionante .
Ci abbiamo fatto creme con la fosfatidilcolina !
Detto in altri termini : io ho un estratto di sillimarina a casa con purezza elevata.
Questo estratto non è né liposolubile né idrosolubile ma solubile parzialmente in alcol o dmso.
Se prendo l'estratto e lo schiaffo su un vetrino vedo che sono minuscoli pallini.
Ora se questi pallini li caramello con la fosfatidilcolina non ci faccio niente lo stesso
Concordi ?
I pallini sono e rimangono troppo grosso per la mia pelle. O cedono qualcosa al fosfolipide o sono nano oppure tanto vale che butti la mia polverina in una crema che non cambia niente ...
Ultima modifica di anto il 01/08/2016, 0:16, modificato 4 volte in totale.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Tagliar questa cosa l'avevo capita. Mi sfuggiva il metodo pratico che consentisse di inserirli agevolmente in un'emulsione. Ora ho compreso che:
1. si disperdono e non si sciolgono;
2. si mettono in acqua e olio (ad una temperatura <40°) e si fa una "pre-emulsione";
3. si lascia riposare (ore, una notte);
4. si incorporano all'emulsione a freddo in fase C frullando.
Se poi tutto questo permetta effettivamente al principio attivo di "funzionare" meglio, non so; ho fatto due creme anticellulite identiche (con i fitosomi come unico ingrediente in più nella seconda); la prima volta la ragazza che l'ha provata ha osservato una certa diminuzione del girocoscia, questa volta la sta usando da soli 10 gg e non si è ancora misurata, ma se vi interessa quando ho il dato ve lo comunico. Devo però attendere almeno altri 10/15 gg. per avere gli stessi tempi di utilizzo della prima.
1. si disperdono e non si sciolgono;
2. si mettono in acqua e olio (ad una temperatura <40°) e si fa una "pre-emulsione";
3. si lascia riposare (ore, una notte);
4. si incorporano all'emulsione a freddo in fase C frullando.
Se poi tutto questo permetta effettivamente al principio attivo di "funzionare" meglio, non so; ho fatto due creme anticellulite identiche (con i fitosomi come unico ingrediente in più nella seconda); la prima volta la ragazza che l'ha provata ha osservato una certa diminuzione del girocoscia, questa volta la sta usando da soli 10 gg e non si è ancora misurata, ma se vi interessa quando ho il dato ve lo comunico. Devo però attendere almeno altri 10/15 gg. per avere gli stessi tempi di utilizzo della prima.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Nel contorno occhi su di me vedo la differenza rispetto a prima quando in formula a lavorare c'era solo la caffeina.
Quel poco precipitato diminuirebbe e forse sparirebbe con l'aiuto del glicole degli estratti e del minipimer. Io ho semplicemente usato l'agitatore, come chiedevi tu anto.
Mi rimane la curiosità del perché abbiano sentito l'esigenza di inserire in scheda tecnica la solubilità dell'escina semplice.
Per quanto mi riguarda, devo dire che questa discussione non mi ha spostata da quanto avevo fatto. Disperdere negli estratti glucolici e poi inserire e turbare. Comunque in questo ingrediente la parte di principio attivo è di gran lunga maggiore rispetto al liposoma, infatti qui la dichiarano mentre nel liposoma sorvolano allegramente. Questo per il fitosoma di escina. Di quello di silimarina non so nulla e per curiosità vado a leggere la scheda tecnica.
Quel poco precipitato diminuirebbe e forse sparirebbe con l'aiuto del glicole degli estratti e del minipimer. Io ho semplicemente usato l'agitatore, come chiedevi tu anto.
Mi rimane la curiosità del perché abbiano sentito l'esigenza di inserire in scheda tecnica la solubilità dell'escina semplice.
Per quanto mi riguarda, devo dire che questa discussione non mi ha spostata da quanto avevo fatto. Disperdere negli estratti glucolici e poi inserire e turbare. Comunque in questo ingrediente la parte di principio attivo è di gran lunga maggiore rispetto al liposoma, infatti qui la dichiarano mentre nel liposoma sorvolano allegramente. Questo per il fitosoma di escina. Di quello di silimarina non so nulla e per curiosità vado a leggere la scheda tecnica.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
in realtà nelle schede che accompagnano il prodotto quando ti arriva dal distributore le percentuali ci sono. Concordo sul fatto che spesso non le mettano in scheda tecnica il che a noi utenti finali non professionali crea qualche problema.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Con la sillimarina ci lavorano da quando erano Inverni Della Beffa quindi potrebbero lavorare con un estratto proprietario idrosolubile
Il mio estratto è quasi certamente un estratto nato per integratori e poi venduto ad uso topico
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Allora, Anto ha detto la cosa corretta. Scopo dei liposomi, fitosomi etc. non è quello di solubilizzarsi altrimenti non avrebbero senso né per uso interno, né per uso esterno. Quando la scuola di Bangham nel 1965 inventò questa vescicola capace di mimare il comportamento della pelle il loro pensiero era rivolto ad una struttura capace di durare il più possibile degradandosi solo attraverso processi enzimatici di contatto. In seguito c'è stata una evoluzione importante, dal multilamellare (più strati di lecitina e suoi derivati) si è passati a processi detti di estrusione (monolamellari) per creare strutture sempre più piccole e performanti. Oggi abbiamo addirittura nanosomi che vengono "mascherati" da peg (solitamente un 6000) per penetrare nell'organismo senza essere "scoperti" dal sistema immunitario arrivando così all'organo bersaglio. In fin dei conti vale quello che ha sempre detto Lola. Fase C miscelati con delicatezza, i fitosomi hanno strutture simili con princivi attivi naturali. Ma non si devono solubilizzare! Se si solubilizzano vuol dire che viene meno il prodotto stesso. Se restano integri, a livello cosmetico, rilasceranno sulla pelle i principi attivi interfacciandosi con le proteine di membrana ed enzimi. Se li degradiamo nella nostra preparazione incaponendoci sulla solubilizzazione non ci sarà differenza tra un'escina in forma libera ed un liposoma o fitosoma di escina. Anzi. A quel punto meglio l'escina in forma libera.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
esatto!anto ha scritto:Con la sillimarina ci lavorano da quando erano Inverni Della Beffa quindi potrebbero lavorare con un estratto proprietario idrosolubile
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
E.A. Poe, parlando dei fitosomi, per miscelati con delicatezza intendi non con il pimer dunque? Sul fatto che si devono solo disperdere a questo punto concordiamo tutti...
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
no il pimer no, è un sistema a lame, li disintegri. meglio un sistema a paletta, o una spatola o qualsiasi cosa che non sia tagliente ma solo disperdente.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Insomma mescolare col cucchiaino, è tanto difficile dirlo in maniera semplice?
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Ma non mi spiego allora perché nel foglio tecnico si parlasse di turboemulsore!
Corniola
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
foglio tecnico? Che è?
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Forse perché, anche se si rompono, in mezzo acquoso le micelle si riformano?Corniola ha scritto:Ma non mi spiego allora perché nel foglio tecnico si parlasse di turboemulsore!
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Io non capisco tanto perché non andrebbero frullati. La scheda tecnica lo prevede e poi non penso proprio che il legame chimico che lega la fosfatidilcolina all'attivo si rompa con le lame. Nel prodotto finito si emulsiona (non so se si sciolga, però immagino una cosa del genere considerata la coda idrofila e la testa idrofoba, ma questo passaggio non mi è chiaro, facendo un paragone: un tensioattivo in emulsione si "scioglie"? ) e , come scriveva tagliar, le particelle si attraggono e vanno a formare le micelle, che dovrebbero costituire una sorta di microdispersione. Non mi sembra ci sia qualcosa che si possa "rompere" e liberare l'attivo come nel caso dei liposomi, però non mi è chiarissima la questione della solubilità.
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Vabbè, foglio tecnico sarebbe la traduzione letterale dall'inglese di scheda tecnica
Corniola
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
E chiamiamola con il suo nome che mi viene il pelo alto così
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
OT (Corniola pure tu! Con 'sto caldo tu ci lupomannarizzi la Capa! E chi la regge, poi? )
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Re: fosfolipidi, liposomi, nanosomi
Lola ha scritto:Insomma mescolare col cucchiaino, è tanto difficile dirlo in maniera semplice?
Ecco, appunto.
Per quanto riguarda la questione degradazione... il turboemulsore non necessariamente ha le lame, quindi non necessariamente ha forza per "macinare" ma solo forza per disperdere. I liposomi non si mettono in acqua perché il primo step di preparazione è proprio inserire fosfolipidi in acqua che si avviluppano naturalmente a vacuolo in multistrato.
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