Cosmetica Halal per musulmani

[Chris]

La cosmetica kosher è allucinante!!!

Ah la cucina invece ha senso.....

[Gyngyllina]

non si quota mai per intero

È tutto vero ,ed ogni prodotto certificato deve attenersi alle procedure di produzione ,poi quelle d applicazione sono a discrezione del consumatore.

[Gyngyllina]

Pur avendo indagato questo mondo con molto interesse, sono arrivato a delle conclusioni negative.
...non si quota mai per intero

Hai scritto una marea di stronzate!!! E'meglio se mi fermo!!!! C e un solo ente per le certificazioni!! Ed è quello del ministero della Sanità e correlati . di sicuro non si concedono le certificazioni per favorire religioni e tutte le stronzate che hai scritto!!! Mi meraviglio che gente come te stia su questo Forum. È chiaro e logico che sono senza derivati da animani e non si utilizzano ne alcoolici e ne' sintetici. :D:e magari fatti una cultura...per non dire altro ! http://www.halalitalia.org/documenti/Co ... Esteri.pdf

[ilaria]

a leggere quanto scritto nel link si evidenzia proprio la questione economica, si tratta di certificare i prodotti solo per renderli "piu' appetibili" specialmente per esportarli..

[Gyngyllina]

Tutto quello che viene certificato ha un riscontro economico...è così che funziona e per fortuna dell economia.la certificazione garantisce ciò che vi spalmate sulla pelle,ma non di certo per favoritismi religiosi ,come espresso da basettoni.Per ottenere una certificazione si devono dimostrare dei requisiti. Il resto ,la pubblicità,il marcheting sono a responsabilità del certificato.Così come le str...ze che gli ignari scrivono.

[tagliar]

La cosmetica kosher è allucinante!!!

Ah la cucina invece ha senso.....

Assolutamente no, ma qui si parlava di cosmesi.

[Massimo.Marcon-1962]

Hai scritto una marea di stronzate!!! E'meglio se mi fermo!!!! .... Mi meraviglio che gente come te stia su questo Forum. .... magari fatti una cultura...per non dire altro ! http://www.halalitalia.org/documenti/Co ... Esteri.pdf

Per piacere potresti spiegare meglio cosa ha scatenato questa tua reazione e dove Basettoni dice che vengono rilasciati certificati per favorire una religione? Ah, per piacere, non citare tutto il messaggio, basta che scrivi il mio mome rispondendomi. ^____^

[Lola]

Si se ha scritto cose inesatte si spiegano, non ci si offende nell'onore che non sono argomenti di comune conoscenza e non è proprio il caso di maltrattare altri utenti del forum in questo modo.

Se uno ha il diritto di rimanere da noi o no lo decido io e non chi è qui da meno di un mese e sta appena capendo come funziona e come ci si rapporta agli altri.

Ci siamo scornati per tre pagine riuscendo a non dare degli imbecilli a chi non la pensava come noi o si era fatto un film di cose inesistenti; impara quest'arte pure tu.

Grazie.

[ilaria]

ovvio che la certificazione certifica secondo determinati requisiti senno' a che servirebbe? quello che intendo dire è che "realizzare prodotti per aprirsi ai mercati dei paesi musulmani e attirare maggiormente la fetta di quel tipo di consumatori che abitano nei nostri paesi" mi sembra chiaro indichi una strategia economica, tipo l'azienda che fa tutto sintetico ma sforna la linea ecobio-naturale perché ora il consumatore vuole l'ecobio naturale che è tanto di moda. a maggior ragione poi, come diceva pannina, se i musulmani non sono neppure particolarmente abituati a selezionare i cosmetici... magari in quei paesi non esistono certificazioni halal ma è scontato che i prodotti vengano realizzati secondo determinati criteri..?

[Gyngyllina]

È vero lola chiesdo scusa per i toni.ho scritto che mi meraviglio che sia qui,in quanto reputo questo furum un luogo serio dal quale prelevare informazioni concrette e reali,sono iscritta da meno di un mese ,ma seguo da anni questo e altri forum attinenti al settore.Mi occupo di certificazioni e credo non sia corretto far passare messaggi insensati se non si conoscono le normative ,i protocolli e i disciplinari.
Non è vero che halal e haram si applica a tutti i settori (finanza) .halal nasce dal tipo di macellazione delle carni che non sto qui a spiegare è viene usata come terminologia per argomenti attinenti.
Dice che i cosmetici sono halal quando non contengono derivati da suini e derivati da animali macellati.Ma può essere possibile e non dico solo per i cosmetici halal che all interno di qualsiasi cosmetico si possano trovare tracce di animali macellati??Dice che il tipo di certificazione cambia da ente ad ente è non è cosi http://www.skineco.org/index.php?option ... 69&lang=it
Basta leggere attentamente le normative europee e gli allineamenti che tutti gli enti certificatori hanno dovuto apportare per fa si' che non ci fosse confusione.
Ci si è battuti per il rispetto dell ambiente e la salvaguardia degli animali riuscendo a mettere insieme ,dei protocolli che gliela garantissero.



Chiedo ancora scusa per i toni,ma non per i contenuti.

[Lola]

Allora, questo è un forum e non un blog.

traduzione: difficilmente io lancio l'argomento. Nei forum la cosa va così: domanda più o meno intelligente, risposte varie. La mia moderazione consiste nel chiarire che una delle risposte varie è una cretinata, in base o al buon senso o in base alle mie conoscenze.
Non si cancella l'eventuale domanda idiota, il forum è un insieme di interventi, un discorso su un argomento. Cassiamo solo chi fa affermazioni false con sicurezza da espertone.

Una volta chiarito cos'è un forum, ti dico che stai facendo interventi lunghissimi di cui non si comprende cosa vuoi dire. Sei davanti a persone che non si occupano di certificazioni e non ne capiscono nulla (e che davanti a papiri lunghi chilometri con rimandi alle leggi va a finire che saltano il tutto a piè pari); se non sei in grado di riassumere l'argomento in poche frasi efficaci e chiare rimarremo nella nostra ignoranza.

[Karim82]

Non è vero che halal e haram si applica a tutti i settori .halal nasce dal tipo di macellazione delle carni...

Buongiorno Gyngyllina, scusa, ma la tua affermazione non è corretta.
Forse ti riferisci al campo delle certificazioni italiane, in occidente infatti è una delle poche interdizioni musulmane che conosciamo, ma nel mondo arabo, il concetto di ḥalāl si applica a tutto ciò che è concesso dalla Shariʿah (la legge islamica) e non concerne solo le abitudini alimentari (divieto di consumare il suino, ma anche il cane, il gatto e la sciammia o carni non macellate secondo il rito halal appunto), ma tutte le abitudini ed i riti quotidiani dettati dalla "morale musulmana".
Al contrario, tutto ciò che è interdetto nelle scritture sacre, è detto harām.
Sono haram ad esempio anche l'omosessualità, l'adulterio, l'abuso, il torpiloquio ed entrando nello specifico anche cose meno usuali tipo raccogliere piante o ciacciare animali nelle città della Mecca e Ta'if.

[ilaria]

per altro nel topic del cruelty free la normativa è stata ampiamente discussa.
comunque a me incuriosisce ancora sapere se nei paesi arabi esiste l'esigenza e la produzione della crema e del bagnoschiuma halal o se appunto è un" invenzione occidentale per vendere prodotti ai musulmani.
quindi al momento, se nessuno mi toglie la curiosità, mi toccherà sbirciare cosa mettono nel carrello le signore con hijab al supermercato?

[ilaria]

ho trovato questo, interessante...

ed inoltre
"L’80% dei cosmetici commercializzati nel mondo arabo sono prodotti in Europa, in particolare in Francia e Italia. Per questo si necessita di una certificazione, ovvero di un controllo da parte di un’autorità religiosa.

tutto ciò che si ingerisce, inietta o penetra attraverso i pori della pelle, cosmetici inclusi, non deve contenere alcol e non deve essere testato sugli animali. Quindi, i prodotti di bellezza halal, creme, fondotinta, smalto per unghie, devono essere traspiranti e lasciar passare l’acqua durante i riti di purificazione. Oppure un rossetto deve essere creato escludendo qualunque ingrediente che contenga qualsiasi traccia di alcool.
La bellezza halal comprende un beautycase, una rete di spa, saloni di bellezza e parrucchieri tutti muslim friendly, con tanto di certificazione."

[saten90]

Ho una carissima amica musulmana, e qualche settimana fa parlavo con lei giusto di questo!
La mia domanda era "Niente alcol assunto internamente, e quello esterno nelle creme allora?" Lei mi ha detto che per quello non c'è problema, perché nel Corano non c'è nessun divieto simile.

Purtroppo però mi rendo conto che la situazione sia molto più complessa.. lei vive in casa con dei musulmani molto più rigidi che l'alcol non lo toccano (nemmeno la bottiglia) e non permettono che nessun tipo di alcol entri in casa loro. Sostanzialmente hanno preso una sostanza "proibita" in un certo senso e l'hanno demonizzata all'estremo.

In realtà temo che questa "trovata di marketing", che gioca sulla "ignoranza" (per usare le parole di Lisola e Pannina) delle persone, finisca per sensibilizzare un Medio Oriente già troppo sensibile e notevolmente scombussolato, creando ulteriori divisioni e tensioni su cosa è Halal e cosa Haram. Non mi sembra il caso di estremizzare e marcarci sopra.. specialmente per farci soldi!

PS: ho preso l'esempio dell'alcol per comodità ed esperienza personale, il discorso è assai più ampio ovviamente.

[Lisola]

In realtà io credo che dei prodotti dedicati esclusivamente ad una setta (nel senso di gruppo di persone che si distingue da altre per varie ragioni, qui religiose - da secta, tagliare) possano avere un'attrattiva in più, aldilá del prodotto in sè. Però vegani, allergici, ebrei o musulmani forse hanno davvero bisogno di settori loro.

[ilaria]

"Il mercato cosmetico certificato halal non è affatto un fenomeno di nicchia e cresce con un tasso del 12% annuo da 5 anni nel mondo, nei paesi GCC del 19%. Secondo le stime Whad – world halal development, su dati ENIT e enti promozione turismo del GCC, appena presentate alla World Halal Week, fiera mondiale degli operatori turistici e ai centri di certificazione halal nel mondo in corso in questi giorni a Kuala Lumput, in Malaysia, una consumatrice araba spende in media 11.000 euro all’anno in prodotti di bellezza, contro i 180 euro spesi all’anno dai consumatori italiani (stima Cosmetica Italia). "
“Le donne degli Emirati Arabi Uniti spendono 40.000 euro l’anno per la bellezza"

“L’Italia non è in grado di cogliere questa grande occasione di business perché non conosce le abitudini e le richieste degli islamici che per la cura del corpo devono rivolgersi in altre città europee, da Londra a Parigi” – afferma Tiozzo - “Secondo l’ indice Muslim Travel Index 2014 mostra l’ Italia come la seconda meta desiderata per le prossime vacanze dai turisti Sauditi, la terza per i Malesi e la quinta per gli Emiratini. La potenzialità per gli operatori italiani e’ valutata dallo stesso indice in diversi miliardi di euro. Le statistiche parlano di un turista di fascia economica medio alta, abbastanza giovane, dai 25 ai 55 anni, con livello culturale medio-alto, amante di mare, lago, montagna, città d’arte, sport, shopping e cura del corpo. La presenza di Spa, terme e servizi per la persona è uno dei criteri principali per la scelta delle destinazione turistica delle numerose famiglie arabe, soprattutto se in grado di offrire servizi adatti al consumatore musulmano”. )

vista così..come dire... non mi pare esattamente un'esigenza alla portata di tutti i musulmani...

[saten90]

vista così..come dire... non mi pare esattamente un'esigenza alla portata di tutti i musulmani...

Decisamente! Ma soprattutto leggere l'articolo che parla di grande occasione di business riferendosi alla cosmesi Halal mi fa rabbrividire..

[Lisola]

La setta nella setta!

[saten90]

In realtà io credo che dei prodotti dedicati esclusivamente ad una setta ... possano avere un'attrattiva in più, aldilá del prodotto in sè...

Questo è uno spunto interessante. Avere un prodotto dedicato significa fare parte di qualcosa di "ufficiale" e "riconosciuto" . Ciò psicologicamente legittimizza il gruppo nelle proprie azioni, dà forza ad una cosa che magari non esiste (vedi cosmesi Halal) e la rende non solo lecita, ma necessaria per essere "un buon musulmano".

Per questo ho scritto che temo che non ne venga fuori nulla di buono..