Cosmetica Halal per musulmani

[basettoni89]

Buonasera a tutte/i!

Volevo avere alcuni vostri pareri sulla COSMETICA HALAL: sono stato a Cosmoprof 2016 e, per la prima volta, c'era una sezione dedicata ai cosmetici certificati halal.

Per chi non lo sapesse, i testi sacri islamici dicono cosa è "haram" ovvero cosa è "probito": i musulmani ad esempio non devono mangiare la carne di maiale, la carne non macellata secondo un determinato rito e non possono bere l'alcol. Al di là questi e pochi altri alimenti, tutto il resto è "halal", cioè "Lecito".

"halal" e "haram" non si applica solo al cibo, ma a tutti i settori: abbigliamento, modo di parlare, finanza, turismo, farmaci e...cosmetici.

I cosmetici sono halal quando non contengono alcol, derivati da suini, derivati da animali macellati ad esempio..ci sono poi anche altri requisiti che variano da ente certificatore a ente certificatore. Per facilitare l'acquisto da parte dei musulmani, sono nate tante certificazioni, tutte diverse in base all'ente di certificazione, perché non esiste una definizione condivisa di halal (un po' come succede col biologico). Sono sempre più a quanto pare i cosmetici certificati halal.

Su internet si parla molto bene di questi prodotti: se provate a fare un giro, si dice che siano senza derivati animali, senza ingredienti sintetici, adatti a chi ha la pelle sensibile, a chi ha intolleranze, che sono cruelty free ecc... dicono che li comprano anche persone non musulmane, come i vegani/vegetariani.

Voi che ne pensate??? E' vero che sono dei prodotti di qualità?

Raf

PS: evitiamo di sconfinare in argomenti correlati come il terrorismo, il burqa, la cultura islamica ecc... e rimaniamo concentrati SOLO sull'ambito cosmetico PLEASE!!!

[maharetchan]

beh dipenderà da marca a marca, immagino.
come per tutte le cose, bisognerebbe vedere gli inci ^^

[Silvietta*]

Senza INCI secondo me non ha senso valutare. Non è detto che qualsiasi cosmetico, solo perché ecobio, vegan, cruelty free ecc. sia un buon cosmetico: se non contiene schifezze ma è formulato male, rimane un pessimo cosmetico (indipendemente dall'essere cosmetico halal).

[basettoni89]

Su questo non ci sono dubbi... Intendevo dire: conoscete qualcosa di più a riguardo? Qualcuno ha provato prodotti certificati halal?

[basettoni89]

Comunque vi posto qualche link per conoscere meglio il fenomeno.. Io non lo conoscevo, ho iniziato a interessarmi...e mi si è aperto un mondo!!!! Ora però mi piacerebbe passare ai fatti e iniziare a provarli questi prodotti

Qui si spiega cosa significa "halal" in generale: https://it.wikipedia.org/wiki/Halal
Qui si parla nello specifico della cosmesi halal: http://www.abc-cosmetici.it/conoscere-i ... ica-halal/ e http://www.abc-cosmetici.it/sotto-i-rif ... ssa-halal/

[Lisola]

Io riguardo le certificazioni Halal al momento ho letto solo l'Islam nudo, un libro molto interessante per chi è a digiuno di certe tematiche, come me.

[Lola]

Basettoni ma come mai tutta questa fascinazione per i dettami di una cultura diversa dalla nostra?

[Laura]

Ci sono anche cosmetici kosher per ebrei ortodossi, ma come già detto la rispondenza ad un dettame religioso non fa necessariamente il buon cosmetico.

[Lola]

I cattolici non fanno nulla?

[Stregonza]

Sostanzialmente si disinteressano dell'argomento.

Che non è necessariamente una brutta cosa...

[Lisola]

I cattolici erano parecchio avversi alla pulizia del corpo, per contrapporsi ai musumalmani. Fecero chiudere le terme, toccarsi era peccato, eccetera. Detto in maniera mooolto concisa.

[Laura]

Però stiamo parlando del contemporaneo non del passato.

[Julina]

la cosmetica halal è un settore in crescita e sicuramente un buon business per chi vende soprattutto nei paesi del Golfo, Indonesia etc ma attira anche i non musulmani, vegetariani etc....dal punto di vista spignattatorio però non so se possa essere interessante, non credo siano formulati in modo molto diverso da quelli bio; qui in Italia producono questi per es. http://www.termedoriente.it/catalogo.pdf

[Lisola]

Bè i cattolici contemporanei non credo che seguano i tabù della loro religione: non dovrebbero mangiare molluschi nè maiale, vestire con tessuti di tipo diverso, fare tatuaggi, tagliare capelli o barba.
A parte le ultime tre cose, che potrebbero in qualche modo essere attinenti con il tema "cosmetologia", non credo abbiano esigenze particolari.
Forse dovrebbero evitare lo strutto nel sapone, per estendere interpretativamente il tabù? Non mi viene in mente altro. In confronto agli altri tipi di credenti hanno sviluppato altre lucrose forme di commercializzare la fede e penso ad esempio al mercato delle reliquie, i pellegrinaggi, il culto dei santi... resto dell'opinione che ciò sia dovuto a quanto scrivevo sopra.
Cioè: un cosmetico, per essere definito accettabile da un cattolico, esattamente che caratteristiche dovrebbe avere?
E perché un cattolico dovrebbe ritenerlo "consumabile" rispetto ad altro se poi indossa canottiere misto lana/seta mentre magna le cozze?
Mi spiego?

[Lola]

No

[Lisola]

Per non entrare troppo nella questione religiosa, come richiesto da chi ha aperto il topic: ma sembra difficile, ovviamente.
Il succo è: perché dovrebbe esistere una cosmesi cattolica?
I cattolici non rispettano i tabù della loro religione e dunque non avrebbe senso.
Non hanno industrie tessili cattoliche, negozi alimentari cattolici.
Ora son stata più chiara?

[tagliar]

I cattolici hanno solo il divieto di mangiare carne nei venerdì di quaresima, altre limitazioni non ne hanno in termini di prodotti da consumo (alimentari e non).

[Aracne]

Bè i cattolici contemporanei non credo che seguano i tabù della loro religione: non dovrebbero mangiare molluschi nè maiale, vestire con tessuti di tipo diverso, fare tatuaggi, tagliare capelli o barba.

Queste norme vengono elencate nel Vecchio Testamento e sono seguite dagli ebrei ortodossi. Per i cristiani è più normativo il Nuovo Testamento, dove Gesù ha confermato alcune regole del Vecchio (tipo per es. i dieci comandamenti) ed altre no. Come dice Tagliar per i generi di consumo si dovrebbe solo evitare di mangiare carne durante la quaresima.
Scusate l’OT.

Per quanto riguarda il discorso cosmetico, come già detto se il prodotto è formulato male non credo possa essere molto utile anche se non contiene certe sostanze. Così come un cosmetico ecobio non è detto sia buono solo perché naturale. Penso che prodotti di questo tipo possano essere importanti più che altro per chi appunto segue determinati dettami religiosi.

[ilaria]

le usanze rappresentate nella bibbia relative alle antiche società semitiche credo non siano piu' minimamente considerati punti di riferimento da nessuno da tempo il magistero e la dottrina cattolica non mi risulta che diano linee guida a livello cosmetico/igienico/alimentare ;
per quanto riguarda riti e pratiche dipende anche da cattolico a cattolico...il venerdì santo c'è chi fa il digiuno, chi non mangia carne o chi non fa né l'uno né l'altro...
oppure il mangiare l'agnello a pasqua...usanza che continua a sopravvivere (purtroppo ) legata alla ricorrenza religiosa ma sulla quale non credo la chiesa si sia espressa.

[Stregonza]

Esatto, non risulta nemmeno a me ( riguardo ai cattolici, anzi, ai cristiani in generale, compresi i protestanti).

I cristiani :



( oh, io al catechismo ci andavo sempre...e nessuno mi ha mai detto di non mangiare le cozze. A parte che non mi piacciono, nemmeno nell'impepata... )