TONICO PURIFICANTE
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lakura ha scritto:a proposito di infusi, ricordatevi che le proprieta' di un infuso o tisana resistono per 2/3 gg al max, poi quanto ad attivi tornano ad essere acqua fresca (valussi docet)
interessante.
per gli stecchini-spiedini, io appena l'ho messo dentro, avevo la sensazione, cioè la paura, che avesse lasciato una macchia di colore rilasciata dal metallo, infatti avevo pensato di usare da subito un cucchiaio di legno, ma a detta di mia madre, il legno avrebbe assorbito(si vabè ma non così tanto!). Poi però mi resi conto che la macchietta di colore non era del metallo, ma forse poteva trattarsi, dopo aver cambiato mille cucchiai del colore dell'olio essenz di lavanda. me furba
le prossime volte [no linguaggio sms] seguirò i vostri consigli.
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infatti non ho capito se si preoccupava per il legno, o per il biodetergente. del cucchiaio avrei usato il manico, e il detergente non sarebbe stato assorbito tutto ne contiene 500 di ml! che umorismo stupido che ho me ne vado..merissima ha scritto:Io intendevo gli spiedini di legno, bambù (non so che materiale è ). Una specie di stuzzicadenti più grandi :D . Che ti frega se il legno assorbe? Dopo si getta . Per il cucchiaio di legno, invece, se tua madre teme che s'impregni di crema, usa il manico . Insomma, non usare metalli.
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Troppo spesso gli oli essenziali vengono mal utilizzati a causa delle loro proprietà fisiche responsabili della loro instabilità e del fatto che non sono solubili nell’acqua.
Difatti se li mescoliamo, anche agitando vigorosamente, con un liquido acquoso (acqua, latte, tè, succo di frutta, ecc.) essi formano delle "chiazze" galleggianti alla superficie del liquido: queste possono venire a contatto con la pelle o le mucose provocando un apporto troppo elevato di sostanza attiva su una superficie limitata, con conseguenti effetti collaterali come irritazioni, bruciature o allergie. Salvo casi particolari, è bene evitare l’uso di oli essenziali puri: essi vanno preferibilmente diluiti in una sostanza naturale neutra (es. olio di mandorle dolci ) prima di venire somministrati o applicati per via esterna.
L’impiego di un buon eccipiente è spesso la chiave del successo terapeutico; il suo ruolo principale è quello di diluire e disperdere gli oli essenziali e facilitarne il dosaggio. Se l’eccipiente usato possiede inoltre delle proprietà emulsionanti, gli oli essenziali potranno mescolarsi con i liquidi acquosi, facilitando così la loro dispersione e la loro penetrazione nei tessuti.
Sulla pelle secca, come eccipienti si possono utilizzare degli oli vegetali (olio di mandorle, di nocciolo, di avocado, ecc.) nei quali vengono incorporati 3 a 10% di oli essenziali (gli oli essenziali applicati puri sulla pelle rischiano di renderla più secca). Per una pelle grassa, è preferibile usare una preparazione di oli essenziali dispersi in una soluzione acquosa od un’emulsione (olio in acqua).
FONTE:
http://www.lillanatura.com/magentina/aromausa.html
Mi domando: va bene dunque un tonico fatto solo di acqua e olii essenziali? per la questione della conservazione, ho preferito non aggiungere, ad esempio, aceto, è una mia scelta.
Nell'articolo, c'è scritto che chi ha la pelle grassa, (io non c'e l'ho grassa ma va bene lo stesso visto che vorrei fare un tonico e no una crema) è preferibile usare l'olio essenziale disperso in soluzione acquosa, ma poi all'inizio, sottolineato, c'è scritto che non sono solubili :
Quindi, ogni volta che lo uso è meglio che lo agito? così si omogenizza meglio e se nò l'olio sarebbe tutto in superficie?
scusate il papiro di informazioni ma era per essere più completo.
Difatti se li mescoliamo, anche agitando vigorosamente, con un liquido acquoso (acqua, latte, tè, succo di frutta, ecc.) essi formano delle "chiazze" galleggianti alla superficie del liquido: queste possono venire a contatto con la pelle o le mucose provocando un apporto troppo elevato di sostanza attiva su una superficie limitata, con conseguenti effetti collaterali come irritazioni, bruciature o allergie. Salvo casi particolari, è bene evitare l’uso di oli essenziali puri: essi vanno preferibilmente diluiti in una sostanza naturale neutra (es. olio di mandorle dolci ) prima di venire somministrati o applicati per via esterna.
L’impiego di un buon eccipiente è spesso la chiave del successo terapeutico; il suo ruolo principale è quello di diluire e disperdere gli oli essenziali e facilitarne il dosaggio. Se l’eccipiente usato possiede inoltre delle proprietà emulsionanti, gli oli essenziali potranno mescolarsi con i liquidi acquosi, facilitando così la loro dispersione e la loro penetrazione nei tessuti.
Sulla pelle secca, come eccipienti si possono utilizzare degli oli vegetali (olio di mandorle, di nocciolo, di avocado, ecc.) nei quali vengono incorporati 3 a 10% di oli essenziali (gli oli essenziali applicati puri sulla pelle rischiano di renderla più secca). Per una pelle grassa, è preferibile usare una preparazione di oli essenziali dispersi in una soluzione acquosa od un’emulsione (olio in acqua).
FONTE:
http://www.lillanatura.com/magentina/aromausa.html
Mi domando: va bene dunque un tonico fatto solo di acqua e olii essenziali? per la questione della conservazione, ho preferito non aggiungere, ad esempio, aceto, è una mia scelta.
Nell'articolo, c'è scritto che chi ha la pelle grassa, (io non c'e l'ho grassa ma va bene lo stesso visto che vorrei fare un tonico e no una crema) è preferibile usare l'olio essenziale disperso in soluzione acquosa, ma poi all'inizio, sottolineato, c'è scritto che non sono solubili :
Quindi, ogni volta che lo uso è meglio che lo agito? così si omogenizza meglio e se nò l'olio sarebbe tutto in superficie?
scusate il papiro di informazioni ma era per essere più completo.
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rieccomi qua: a distanza di diversi mesi dall'utilizzo del tonico all'aceto posso dirmi mooolto soddisfatta: la pelle pare avere una maggiore omogeneità e anche la grana pare più fine (è solo effetto ottico?? )
diciamo che el corso dei mesi ho provato diverse variazioni: dagli infusi al rosamrino, salvia, alloro, alla camomilla calendula e persino frutti di bosco (che profumino divino )che smorzano un pò l'odore acre dell'aceto...
ora vorrei fiondarmi alla ricerca dell'acqua borica (la prendo già pronta) e provare per vedere la differenza (anche perchè mi sta uscendo qualche brufoletto qua e là e magari questa è più indicata).. quesito:posso aggiungere una goccina di oe anche all'acqua borica (intendo diluirla per ottenere una concentrazione che non superi il 2%)...il tonico mi piace profumoso
diciamo che el corso dei mesi ho provato diverse variazioni: dagli infusi al rosamrino, salvia, alloro, alla camomilla calendula e persino frutti di bosco (che profumino divino )che smorzano un pò l'odore acre dell'aceto...
ora vorrei fiondarmi alla ricerca dell'acqua borica (la prendo già pronta) e provare per vedere la differenza (anche perchè mi sta uscendo qualche brufoletto qua e là e magari questa è più indicata).. quesito:posso aggiungere una goccina di oe anche all'acqua borica (intendo diluirla per ottenere una concentrazione che non superi il 2%)...il tonico mi piace profumoso
Gli ideali sono come le stelle:non possiamo raggiungerli ma tracciamo la rotta in base ad essi.
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ps i piacerebbe preparare una soluzione idroalcolica con calendula esiccata ma non so da dove iniziare (se qualcuno me lo spiegasse gliene sarei grata )
si potrebbe poi fare un tonico aggiungendo all'acqua qualche goccina di soluzione (dato che l'alcol sulle pelli grasse, usato in piccolissime dosi dovrebbe avere effetti "benefici": sbaglio??)..magari si manterrebbe anche più a lungo rispetto all'infuso che mi dura max una settimana
si potrebbe poi fare un tonico aggiungendo all'acqua qualche goccina di soluzione (dato che l'alcol sulle pelli grasse, usato in piccolissime dosi dovrebbe avere effetti "benefici": sbaglio??)..magari si manterrebbe anche più a lungo rispetto all'infuso che mi dura max una settimana
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