Tipi di estratti vegetali
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Tipi di estratti vegetali
Spesso si è indecisi tra che tipo di estratto scegliee, qual è la differenza tra l'uno e l'altro?
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Pianta secca identificata dal nome latino della pianta. La pianta medicinale secca e' la materia prima per le tisane. Titolo Indica il contenuto ottimale di principi attivi per giustificarne l' uso in terapia. Lo si e' stabilito sulla base di ricerche che hanno accertato l' efficacia della pianta. Per le piu' importanti piante medicinali il titolo e' indicato nella Farmacopea ufficiale. Per esempio, la camomilla, secondo la Farmacopea, deve contenere 4 millilitri di essenza per chilo e quindi in etichetta deve esserci scritto: "essenza 4 millilitri" per chilo.
Tintura identificata dalla sigla "Tint" seguita dal nome della pianta originale e dalla sigla FU. Le tinture sono "estrazioni" in alcol etilico dei principi attivi delle piante medicinali secche. Le qualita' di pianta da estrarre, il grado dell' alcol e il tempo di macerazione sono stabiliti da formulari ufficiali. La sigla FU (Farmacopea ufficiale) indica che queste norme sono state rispettate.
Rapporto droga - estratto (indicato da una sigla numerica). il rapporto fra la pianta medicinale ("droga" in termini tecnici) e il solvente usato. In generale, per le tinture, il rapporto e' di 1:5, ma ci sono eccezioni, come la propoli, per la quale e' di 1:3. La mancanza di regole certe fa pero' si' che non sempre si rispetti questa norma. L' unica garanzia sta nella serieta' del farmacista. Titolo In questi casi non c' e' .
Estratto fluido identificato dalla sigla "Estr fl." seguito dal nome della pianta di origine e dalla sigla FU. Lo si produce per ottenere una efficacia ancora maggiore rispetto alla tintura. Titolo Non e' solitamente specificato sulle confezioni. Rapporto droga - estratto L' estrazione dei principi attivi avviene con modalita' tali da ottenere un rapporto di 1:1. Questo significa che si ritengono trasferite in un grammo di solvente tutte le sostanze attive e accessorie presenti in un grammo di droga secca. Anche queste operazioni sono codificate dalla Farmacopea e sono obbligatorie per il farmacista.
Estratto secco identificato dalla sigla "E.S." seguita dal nome pianta di origine e dalla sigla FU. Si ottiene togliendo il solvente dall' estratto fluido. Gli estratti secchi sono molto usati per preparare capsule o compresse. Titolo La Farmacopea riporta il titolo di molti estratti secchi ma non di tutti. Per di piu' non sempre sulle confezioni questo titolo, anche se presente in Farmacopea, e' riportato. Se c' e' , e' una garanzia in piu' per il consumatore. Per esempio, l' estratto di cascara deve contenere non meno del 10 per cento e non piu' del 12 di un principio attivo chiamato cascaroside A; se questa indicazione c' e' , l' acquirente e' piu' tutelato.
Olio essenziale identificato dalla sigla "O.E." seguita dal nome della pianta di origine. Una garanzia maggiore e' data dall' aggiunta della sigla FU della Farmacopea Ufficiale (presente soltanto quando l' olio e' purissimo). La distillazione di alcune parti di piante ricche di principi attivi di natura grassa e volatile porta a ottenere soluzioni di natura densa, oleosa, fortemente odorose o profumate. Se purissimi, questi olii possono essere utilizzati per uso interno. Il loro impiego ha dato origine a una specifica forma terapeutica, l' "aromaterapia". Titolo Il titolo deve essere presente sulle confezioni, ma questo e' un settore dove le sofisticazioni possono raggiungere i livelli piu' pericolosi: un "O.E." puo' anche essere costruito unendo componenti di diversa origine. Per esempio, se si vuole ottenere un olio di limone con un certo titolo, ma l' annata per la raccolta dei limoni non e' stata buona, si puo' aggiungere limone sintetico: l' olio ottenuto avra' si' il titolo desiderato, ma non sara' naturale, bensi' costruito; il che non e' poi tanto importante se serve per fare candele profumate, ma la cosa e' piu' grave se viene utilizzato per prodotti da ingerire o per uso dermico.
Gemmoderivato identificato dal nome latino della pianta di origine, la sigla "M.G. 1D.H." seguita dal nome della parte vegetale usata. Si tratta di preparazioni ottenute da gemme o giovani germogli di piante estratti ancora freschi. Il loro numero e' ancora limitato essendo prodotti di recente introduzione, ma pur essendo le preparazioni piu' diluite tra quelle elencate, la loro attivita' si puo' definire interessante. In questi preparati la percentuale di alcol e' bassa, mentre e' alta quella di acqua e di glicerina, il che li rende particolarmente adatti per i bambini. Titolo In queste preparazioni non esiste.
Tintura identificata dalla sigla "Tint" seguita dal nome della pianta originale e dalla sigla FU. Le tinture sono "estrazioni" in alcol etilico dei principi attivi delle piante medicinali secche. Le qualita' di pianta da estrarre, il grado dell' alcol e il tempo di macerazione sono stabiliti da formulari ufficiali. La sigla FU (Farmacopea ufficiale) indica che queste norme sono state rispettate.
Rapporto droga - estratto (indicato da una sigla numerica). il rapporto fra la pianta medicinale ("droga" in termini tecnici) e il solvente usato. In generale, per le tinture, il rapporto e' di 1:5, ma ci sono eccezioni, come la propoli, per la quale e' di 1:3. La mancanza di regole certe fa pero' si' che non sempre si rispetti questa norma. L' unica garanzia sta nella serieta' del farmacista. Titolo In questi casi non c' e' .
Estratto fluido identificato dalla sigla "Estr fl." seguito dal nome della pianta di origine e dalla sigla FU. Lo si produce per ottenere una efficacia ancora maggiore rispetto alla tintura. Titolo Non e' solitamente specificato sulle confezioni. Rapporto droga - estratto L' estrazione dei principi attivi avviene con modalita' tali da ottenere un rapporto di 1:1. Questo significa che si ritengono trasferite in un grammo di solvente tutte le sostanze attive e accessorie presenti in un grammo di droga secca. Anche queste operazioni sono codificate dalla Farmacopea e sono obbligatorie per il farmacista.
Estratto secco identificato dalla sigla "E.S." seguita dal nome pianta di origine e dalla sigla FU. Si ottiene togliendo il solvente dall' estratto fluido. Gli estratti secchi sono molto usati per preparare capsule o compresse. Titolo La Farmacopea riporta il titolo di molti estratti secchi ma non di tutti. Per di piu' non sempre sulle confezioni questo titolo, anche se presente in Farmacopea, e' riportato. Se c' e' , e' una garanzia in piu' per il consumatore. Per esempio, l' estratto di cascara deve contenere non meno del 10 per cento e non piu' del 12 di un principio attivo chiamato cascaroside A; se questa indicazione c' e' , l' acquirente e' piu' tutelato.
Olio essenziale identificato dalla sigla "O.E." seguita dal nome della pianta di origine. Una garanzia maggiore e' data dall' aggiunta della sigla FU della Farmacopea Ufficiale (presente soltanto quando l' olio e' purissimo). La distillazione di alcune parti di piante ricche di principi attivi di natura grassa e volatile porta a ottenere soluzioni di natura densa, oleosa, fortemente odorose o profumate. Se purissimi, questi olii possono essere utilizzati per uso interno. Il loro impiego ha dato origine a una specifica forma terapeutica, l' "aromaterapia". Titolo Il titolo deve essere presente sulle confezioni, ma questo e' un settore dove le sofisticazioni possono raggiungere i livelli piu' pericolosi: un "O.E." puo' anche essere costruito unendo componenti di diversa origine. Per esempio, se si vuole ottenere un olio di limone con un certo titolo, ma l' annata per la raccolta dei limoni non e' stata buona, si puo' aggiungere limone sintetico: l' olio ottenuto avra' si' il titolo desiderato, ma non sara' naturale, bensi' costruito; il che non e' poi tanto importante se serve per fare candele profumate, ma la cosa e' piu' grave se viene utilizzato per prodotti da ingerire o per uso dermico.
Gemmoderivato identificato dal nome latino della pianta di origine, la sigla "M.G. 1D.H." seguita dal nome della parte vegetale usata. Si tratta di preparazioni ottenute da gemme o giovani germogli di piante estratti ancora freschi. Il loro numero e' ancora limitato essendo prodotti di recente introduzione, ma pur essendo le preparazioni piu' diluite tra quelle elencate, la loro attivita' si puo' definire interessante. In questi preparati la percentuale di alcol e' bassa, mentre e' alta quella di acqua e di glicerina, il che li rende particolarmente adatti per i bambini. Titolo In queste preparazioni non esiste.
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Re: Tipi di estratti vegetali
Tiro su questo post perchè ho una domanda che penso possa ricollegarsi e non sapevo dove inserirla.... Cancellatemi o spostatemi pure !
Avrei bisogno consiglio\parere degli esperti...
Tutta contenta ho comprato i fiori di malva secchi trovati all'essenlunga convinta che ne avrei potuto fare un oleolito (è un periodo che metterei ogni cosa a macerare nell' olio -.- ) ma arrivata a casa mi sono informata bene e ho visto che in realtà non si può fare un oleolito di malva perchè praticamente inutile!!! me molto infelice! :-(((
Dunque... ho spulciato veramente in lungo e in largo... e ora mi chiedo... è davvero così inutile fare un oleolito di malva? Nel senso che non può nemmeno essere fatto per eventuali profumazioni (un pò come quello di vaniglia per intenderci).
Un consiglio su come sfruttare ed estratte le proprietà dei fiori di malva?
Ho letto i ltopic di Landre sulle mucillagini, ma è una cosa che senz'altro farò, però un pò scomoda perchè non si può conservare nè altro!
Sicuramente ne farò degli infusi da mettere nelle creme, ma mi chiedevo... qualche altro modo per estrarne le proprietà??
Vi ringrazio in anticipo è da quando ho comprato quei fiori che li guardo e cerco di capire che farne!!!!
Avrei bisogno consiglio\parere degli esperti...
Tutta contenta ho comprato i fiori di malva secchi trovati all'essenlunga convinta che ne avrei potuto fare un oleolito (è un periodo che metterei ogni cosa a macerare nell' olio -.- ) ma arrivata a casa mi sono informata bene e ho visto che in realtà non si può fare un oleolito di malva perchè praticamente inutile!!! me molto infelice! :-(((
Dunque... ho spulciato veramente in lungo e in largo... e ora mi chiedo... è davvero così inutile fare un oleolito di malva? Nel senso che non può nemmeno essere fatto per eventuali profumazioni (un pò come quello di vaniglia per intenderci).
Un consiglio su come sfruttare ed estratte le proprietà dei fiori di malva?
Ho letto i ltopic di Landre sulle mucillagini, ma è una cosa che senz'altro farò, però un pò scomoda perchè non si può conservare nè altro!
Sicuramente ne farò degli infusi da mettere nelle creme, ma mi chiedevo... qualche altro modo per estrarne le proprietà??
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Hoping for the best, but expecting the worst
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- Grande Capa
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Re: Tipi di estratti vegetali
Le proprietà sono solo ed esclusivamente le mucillagini, che si estraggono in acqua. Altre proprietà la malva non ne ha.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Tipi di estratti vegetali
Grazie Lola.... avevo perso le speranze in una risposta....
Guardando su aroma zone ho visto che hanno un estratto concentrato di malva....
Nella descrizione di come è stato ottenuto c'è scritto: "estratto idroglicerinato ottenuto dalla macerazione del fiore in un miscuglio di acqua e glicerina"
Dici che si può provare a rifare?
Io sto provando...sperando di riuscire ad estrarre qualche principio....
Guardando su aroma zone ho visto che hanno un estratto concentrato di malva....
Nella descrizione di come è stato ottenuto c'è scritto: "estratto idroglicerinato ottenuto dalla macerazione del fiore in un miscuglio di acqua e glicerina"
Dici che si può provare a rifare?
Io sto provando...sperando di riuscire ad estrarre qualche principio....
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- Grande Capa
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Re: Tipi di estratti vegetali
Seryna, basta fare un infuso a caldo ed estrai già tutto.
...perchè io VI VEDO
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Re: Tipi di estratti vegetali
Ho una domanda un po' banale forse, ma vorrei un chiarimento se possibile.
In termini di proprietà funzionali della pianta, qual è la differenza tra olio ed estratto?
Lo chiedo perchè in molti prodotti, si utilizza l'estratto, invece dell'olio. Per esempio nel caso delle mandorle dolci, alcuni prodotti, utilizzano la dicitura: Prunus Amygdalus Dulcis (sweet almond seed) Extract, oppure nel caso del timo: Thymus Vulgaris/Thyme Extract.
Si utilizza l'estratto perchè per esempio si vuole ottenere un prodotto il più leggero possibile, invece con l'olio si rischierebbe di appesantire la formulazione?
Insomma, a livello di resa finale, ci sono notevoli differenze immagino.
Grazie mille
In termini di proprietà funzionali della pianta, qual è la differenza tra olio ed estratto?
Lo chiedo perchè in molti prodotti, si utilizza l'estratto, invece dell'olio. Per esempio nel caso delle mandorle dolci, alcuni prodotti, utilizzano la dicitura: Prunus Amygdalus Dulcis (sweet almond seed) Extract, oppure nel caso del timo: Thymus Vulgaris/Thyme Extract.
Si utilizza l'estratto perchè per esempio si vuole ottenere un prodotto il più leggero possibile, invece con l'olio si rischierebbe di appesantire la formulazione?
Insomma, a livello di resa finale, ci sono notevoli differenze immagino.
Grazie mille
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Re: Tipi di estratti vegetali
Ci sono piante che l'olio non lo danno, per questo se ne fa un estratto di altro tipo (infatti di olio di timo non ne ho mai sentito parlare, ma esiste l'o.e. di timo che è un'altra cosa).
Comunque fare un estratto di un tipo piuttosto che di un altro dipende anche da cosa si vuole estrarre.
Comunque fare un estratto di un tipo piuttosto che di un altro dipende anche da cosa si vuole estrarre.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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- utente avanzato
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Re: Tipi di estratti vegetali
Grazie mille. Nel caso però delle mandorle dolci, si preferisce l'estratto per sfruttarne le proprietà ma evitare l'oleositá?
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- Moderatrice VIP
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Re: Tipi di estratti vegetali
Secondo me quell'estratto è proprio olio, non qualcosa di diverso (del resto, anche l'olio è un estratto).
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Re: Tipi di estratti vegetali
Non lo so, bisognerebbe capire se c'è un'apposita dicitura oppure no.
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- moderatrice globale
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Re: Tipi di estratti vegetali
In realtà c'è scritto ben chiaro, sweet almond seed significa che l'estratto è da seme quindi è olio; d'altra parte dalle mandorle dolci non si estrae niente altro di utile.
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- utente avanzato
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Re: Tipi di estratti vegetali
Ok quindi il criterio da adottare per capire se si parla di estratto o di olio è fare riferimento al tipo di pianta. Bisognerebbe capire se ci possono essere dei casi dubbi, ossia dove da una pianta si può ricavare l'olio oppure l'estratto.
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- moderatrice globale
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- Iscritto il: 07/10/2006, 16:39
Re: Tipi di estratti vegetali
Al tipo di pianta, alla parte della pianta usata (da una radice o una foglia non si ricava olio), ai componenti di interesse che la pianta contiene e quindi per i quali è usata, se si tratta di componenti idrosolubili di certo l'estratto non è un olio.
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- utente avanzato
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Re: Tipi di estratti vegetali
Ok tutto chiaro. Certo se non diversamente specificato, non è così semplice desumerlo dall'INCI.
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- novellino
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Re: Tipi di estratti vegetali
Non so se questo è il post giusto, ma vorrei sapere da voi che ve ne intendete, se gli allergeni del profumo (ad esempio geraniolo, eugenolo, ecc) sono presenti solo negli oli o anche negli estratti. Ad esempio, io so di dover evitare prodotti che contengono olio di alloro perchè contiene eugenolo, a cui sono allergica. Ma se in un prodotto è presente l'estratto della foglia (laurus nobilis leaf extract), sapere dirmi se contiene anch'esso eugenolo? In inci non è presente..
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- Grande Capa
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Re: Tipi di estratti vegetali
dipende da cosa hanno estratto, e con che metodo. Negli estratti di piante, se baglio qualcuno mi coreggerà, non ho mai visto l'indicazione degli allergeni, e credo sia perchè non sono cosmetici finiti ma materie prime erboristiche e non ricadendo sotto la legge dei cosmetici non hanno l'obbligo di avere un inci. Se tu sai di dover evitare una certa pianta, evitala in tutte le sue forme che stai più tranquilla.
...perchè io VI VEDO
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Re: Tipi di estratti vegetali
In estrazione con CO2, l'eugenol è presente, e secondo il documento che allego, al 5,32%
http://www.doiserbia.nb.rs/img/doi/0352 ... 00003I.pdf
Ma grazie a questo approfondimento ho scoperto che l'o.e. di Alloro è ottimo come antiossidante. La fonte è il libro "Handbook of Essential Oils: Science, Technology, and Applications" di K. Husnu Can Baser,Gerhard Buchbauer
http://www.doiserbia.nb.rs/img/doi/0352 ... 00003I.pdf
Ma grazie a questo approfondimento ho scoperto che l'o.e. di Alloro è ottimo come antiossidante. La fonte è il libro "Handbook of Essential Oils: Science, Technology, and Applications" di K. Husnu Can Baser,Gerhard Buchbauer
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Re: Tipi di estratti vegetali
Però è una grande boiata 'sta cosa...Lola ha scritto:non ho mai visto l'indicazione degli allergeni, e credo sia perchè nonsono cosmetici finiti ma materie prime erboristiche e non ricadendo sotto la legge dei cosmetici non hanno l'obbligo di avere un inci.
Praticamente decade l'utilità dell'indicazione degli allergeni in INCI...
Cioè, un prodotto non riporta in inci allergeni perchè non contiene oe o profumi, ma magari degli allergeni ci sono perchè sono contenuti in qualche estratto...