Allora, premetto che non sono del tutto sicura di postare nella sezione adatta..questa è una recensione e una richiesta di opinione da parte delle più esperte su una serie di prodotti che ho conosciuto e usato, ho provato a aprire un topic nella sezione degli Inci ma con scarso successo.. (mi scuso tanto ma sono proprio imbranata!)
Ordunque..ho sperimentato grazie alla mediazione di un medico che collabora nel centro estetico che frequento, una serie di prodotti per viso e corpo ideati e realizzati da un cosmetologo di Firenze: non lo conosco personalmente, ne' ho mai aquistato direttamente da lui. Il sito è www.laboratorihur.com. All'epoca (circa una anno fa) non avevo idea di come si leggessero gli Inci ma la dottoressa che me ne ha parlato mi informò che si trattava di prodotti esenti da petrolati e per la maggior parte anche da glicerina, formulati con ingredienti biologici e riducendo al minimo gli agenti chimici. Ecco, io mi sono trovata tanto bene, non avevo mai provato creme diciamo così "naturali"..So che dovrei forse postare i singoli Inci, per ora vi chiedo di dare un'occhiata generale al sito e dirmi cosa ne pensate
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Ma la loro definizione di biocosmesi è Il 100% dell' ingrediente vegetale lipidico deriva da coltivazione biologica (qui)susy.susy ha scritto:però lo mettono nei "biocosmetici"
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
Grazie Manes : sono andata a rileggermi il post che ne parla, in "ingredienti dei cosmetici"
Grazie anche a Tagliar: credevo che ci fosse una "regola" da rispettare per poter definire un prodotto "bioecosmetico", non credevo che ciascuna azienda potesse usare tale "denominazione" secondo un criterio diverso.
Mumble mumble , ma c'è una normativa, o ognuno fa come gli pare? Ops , forse sono OT...
Grazie anche a Tagliar: credevo che ci fosse una "regola" da rispettare per poter definire un prodotto "bioecosmetico", non credevo che ciascuna azienda potesse usare tale "denominazione" secondo un criterio diverso.
Mumble mumble , ma c'è una normativa, o ognuno fa come gli pare? Ops , forse sono OT...
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Se vuoi la certificazione AIAB ci sono delle direttive ben precise, se usi semplicemente il termine biocosmesi allora puoi anche fare come ti pare: in questo caso loro la intendono così, in altri casi viene intesa in modo differente.susy.susy ha scritto:Mumble mumble , ma c'è una normativa, o ognuno fa come gli pare? Ops , forse sono OT...
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... i solari sono orridi: quello borragine e zafferano non ha nessun vero filtro solare e si affida alla blandissima capacità del karitè (spf 3 ma se applicato puro) e alla speranza di un'attività antiossidante dei vari estratti vegetali, quindi la protezione 8 seppur bassa è pura chimera e il prodotto ha senso solo come doposole.
Il solare cuttlefish contiene filtri instabili generatori di radicali liberi e non coprono gli UVA.
I solari non sono materia per loro, decisamente.
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I prodotti sono davvero tanti, ho scelto solo un "indicatore" .BOBULINAS ha scritto:Mannaggia...non pensavo questo disastro...
Anche gli scrub alla pietra pomice e propylene glicol con alcuni conservanti da raccapriccio (penetreranno con lo scrub?) fanno un po' ghiacciare il sangue.
Insomma, sarebbero da analizzare uno per uno, impresa titanica.