l'ultimo balsamo che ho fatto è quello di Lola con behentrimonium chloride al 5%. ho agiunto solo 2,5% di vegequat.
come al solito non asciugo i capelli ma nel giorno del lavaggio non li potevo nemmeno pettinare. anche asciutti erano molto crespi svolazzanti. invecce il secondo giorno sorpresa capelli lisci e lucidi..
sarà colpa del vegequat? attira in qualche modo l'umidità? i miei capelli sono molto spessi, lunghi e abbastanza lisci.
No, semplicemente hai fatto un balsamo con una quantità tosta e sufficiente di condizionanti, e hai visto che funzionano. Il condizionante, per quanto trattenga l'umidità in sede di asciugatura (un capello col balsamo ci mette più tempo ad asciugarsi di uno lavato con solo shampoo senza condizionanti) non ho mai notato attiri l'umidità da asciutto.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
da quando ho cominciato a studiare "teoria cosmetica", ho in testa un punto interrogativo grosso come una casa, un dubbio amletico a cui non ho ancora dato risposta sul rapporto fra condizionanti e nutrimento del capello.
Prendo spunto da un post di Lola all'inzio di questa discussione
Lola ha scritto:
in poche parole: il condizionante è una sostanza che ti si appiccica sul capello rivestendolo in strato sottile e donandoti pettinabilità, 'sgranatura' dei singoli capelli, morbidezza, lucentezza, alle volte anche rigidità.
parto da un esempio. ammettiamo che usi quotidianamente uno shampoo e un balsamo che contengono condizionanti come ad esempio il polyquaternium7 e behentrimonium chloride e voglia dare nutrimento ai capelli (facciamo che siano secchi) con una maschera a base di sostanze lipidiche.
ora, la mia domanda è la seguente: se il condizionante filma il capello di una guina, sebbene sia di gran lunga meno opprimente di un silicone, come può penetrare un'olio o un burro? come può l'olio nutrire il capello se questo è rivestito della barriera del condizionante???
Lo stesso concetto di "nutrire" il capello non ha senso alcuno, il capello è materia morta, cui possiamo fare solo trattamenti estetici e non cure di alcun genere.
Come ebbe a dire in modo a mio modesto parere geniale paracelso (cito a memoria): "dare vitamine al capello è come dare cibo ad un sasso". In ogni caso almeno personalmente sconsiglierei l'uso addirittura quotidiano di shampoo+balsamo con guar, behentrimonium, polyquaternium etc, alla lunga almeno i miei capelli che sono fini ne risulterebbero molto appesantiti.
Sono d'accordissimo: le maschere a base di olio o di burri non nutrono i capelli, che sono morti pace all'anima loro, ma servono solo a ungerli.
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ho letto il topic ma non ho trovato una risposta precisa alla mia domanda:il behetrimonium chloride non è eco-bio perchè dannoso per gli organismi acquatici,ma per i nostri capelli,è dannoso in qualche modo? Oltre che alla lunga rischia di appesantirli troppo?
p.s. se c'è già la risposta cancellate pure!
Chanyma, devi farti un balsamo? che non si era capito, no no
Il behentrimonium ai capelli fa benissimo, non ha alcun effetto collaterale.
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Dunque dunque, vorrei capire un po' di più sulla questione condizionanti...
Mi sembra di capire che tutti i condizionanti creino un film sul capello che lo fa scivolare e permette di districarlo, giusto?
Questo vale anche per i condizionanti bio? C'è qualche differenza tra condizionanti bio e non bio, al di là dell'impatto ambientale?
E poi, il film creato da un condizionante non siliconico che differenza ha rispetto a quello prodotto dai siliconi? Quello dei silicone dura più a lungo ed è più occlusivo, ok, ma la differenza è tutta qui? Il film di un condizionante non siliconico si riesce a lavare via, e basta?
1 sì, creano un film bavoso, che aiuta la districabilità. E' una cosa che non se ne va via facilmente grazie alla carica elettrica del tensioattivo condizionante, che è cationico, e che si lega molto bene per attrazione ai capelli che hanno carica anionica.
2 esatto, l'unica differenza tra quelli bio e quelli non bio è la biodegradabilità. Quelli bio sono magari sensibili alla luce, o comunque si degradano in qualche modo, e non restano nelle acque marine in eterno amen. Trovo però l'esterquat poco performante, specie nei prodotti in vendita dove magari sono un po' tirati con le percentuali. Comunque districa.
3 la differenza è che il silicone non lo lavi via manco se preghi in aramaico; essendo molto difficilmente emulsionabile, non si toglie con un semplice shampoo e tende a depositarsi sui fusti. Il che non è una cosa secondaria, visto che se al primo lavaggio questo condizionante siliconico ti fa i capelli fantastici, al quindicesimo ce li hai flosci e senza vita.
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Avevo già fatto questa domanda tempo fa, ma è stata cancellata e non capisco perché, in quanto non mi sembra inutile, non mi sembra sia fatta nel posto sbagliato e non ho trovato una risposta da nessun'altra parte, ma se mi sbaglio ditemelo, così non commetterò di nuovo lo stesso errore in futuro!
La domanda era questa. Mi piacerebbe capire, se è possibile farlo, quanto tempo resta sul capello il film creato dal condizionante. Ovviamente penso a un dato indicativo, partendo dal presupposto di aver usato una quantità 'media' di condizionante (non troppo, tanto da sporcare il capello, nè troppo poco, tanto da non districarlo). Basta un lavaggio? Più lavaggi? Ci vanno settimane? Mesi? Non ho proprio un'idea neanche indicativa...
Chiedo questo perché credo sia utile saperlo nel momento in cui si vuole fare un impacco, o un hennè. Già sono cose non risolutive, dato che il capello comunque è materia morta, ma immagino che sia proprio del tutto inutile farli su un capello filmato.
Grazie a chiunque voglia rispondermi
Il condizionante lascia un film fino al lavaggio successivo.
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Oh, perfetto, grazie
Credevo fosse un cosa molto più complessa dopo aver letto questo un paio di messaggi fa:
Lola ha scritto:un film bavoso, che aiuta la districabilità. E' una cosa che non se ne va via facilmente grazie alla carica elettrica del tensioattivo condizionante, che è cationico, e che si lega molto bene per attrazione ai capelli che hanno carica anionica.
Tanto meglio! E questo mi chiarisce ancora meglio quanta differenza ci sia tra un film siliconico e un film non siliconico
Grazie mille
Ho una domanda cui non riesco a trovare risposta:
nella formula tra un balsamo a risciacquo e uno leave-in, IN SOSTANZA cosa cambia?
Ci sono condizionanti (o altre sostanze) che possono essere usati nel leave-in e altri che devono per forza essere sciacquati?
Ho spulciato le ricette promosse (e non) di balsami a risciacquo e balsami leave-in e fino ad ora ho trovato due differenze:
1) in genere per i balsami leave-in si mette molto meno cetilico/cetilstearico (o addirittura si tralascia).
2) in genere si usa più il cetrimonium chloride rispetto al behentrimonium.
Quello che però non ho ancora capito è se queste differenze siano necessarie oppure se si tratti solo di una preferenza personale (ad esempio: un leave-in lo si immagina più liquido quindi si leva il cetilico… e magari si preferisce lavorare con il cetrimonium e quindi si usa quello…).
1) le cere come cetilico e affini sporcano e opacizzano il capello, quindi nei leave-in non ce le vedo proprio
2) il behentrimonium, almeno quello che ho io, ha un aspetto ceroso, mentre il cetrimonium è in soluzione acquosa, quindi quest'ultimo lo vedo molto più leggero per i capelli
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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Se vi può aiutare, proprio ieri dal mio parrucchiere ho controllato vari inci sui leave in.....ogni volta mi chiedono " questo com'è?"
L'ultimo prodotto di ieri mi ha davvero stupita, aveva il bentrimonium come 3° ingrediente, e un po' di argan dopo il profumo, logicamente ho pensato che ne bastasse poco, infatti mi hanno confermato che se esagerano il capello si appesantisce, io gli ho detto che di solito noi usiamo quell'ingrediente nel balsamo a risciacquo e non in un prodotto di styling. Posso dire che in tutti in prodotti che mi hanno fatto vedere finora, oltre ai soliti siliconi, i condizionanti erano più o meno quelli che usiamo noi, ma posizionati diversamente negli inci...e usati indifferentemente come prodotti a risciacquo e non....
Usare o no i condizionanti in prodotti non a risciacquo penso che dipenda anche dal tipo di capelli. Per quelli sottili come i miei ad esempio non sono adatti perchè li afflosciano troppo, infatti nella mia crema capelli non li metto.
Gli anni, più si consumano e più diventano preziosi. J.W. Goethe
@Shakarì: infatti io a volte sulle punte ho lasciato come fosse un leave-in un po' di balsamo fatto con behentrimonium e mi sono trovata bene… ma ovviamente era solo sulle punte (e mi serviva che me le appesantisse ).
Lola!!!! ma se io volessi aggiungere ad un balsamo bio che ho a casa un po' di esterquat di qualche tipo per rendere districabile il mio balsamo???..farei una cavolata?? e se no...in che dosi e come lo posso aggiungere???
sul rapporto fra condizionanti e nutrimento del capello.
ma servono solo a ungerli.
che non si era capito, no no 
