C'è un limite allo strutto?

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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da tagliar »

Dato che io un Carrefour non ce l'ho sottomano, vorrà dire che anto, la prossima volta che faremo il sapone, andrà lui al supermercato a comprare lo strutto. Emoticons by Follettarosa

:D:
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gixi
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da gixi »

Vedo che si parla molto dell'odore dello strutto. A mio parere non è importante questo in quanto con la saponificazione l'odore sparisce. In più credo che fatte anche aggiunta di profumo/oli essenziali che sicuramente lo copre se ci fosse.
Se si pensa, che mettendo gli oli essenziali prima del nastro, questi vengono neutralizzati dalla soda, mi viene da pensare che anche l'odore dello strutto subisce lo stesso "trattamento". Perciò l'odore, non lo trovi nel sapone finale.
Per me importante è il prezzo con il quale ci si compra lo strutto, più lavorato è più costa e non mi serve avere uno strutto lavorato, deodorizzato, perché viene messo nel sapone e non nei dolci. Io uso molto lo strutto nei miei saponi e non ho mai riscontrato questo problema dell'odore sui saponi asciugati/stagionati.
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Lucertola Pigra »

Allora, ho controllato, e lo strutto che vendono all'eurospin è effettivamente della Unigrà
è un mondo difficile, è vita intensa, felicità a momenti, futuro incerto (Tonino Carotone)
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anto
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da anto »

:blob9: grazie
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da tagliar »

E fu così che anto andò all'Eurospin a comprarsi lo strutto preferito. :D:
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Kunnar
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Kunnar »

Allora io devo aver avuto una sfortuna sfacciata perché ho usato uno strutto di marca Ber**ta che non mi sembrava puzzasse (forse proprio un pochino ino ino... insomma, aprendo la confezione non è che mi sia venuto sto olezzo sotto il naso: ci sono proprio dovuta andare vicino!) ma poi, una volta stagionati i saponi, quando mi lavavo le mani mi trovavo sulle mani una puzza orribile di budello!
Ho dovuto buttare via il sapone perché era una cosa che veramente non sopportavo (per fortuna ne avevo fatto pochissimo, di prova!)!
E sì che nella ricetta ne avevo messo il 20%, insomma, non il 90%!
Potrebbe anche essere che strutto + fragranza si siano sposati (la fragranza era alle spezie natalizie...) in un connubio particolarmente INfelice :) non so più che pensare! :)
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Vati
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Vati »

Si forse la fragranza potrebbe avere accentuato, ma se lo strutto non è deodorizzato lo si sente ed anche dopo lungo tempo! non c'è soda o olio essenziale che tenga! Insomma ci vuole lo strutto di cui parlano sopra, deve essere bianco e senza alcun sentore!
gixi ha scritto: Per me importante è il prezzo con il quale ci si compra lo strutto, più lavorato è più costa e non mi serve avere uno strutto lavorato, deodorizzato, perché viene messo nel sapone e non nei dolci. Io uso molto lo strutto nei miei saponi e non ho mai riscontrato questo problema dell'odore sui saponi asciugati/stagionati.
forse con la fragranza riesci a coprirlo, ma riesce fuori quando lo usi. Nel metodo "casalingo" , a caldo o freddo che sia, l'odore dei grassi animali non deodorizzati non viene perso e ciò è anche dovuto alla parte di grasso non saponificata per lo sconto (e non applicare alcuno sconto soda non mi sembra una buona idea, visto che cerchiamo di fare dei saponi il meno aggressivi possibile), anche se a mio avviso anche quella saponificata l'odore non lo perde completamente.
Sicuramente altri procedimenti che prevedono sovradosaggio di soda, bollitura, lavaggio con acqua salata arrivano ad ottenere un sapone che non ha più alcun sentore, ma stiamo parlando di altri metodi per fare il sapone.
Questo è quello che ho riscontrato nella mia esperienza, e visti i precedenti fallimenti non me la sentirei più di rischiare non fosse altro per il fatto che lo strutto deodorizzato è facilmente reperibile.
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Lucybeauty »

Vati ha scritto:Se lo strutto non è deodorizzato lo si sente ed anche dopo lungo tempo! non c'è soda o olio essenziale che tenga! Insomma ci vuole lo strutto di cui parlano sopra, deve essere bianco e senza alcun sentore!
È proprio così, cercherò questo strutto, la prossima volta, purtroppo ho una confezione e mezza di strutto da finire, non vorrei buttarlo, tra l'altro inquina parecchio, proverò a saponificare con piccole percentuali e profumando ben bene. Devo dire però che sto usando un sapone che avevo fatto parecchio tempo fa e che mi sembrava avere l'odore caratteristico, adesso non lo sento più, sarà che ha perso con la stagionatura? :roll:
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da tagliar »

Sono iscritta al gruppo del sapone di yahoo e in questi giorni c’è chi ha detto di voler fare sapone con lo strutto e se è meglio non usarlo al 100%.

Interviene un utente esperto dicendo:
“lo strutto contiene acidi grassi saturi principalmente (ma anche una certa quantità di acido oleico), in particolare acido stearico e palmitico.
Gli acidi grassi saturi nel sapone formano sali saponosi molto poco solubili che però, in quantità convenienti hanno la funzione di rendere cremosa la schiuma del sapone, impedendo che le bollicine che si formano scoppino subito quando entrano in contatto tra loro. Quindi una certa dose di acidi grassi saturi nel sapone è non solo ben accetta ma direi anche indispensabile. Se però gli acidi grassi saturi sono troppi come nella ricetta che proponi otterrai solo un sapone pochissimo solubile, che fa poca schiuma e non lava abbastanza. Inoltre lo strutto lascerà nel sapone il suo "profumo" non proprio piacevole”


Si inizia poi a parlare di strutto raffinato per evitare di sentire odori sgradevoli.

Lo stesso utente di prima risponde:
“non conosco lo strutto raffinato (l'unico strutto che conosco è quello col quale la nonna friggeva le patate.... ma io non friggo mai e non faccio uso di strutto), ma se è uno strutto al quale è stato tolto l'odore esso va benissimo nel sapone, però in basso dosaggio (diciamo max 10%) perché lo strutto contiene parecchio acido stearico il quale forma sali saponosi molto poco solubili che hanno anche un elevato pH.
Il migliore grasso saturo che si può usare nel sapone, sempre nei limiti visti prima, per abbassarne il pH e non avere problemi di insolubilità è l'olio di cocco frazionato che è la frazione leggera dell'olio di cocco, costituito per la maggior parte di acidi grassi saturi a catena corta che abbassano sensibilmente il pH del sapone e sono molto più solubili dello stearico.”


A questo punto intervengo io dicendo dove trovo lo strutto raffinato e poi che io non mi sono mai posta limiti alla % di strutto nei miei saponi e mi sono spinta fino al 45%, non riscontrando mai problemi, anzi... ho sempre ottenuto degli ottimi saponi sia come durezza che come cremosità e schiumosità.

Mi risponde lo stesso utente dicendo:
“sono sicuro che un sapone col 45% di strutto sia duro, ed ancor più che abbia una schiuma cremosa, per via della presenza in esso di sali di sapone saturi a catena lunga che appunto conferiscono queste proprietà.
Sono un po' meno sicuro che questo sapone abbia un buon potere lavante in quanto questi sali sono poco solubili.
Tu probabilmente non hai mai rilevato problemi perché hai in casa un'acqua poco dura, non molto ricca di calcio. Ricordo invece che Daniela, che potrà confermare se legge ancora i messaggi di questa lista, ha avuto tempo fa grossi problemi con gli scarichi otturati proprio dai sali di calcio imputabili all'uso consistente di strutto nel sapone


Ora in tutto questo discorso ci sono due cose che non mi tornano (quelle evidenziate sopra):
- lo strutto non contiene molto acido stearico, solo il 13% a differenza di burri vari (cacao 33%, karitè 40%, kokum 56%, mango 42%), quindi mettere un 10% di questi burri (quantità normali nei saponi, anzi... se ne mette anche di più) creerebbe molti più problemi che un 10% di strutto come detto*
- io credo di avere un’acqua mediamente dura, ma qualcuno che ha l’acqua dura ha mai riscontrato questi problemi di insolubilità di sali?
Noi della Compagnia lo strutto l’abbiamo usato in parecchi saponi, ma nè io nè anto nè landre abbiamo mai notato simili problemi, anzi... siamo del parere che i saponi con alta % di strutto sono ottimi saponi.

*dati ottenuti da SoapCalc
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fluor
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da fluor »

Da me l'acqua è al limite tra media e dura, insomma quasi dura.
- Lavabo bagno: in genere ha sempre dato problemi di otturazione ma devo dire nell'ultimo annetto è peggiorato, ma non posso essere certo che sia il sapone (strutto 20%-40%). Sicura è una patina viscidella sulla superficie del lavabo, credo imputabile ai sali insolubili.
- Doccia: nessun problema di otturazione ma superficie viscidella.
- Vasca: vedi doccia.
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da anezia »

tutti gli anni preparo lo strutto personalmente, ne uso un po' per i dolci, le crostate, la pastiera, il tortano...eh, dove ce vo ce vo'! lo uso anche nel sapone e, visto che e' fatto in casa, bisogna proprio deodorizzarlo. io faccio cosi': lo metto in una pentola con dell'acqua (1 a 3) e faccio bollire piano piano. lo strutto si sciogliera' ed il vapore portera' via l'odore. quando "a naso" non sento piu' odore, spengo e aspetto che si raffreddi. quando si sara' freddato lo strutto si sara' solidificato e deodorizzato, pronto da essere usato nel sapone.
spero possa essere utile.
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anto
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da anto »

A me lo scarico del lavello del bagno "rallenta" con la stessa frequenza di quanto faceva prima ma siamo in 2 a farci barba e capelli dentro e per quanto si stia attenti ...

Trovo invece che per disgorgarlo ora basta solo acqua bollente salata e solo rarissimamente ... una volta all'anno direi, un po' di soda .

Sarà che noi ci mettiamo il chelante ?
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Galatea »

Da me l'acqua è durissima (48°) e io uso molto strutto nel sapone, e non ho mai notato niente. Però Tagliar non arrivo alle tue percentuali, diciamo suppergiù che sono arrivata fino al 30%.
Sinceramente però, visto che sono molti di più quelli con lo strutto che quelli senza... non so se riuscirei a notare grandi differenze in questo senso...
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da tagliar »

Ho preso un po' di ricette mie o della Compagnia pubblicate qui sul forum e ho calcolato la % di stearico.
Le prime 3 sono con strutto (% a scalare), le altre 4 no.

Non ci sono differenze significative tra usare % di strutto alte o basse (proprio perchè lo strutto non contiene alte % di stearico se lo confrontiamo coi burri) e, rispetto alle ricette coi burri (sempre nell'ottica di alzare la % di saturi e avere un sapone che non fa bavetta) le % di stearico sono simili o addirittura superiori.

2° calendula, fette torta, bicolor con mica, tondo con swirl:
babassu 2
cocco 25
oliva 10
palma 15
ricino 3
strutto 45
sat:unsat = 53:47
% stearico = 7,7%



dolci tentazioni:
cocco 25
karitè 2
oliva 25
palma 15
ricino 3
strutto 30
sat:unsat = 47:53
% stearico = 7,0%



sapone swap:
babassu 3
cocco 20
karitè 2
oliva 40
palma 20
ricino 5
strutto 10
sat:unsat = 42:58
% stearico = 5,0%



sapone variegato:
babassu 5
cacao 5
cocco 20
mango 5
oliva 40
palma 20
ricino 5
sat:unsat = 44:56
% stearico = 6,8%



sapone fragolino:
cacao 7
cocco 25
karitè 8
mango 10
oliva 20
palma 25
ricino 5
sat:unsat = 50:50
% stearico = 12,3%


sapone summertime:
babassu 5
cacao 3
cocco 20
karitè 7
mandorle dolci 20
mango 5
oliva 15
palmisto (palm kernel) 20
ricino 5
sat:unsat = 49:51
% stearico = 7,5%



sapone crazy funnel verde:
cacao 5
cocco 20
karitè 5
mango 5
oliva 40
palma 20
ricino 5
sat:unsat = 42:58
% stearico = 8,6%
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da anto »

Guarda, io non ho neppure capito il suo discorso dei sali di calcio insoluti a causa dello strutto . :roll:

Il discorso èal limite quello che viene spiegato qui

http://m.my-personaltrainer.it/cosmetici/saponi.html

R-COO- Na+ + MgCl2 = (RCOO)2 Mg + 2NaCl

Ma ribadisco ... Noi usiamo sempre il chelante e il tipo di grasso secondo me non cambia niente.
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da tagliar »

E' vero che noi usiamo sempre il tuo chelante, ma quando saponifico da sola uso l'oleoresina di rosmarino.

La faccenda dei sali di calcio è che più è grande l'acido grasso che costituisce il sale, più è insolubile, ovvero il sale di calcio dell'acido laurico (C12) è più solubile del sale di calcio dell'acido stearico (C18), però che un sapone con certe % di acido stearico causi otturazione delle tubature mi sembra un'esagerazione.
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da anto »

tagliar ha scritto:?. più è grande l'acido grasso che costituisce il sale, più è insolubile, ....
Ecco l'ennesima cosa che non sapevo ... Non tentare di spiegarmela :lol:

Però insomma a me non si otturano le tubature ... Se pensi a quanti 'insolubili' ci sono in un dentifricio ...
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Galatea
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Galatea »

Ma la patina grassa/sbriciolosa che rimane sul lavello ha a che fare con questi sali insolubili? A me non si sono mai otturati gli scarichi, ma a volte nei cosetti a griglia sotto il tappo c'è una bella melma...
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da fluor »

Quella patina untuosa (sbriciolosa non so) penso siano proprio sali insolubili.
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Re: C'è un limite allo strutto?

Messaggio da Lola »

Aggiungo il fatto che oltre ai sali insolubili alla creazione della melma di sicuro contribuisce la quantità di surgrassamento. se i sali insolubili fanno un tappo duro, gli acidi grasis lo rendono melmoso e potenzialmente più tappante.
tenete conto del fatto che i saponi comprati lasciano lo strato insolubile come se non di più dei saponi fai da te, che là non stanno tanto a preoccuparsi della percentuale di stearico.
...perchè io VI VEDO

"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."