Cura del tatuaggio
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Re: Cura del tatuaggio
Sì ma a questo punto capisci bene che su certe cose uno può anche informarsi, ma ci sono cose che vanno al di là di quello che è alla tua portata di fare.
Il mio personale consiglio - per il tatuaggio, almeno - è di ricordarti che stai per imprimere A VITA una cosa sulla tua pelle. Ci sono in giro tanti tatuatori della domenica che fanno disegni storti, sfumature a trattini, particolari sproporzionati, e a volte c'è il rischio di cadere in mani sbagliate anche dopo accurate verifiche; a mio parere dare la precedenza - come parametro di scelta - al fatto che il tatuatore sia vegan e farlo prevalere sulla tecnica e sulla perizia del tatuatore scelto, indipendentemente dall'inchiostro che usa, è un errore DA NON FARE.
E' bellissimo che una persona si curi della sofferenza animale, però il tatuaggio è una cosa che non fai ogni giorno e su cui non c'è da scherzare, piuttosto meglio non tatuarsi tout court - ovviamente è il mio personale parere e fattene quel che vuoi, ci mancherebbe.
Il mio personale consiglio - per il tatuaggio, almeno - è di ricordarti che stai per imprimere A VITA una cosa sulla tua pelle. Ci sono in giro tanti tatuatori della domenica che fanno disegni storti, sfumature a trattini, particolari sproporzionati, e a volte c'è il rischio di cadere in mani sbagliate anche dopo accurate verifiche; a mio parere dare la precedenza - come parametro di scelta - al fatto che il tatuatore sia vegan e farlo prevalere sulla tecnica e sulla perizia del tatuatore scelto, indipendentemente dall'inchiostro che usa, è un errore DA NON FARE.
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Re: Cura del tatuaggio
c'è da dire che sono d'accordo con te al 100 %
Però alcuni tatuatori ti permettono di portare i propri inchiostri, quindi la scelta del tatuatore in base al tipo di inchiostro che usano non la prendo in considerazione, lo sclego solo per bravura
Però alcuni tatuatori ti permettono di portare i propri inchiostri, quindi la scelta del tatuatore in base al tipo di inchiostro che usano non la prendo in considerazione, lo sclego solo per bravura
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Re: Cura del tatuaggio
Io non mi fiderei di questi inchiostri "vegan".
Vi ricordate i famosi tatuaggi vegetali, si diceva sparissero entro 5-6 anni.
Conosco almeno un paio di persone a cui il tatuaggio vegetale, non solo non è sparito, ma è diventato un'orrenda chiazza verdastra.
E sono passati 20 anni..
Vi ricordate i famosi tatuaggi vegetali, si diceva sparissero entro 5-6 anni.
Conosco almeno un paio di persone a cui il tatuaggio vegetale, non solo non è sparito, ma è diventato un'orrenda chiazza verdastra.
E sono passati 20 anni..
Prima o poi arriva un tempo in cui parlare o stare muti e' la stessa cosa. E allora e' meglio starsi zitti.
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Re: Cura del tatuaggio
Ciao Lady non penso che il fatto della durata del colore dipenda dalla naturalità poi quelli di cui parli tu sono comunque tatuaggi destinati appunto ad esserci per un breve periodo di tempo cioè non permanenti.
Per ora ho solo trovato ingredienti di due marche d' inchiostri.
- Una ditta fa l'inchiostro nero con isopropyl alcohol (in misura minore del 5 %), glicerina, acqua e CI 77266 (doppio pallino verde). Gli altri colori hanno dentro tutti PEG200 e pigmenti vari non naturali a pallino rosso.
-Mentre una marca sempre famosa che usano tatuatori anche non vegan l'inchiostro nero contiene acqua, glicerina, alcohol, hamamelis virginiana extract e CI 77266. Per gli altri pigmenti si usano Blue – CI 74160, Red – CI 12315, CI 12477, Green – CI 74260, Orange – CI 21160, Magenta – CI 73915, Violet – CI 51319, White – CI 77891, Yellow – CI 11741, 21108, Black – CI 77266, Brown - CI 77491.
Non sapevo se potevo mettere i nomi della aziende così non li ho specificati quelli non colorati sul biodizionario non li ho trovati.
Per ora ho solo trovato ingredienti di due marche d' inchiostri.
- Una ditta fa l'inchiostro nero con isopropyl alcohol (in misura minore del 5 %), glicerina, acqua e CI 77266 (doppio pallino verde). Gli altri colori hanno dentro tutti PEG200 e pigmenti vari non naturali a pallino rosso.
-Mentre una marca sempre famosa che usano tatuatori anche non vegan l'inchiostro nero contiene acqua, glicerina, alcohol, hamamelis virginiana extract e CI 77266. Per gli altri pigmenti si usano Blue – CI 74160, Red – CI 12315, CI 12477, Green – CI 74260, Orange – CI 21160, Magenta – CI 73915, Violet – CI 51319, White – CI 77891, Yellow – CI 11741, 21108, Black – CI 77266, Brown - CI 77491.
Non sapevo se potevo mettere i nomi della aziende così non li ho specificati quelli non colorati sul biodizionario non li ho trovati.
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- Grande Capa
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Re: Cura del tatuaggio
Iri non ho capito, ora le certificazioni cruelty free le dai tu?
Mi pare che tu non abbia proprio chiaro il concetto.
Le ditte cruelty free sono quelle che hanno aderito allo standard icea-lav e hanno dichiarato di non testare il prodotto finito, di non usa materie prime testate nè di testarli essi sqtessi, e di non usare materie prime prodotte dopo il loro anno di adesione allo standard. Dopo aver fatto ciò entrano nella lista di ditte cruelty free. Tutte quelle che non rientrano nelle liste non sono da considerarsi cruelty free, o per lo meno questo é quello che leggo in ogni dove sui siti che sostengono il cruelty free.
Il cruelty free l'hai tirato in ballo tu, e sei la prima a fregartene e a piegarne le logiche ai tuoi interessi del momento, cercando di far passare quello che non può passare per tacitare la tua coscienza.
Mi pare che tu non abbia proprio chiaro il concetto.
Le ditte cruelty free sono quelle che hanno aderito allo standard icea-lav e hanno dichiarato di non testare il prodotto finito, di non usa materie prime testate nè di testarli essi sqtessi, e di non usare materie prime prodotte dopo il loro anno di adesione allo standard. Dopo aver fatto ciò entrano nella lista di ditte cruelty free. Tutte quelle che non rientrano nelle liste non sono da considerarsi cruelty free, o per lo meno questo é quello che leggo in ogni dove sui siti che sostengono il cruelty free.
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...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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Re: Cura del tatuaggio
Forse ho sbagliato a scrivere quando definisco loro vegan. Intendevo marchi che si dichiarano vegan. Per il resto non penso di aver mai detto che sono cruelty free anche perchè quella ricerca la sto ancora facendo.
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Re: Cura del tatuaggio
troppi ne ho visti di questi...Lady_B ha scritto: Conosco almeno un paio di persone a cui il tatuaggio vegetale, non solo non è sparito, ma è diventato un'orrenda chiazza verdastra.
io non mi fiderei di usare inchiostri che usano in 3 e che non sai cosa diventano dopo 20 anni
a questo punto è meglio che non ti tatui, fidati
ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi
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Re: Cura del tatuaggio
Il problema è che non sono inchiostri che usano in tre, anzi sono i marchi più usati e più richiesti
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Re: Cura del tatuaggio
E che marchi sarebbero?
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Re: Cura del tatuaggio
Ma vegan e cruelty free non sono mica cose tanto diverse; i veri vegan usano solo prodotti cruelty free.
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Re: Cura del tatuaggio
E' per questo che mi sto informando Voglio sapere cosa contengono gli inchiostri di cui mi han parlato e pure riguardo i test. Quindi non è detto neanche che farò un tatuaggio sono ancora vergine da quel punto di vista.
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Re: Cura del tatuaggio
Ho letto un po' delle tue risposte, Iri, e alla fine ho deciso di intervenire dal momento che stiamo parlando del mio mestiere. Mestiere su cui c'è già tanta confusione e tante dicerie in giro, quindi meglio chiarire le cose prima che si vengano a creare altri strani passaparola tratti da fonti prese dal web (le peggiori, solitamente).
Lo studio di un tatuatore non è un parrucchiere dove puoi portarti da casa la fiala che preferisci piuttosto che la tinta di quell'altra marca. Tutti i prodotti che vengono usati in uno studio devono rispettare le direttive dell'Asl regionale in quanto a sterilità, igiene, composizione e così via: lo smaltimento dei rifiuti così detti "speciali" deve essere trattato da apposite ditte che sono le stesse che vanno a ritirare i rifiuti degli ospedali e dei laboratori, il materiale che viene usato deve essere anallergico (fatta eccezione per il lattice dei guanti, su cui c'è il libero arbitrio nella scelta) e asettico, la zona lavoro dev'essere sempre ben pulita e disinfettata con prodotti appositi dopo ogni cliente e gli inchiostri devono avere ciascuno la propria certificazione di idoneità per poter essere utilizzati in Europa.
Il mestiere del tatuatore è regolamentato solo a livello regionale, questo vuol dire che in una regione le leggi possono dare certe direttive e in un'altra ce ne possono essere delle altre, ma la questione colori è universale poichè europea: in Europa non si possono più usare dall'anno scorso alcune marche (solitamente americane) o alcune specifiche nuance di colore di alcuni marchi. Questo perchè i test relativi alla presenza di ammine e sostanze tossiche nei colori hanno standard di valori diversi di paese in paese e se per gli americani certi standard sono considerati "sani", per le più severe leggi europee no.
Ecco che intere gamme di colori non vengono più vendute in Europa e molti dei colori che i tatuatori hanno già negli studi (comprati proprio in Europa o addirittura in Italia, magari a qualche convention) non possono più essere usati. Per farla breve e per rendere più chiara la cosa, un prodotto che non rispetta determinati paletti dettati dalla comunità europea se viene trovato nello studio in un controllo random dei Nas può portare a migliaia di euro di multa, oltre alla chiusura istantanea del negozio.
Ecco perché, personalmente, non ti farei mai portare un colore che vuoi tu: non ne conosco la provenienza, dovrei appena indagare per sapere se è tra i prodotti che mi è consentito tenere in negozio e usare in Italia, se è un prodotto che non ho mai usato e con un marchio poco noto non so che effetti può dare sulla pelle e non posso garantirti nè un buon risultato a livello estetico, nè di durata nel tempo, nè di sicurezza contro reazioni allergiche a questo o quel componente.
Quello che posso dirti è che la stessa tonalità di un colore ha composizione diversa di marca in marca, e anche all'interno di uno stesso marchio di inchiostri alcuni colori hanno valori che per l'UE vanno bene mentre altri no. Quindi parlare di marchi sani e non sani non ha senso visto che è una cosa assolutamente individuale e perfino noi dobbiamo andare a vedere colore per colore se possiamo usarlo oppure no.
Considera che i prodotti usati sono tutti assolutamente sani e certificati. Le reazioni allergiche possono capitare, ma non perchè il prodotto non va, semplicemente perchè tu puoi esserne allergica, altri no. Una cosa è la sanità, un'altra è il discorso etico del veg/non veg. Se riesci a trovare una combinazione delle due cose buon per te, ma io personalmente eviterei di farmi troppi complessi per un tatuaggio: se deve diventare una questione di questo tipo, allora piuttosto non te lo fare.
Infine, ma questa è una confidenza, ti sconsiglio vivamente di andare da un tatuatore e sottoporgli tutti questi discorsi di vegan/non vegan, perchè il tatuatore è una razza un po' "selvatica" e permalosa. Rischi di beccarti un "vaff" in tempo zero, specie se chiedi di portarti inchiostri di marche ignote trovate online mettendolo così nella posizione di pensare che non ti fidi di lui e della sua esperienza. Mai, e dico mai andare da un tatuatore e parlargli come se tu ne sapessi più di lui, rischi la pelle. In tutti i sensi.
Non so dove tu abbia sentito questa cosa, credo proprio che non sia possibile, o almeno che nessuno te lo lascerebbe fare. E ti spiego anche perché.iri86 ha scritto:(...)
Però alcuni tatuatori ti permettono di portare i propri inchiostri, (...)
Lo studio di un tatuatore non è un parrucchiere dove puoi portarti da casa la fiala che preferisci piuttosto che la tinta di quell'altra marca. Tutti i prodotti che vengono usati in uno studio devono rispettare le direttive dell'Asl regionale in quanto a sterilità, igiene, composizione e così via: lo smaltimento dei rifiuti così detti "speciali" deve essere trattato da apposite ditte che sono le stesse che vanno a ritirare i rifiuti degli ospedali e dei laboratori, il materiale che viene usato deve essere anallergico (fatta eccezione per il lattice dei guanti, su cui c'è il libero arbitrio nella scelta) e asettico, la zona lavoro dev'essere sempre ben pulita e disinfettata con prodotti appositi dopo ogni cliente e gli inchiostri devono avere ciascuno la propria certificazione di idoneità per poter essere utilizzati in Europa.
Il mestiere del tatuatore è regolamentato solo a livello regionale, questo vuol dire che in una regione le leggi possono dare certe direttive e in un'altra ce ne possono essere delle altre, ma la questione colori è universale poichè europea: in Europa non si possono più usare dall'anno scorso alcune marche (solitamente americane) o alcune specifiche nuance di colore di alcuni marchi. Questo perchè i test relativi alla presenza di ammine e sostanze tossiche nei colori hanno standard di valori diversi di paese in paese e se per gli americani certi standard sono considerati "sani", per le più severe leggi europee no.
Ecco che intere gamme di colori non vengono più vendute in Europa e molti dei colori che i tatuatori hanno già negli studi (comprati proprio in Europa o addirittura in Italia, magari a qualche convention) non possono più essere usati. Per farla breve e per rendere più chiara la cosa, un prodotto che non rispetta determinati paletti dettati dalla comunità europea se viene trovato nello studio in un controllo random dei Nas può portare a migliaia di euro di multa, oltre alla chiusura istantanea del negozio.
Ecco perché, personalmente, non ti farei mai portare un colore che vuoi tu: non ne conosco la provenienza, dovrei appena indagare per sapere se è tra i prodotti che mi è consentito tenere in negozio e usare in Italia, se è un prodotto che non ho mai usato e con un marchio poco noto non so che effetti può dare sulla pelle e non posso garantirti nè un buon risultato a livello estetico, nè di durata nel tempo, nè di sicurezza contro reazioni allergiche a questo o quel componente.
Quello che posso dirti è che la stessa tonalità di un colore ha composizione diversa di marca in marca, e anche all'interno di uno stesso marchio di inchiostri alcuni colori hanno valori che per l'UE vanno bene mentre altri no. Quindi parlare di marchi sani e non sani non ha senso visto che è una cosa assolutamente individuale e perfino noi dobbiamo andare a vedere colore per colore se possiamo usarlo oppure no.
Considera che i prodotti usati sono tutti assolutamente sani e certificati. Le reazioni allergiche possono capitare, ma non perchè il prodotto non va, semplicemente perchè tu puoi esserne allergica, altri no. Una cosa è la sanità, un'altra è il discorso etico del veg/non veg. Se riesci a trovare una combinazione delle due cose buon per te, ma io personalmente eviterei di farmi troppi complessi per un tatuaggio: se deve diventare una questione di questo tipo, allora piuttosto non te lo fare.
Infine, ma questa è una confidenza, ti sconsiglio vivamente di andare da un tatuatore e sottoporgli tutti questi discorsi di vegan/non vegan, perchè il tatuatore è una razza un po' "selvatica" e permalosa. Rischi di beccarti un "vaff" in tempo zero, specie se chiedi di portarti inchiostri di marche ignote trovate online mettendolo così nella posizione di pensare che non ti fidi di lui e della sua esperienza. Mai, e dico mai andare da un tatuatore e parlargli come se tu ne sapessi più di lui, rischi la pelle. In tutti i sensi.
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Re: Cura del tatuaggio
Grazie per la dettagliatissima e interessante spiegazione!
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- Iscritto il: 16/07/2008, 15:26
Re: Cura del tatuaggio
Ho fatto questo discorso al tatuatore della mia città, mi ha proprio detto quello che ho scritto sopra, ovvero di portargli gli inchiostri che trovavo adatti. Mi ha detto proprio così!Non so dove tu abbia sentito questa cosa, credo proprio che non sia possibile, o almeno che nessuno te lo lascerebbe fare.
Conosco anche il fatto che alcuni inchiostri siano vietati in Europa ma che sono permessi in altri paesi infatti quelli vietati qui non li ho proprio tenuti in considerazione.
Tu! Ma io sono una ragazza complessa e mi piace informarmi su cosa mi metteranno sulla pelle (se no non sarei registrata a questo forum), sempre che a sto punto deciderò di farlo. Sarò difficile ma mi diverte informarmi su tutto quindi non lo ritengo una scomodità. E poi facendo scelte di questo tipo anche in altri campi non è sicuramente la ricerca più complicata che stia facendo credimi ahahahahahaSe riesci a trovare una combinazione delle due cose buon per te, ma io personalmente eviterei di farmi troppi complessi per un tatuaggio: se deve diventare una questione di questo tipo, allora piuttosto non te lo fare.
Sinceramente ho parlato ultimamente con molti tatuatori, uno di questi come ti ho detto mi ha invitato lui a portare gli inchiostri che facevano al "caso mio" (quando gli ho chiesto se nel loro studio usassero qualcosa di "vegan") senza che io ipotizzassi neanche lontanamente l'idea che una cosa del genere fosse possibile (per i motivi da te citati) e nessuno si è sentito nella posizione di parlare con una che desse l'impressione di saperne più di loro, anzi tutt'altro ho fatto mille domande proprio per sapere da loro qualcosa in più (il fatto di non fidarmi beh, concedimelo, non tutti ho visto che sanno cosa usano e di cosa parlano!). Sono stati tutti molto disponibili nel parlare dell'argomento. Come ho già detto sopra le marche che ho preso in considerazione sono molto usate, anche da tatuatori non vegan. Concedimi che voglia decidere io che inchiostri usare, fidandomi ma non ciecamente del tatuatore, Serena appena ho sotto mano il foglietto su cui ho scritto l'elenco, le postoInfine, ma questa è una confidenza, ti sconsiglio vivamente di andare da un tatuatore e sottoporgli tutti questi discorsi di vegan/non vegan, perchè il tatuatore è una razza un po' "selvatica" e permalosa. Rischi di beccarti un "vaff" in tempo zero, specie se chiedi di portarti inchiostri di marche ignote trovate online mettendolo così nella posizione di pensare che non ti fidi di lui e della sua esperienza. Mai, e dico mai andare da un tatuatore e parlargli come se tu ne sapessi più di lui, rischi la pelle. In tutti i sensi.
Love ti ringrazio per tutto quello che hai scritto, hai in parte arricchito la mia ricerca, grazie
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Re: Cura del tatuaggio
Ma infatti.TankGirl ha scritto: io non mi fiderei di usare inchiostri che usano in 3 e che non sai cosa diventano dopo 20 anni
a questo punto è meglio che non ti tatui, fidati
E' lo stesso motivo per cui mi spaventa a morte la nuova chirurgia estetica.
Io mi affiderei all'inchiostro classico, almeno sai già come sarà in futuro.
Fissarsi sul discorso vegan lo trovo una fesseria in questo caso.
Prima o poi arriva un tempo in cui parlare o stare muti e' la stessa cosa. E allora e' meglio starsi zitti.
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- Iscritto il: 16/07/2008, 15:26
Re: Cura del tatuaggio
si ma l'ho scritto più volte che molte marche classiche che si dichiarano vegan sono quelle che comunemente usano di solito i tatuatori. Il problema è verificare la veridicità di ciò che dicono
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Re: Cura del tatuaggio
ora... tutto questo discorso perché hai intenzione di farti la schiena intera, oppure vuoi un'ape su una caviglia grande quanto una moneta da 10 centesimi?
Lovelorn, grazie
Iri86 non è vegan, non è cruelty free, non saprai mai se è vero o no quello che ti dicono, quindi non ti tatuare, è meglio per te
Lovelorn, grazie
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Re: Cura del tatuaggio
Non ho tatuaggi, ma se dovessi farmene uno non mi fiderei di quello che mi permette di portare l'inchiostro che voglio (anche se documentato, lui non può sapere sicuramente da dove arriva).
E viste poi le norme di legge a cui la materia è sottoposta, troverei la cosa poco professionale e perderei fiducia sul professionista in questione.
E viste poi le norme di legge a cui la materia è sottoposta, troverei la cosa poco professionale e perderei fiducia sul professionista in questione.
ciao
Hai dubbi sulle regole del forum? Leggi QUI e non fingere di averlo fatto... perchè tanto noi ti becchiamo!!!
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Re: Cura del tatuaggio
Tankgirl, non tutta la schiena ma quasi. Ma a sto punto ci rinuncio e piuttosto vado a prendere i tatuaggi in edicola che trovo nelle confezioni delle figurine Panini
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Re: Cura del tatuaggio
infatti, poi Lovelorn ha spiegato molto bene che in caso di controllo avere in studio dei colori non permessi dalle norme può comportare addirittura alla chiusura dell'attività.gigetta ha scritto:Non ho tatuaggi, ma se dovessi farmene uno non mi fiderei di quello che mi permette di portare l'inchiostro che voglio (anche se documentato, lui non può sapere sicuramente da dove arriva).
E viste poi le norme di legge a cui la materia è sottoposta, troverei la cosa poco professionale e perderei fiducia sul professionista in questione.
quindi un tatuatore che si esponga a un rischio del genere è come minimo disinformato e superficiale, e se lo è su questo aspetto, chissà che non lo sia su tanti altri...