Laboratorio cosmetico a norma per vendita saponi

[TankGirl]

credo che si possano vendere anche altre materie prime solo che devono essere già impacchettate ed etichettate
per esempio se tu, negozio, compri 200 gr di una sostanza impacchettata da un rivenditore, per esempio un emulsionante, tale e quale la devi rivendere, non puoi fare due pacchetti da 100 gr

per favore, correggetemi se sbaglio

[tagliar]

Però in Italia esiste un negozio online che vende un po' di tutto per gli spignatti e che ha anche un negozio fisico (e non è una farmacia): non faccio nomi, ma diverse persone qui dentro hanno comprato lì.

Tank: questo negozio spacchetta e, proprio per questo, ha dovuto spostare la sua attività in locali idonei (che prima non aveva) e dotarsi di attrezzature idonee per lo spacchettamento (e, se non ricordo male, anche di un direttore tecnico).

[Nami]

Milly, in off topic hanno parlato dell'apertura di un negozio di materie prime,
magari ti può essere utile darci una lettura, ti lascio il link, poi nel caso le moderatrici
qui cancellano.

*

[PAOC]

Questo negozio è molto borderline , perché non potrebbe vendere materie prime cosmetiche ad utenti privati, ma solo a professionisti con una p.iva legata all’attività cosmetica.
Credo che questo sistema esisterà fino a quando nessuno suggerirà a chi di dovere di fare un bel controllino.
Per quanto riguarda l'avvio di un attività di produzione anche piccola lo sconsiglio vivamente perché o si hanno tanti soldi e tanto tempo da investire oppure non conviene.

[Lola]

Eh questa è una limitazione che a quanto pare c'è solo in Italia. All'estero ci sono tantissimi siti, e anche qualche negozio fisico, che vendono tranquillamente materie prime per l'autoproduzione cosmetica.

[saponcina]

Ciao a voi. Sono Saponcina e il 24 ottobre il mio saponificio compirà un anno. Vorrei chiarire alcuni punti oscuri circa la produzione e la vendita legali del sapone o altri cosmetici. Innanzitutto la figura del direttore tecnico laureato è distinta da chi effettivamente è addetto alla produzione, per cui non solo un grafico pubblicitario ma persino un imbianchino potrebbero aprire un'officina cosmetica, basta pagare il dott. che ci fa i documenti (dossier) e la notifica al Ministero della Salute
Poi c'è il medico, che autocertifica che i nostri spignatti non sono in grado di nuocere, e pure lui vorrà essere pagato.
Terminiamo con il locale che, trattandosi di Industria Insalubre di I Classe potrebbe non potersi situare in tutte le zone della vostra città. Come dice un comico sardo:- Sembra facile...ma non è difficile! Occorre secondo me per primissima cosa riferirsi allo Sportello per le Attività Produttive, di primo acchitto cadranno dal pero, poi una volta documentati sapranno dirvi che fare per non incorrere in noie con il Comune di appartenenza. Resta per me il fatto che comunque la parte più difficile è quella di sostenere le spese. A disposizione per ulteriori charimenti.

[Lun@]

Ma non ho capito, allora tutti i siti di materie prime in Italia vendono in modo "illegale"?

[Lola]

Eh sì. Le materie prime che usiamo non sono destinate al consumatore finale.

[monilde]

A me un farmacista mi ha spiegato che anche una farmacia non potrebbe vendere materie prime per spignatti ma solo farci loro le preparazioni galeniche e vendere quelle: è vero?

[Lun@]

Lola non dirmi così ... però dai siti esteri possiamo .. potremmo ... sì vero? Oppure illegali anche così???

[tagliar]

Io credo solo che ci sia un gran vuoto legislativo in questa materia, proprio perchè fino a pochissimi anni fa nessuno pensava ad acquistare certe materie prime come fanno oggi gli spignattatori (ovviamente se qualcuno invece sapesse qualcosa di più preciso riguardo la legislazione in materia, ce lo faccia sapere ).

[annetta]

Comunque il concetto era che per vendita estemporanea si può chiedere un'autorizzazione al Comune, giusto per la manifestazione non per vendere sempre.

Qualcuno può darmi maggiori info
qualcuno magari ha già provato

grazie!

[Lola]

Info numero uno: devi trovare una manifestazione. Dopo che l'hai trovata, vai a parlare col comune o i vigili o chi si occupa degli espositori.

[Bluebruja]

e se il comune è piccino picciò e non sa niente????
Qualcuno sa come informarsi per dare eventualmente qualche informazione all'assesore appena eletto?

[Laura]

Il comune per picciò che sia deve sempre autorizzare gli espositori, in base a norma generale e regolamento comunale. L'assessore si deve informare presso il proprio vigile, perchè l'assessore se ne va e cambia ma il vigile resta

[annetta]

il proprio vigile

non magari dall'ASL (altro simpatico ginepraio )

[Laura]

Le istituzioni coinvolte sono più di una, poi sta al singolo decidere da chi per prima vuole assumere informazioni. Nei mercatini spetta al vigile l'azione di vigilanza e controllo, anche su autorizzazioni della ASL.

[PAOC]

Il comune autorizza solo ed esclusivamente se l'attività rispecchia i requisiti di legge altrimenti nessuno si prende la responsabilità.
Un esempio, se io faccio 3 torte in casa e le vendo a un banchetto di una festa paesana, sono completamente fuori legge e nessuno mi autorizzerà a farlo, la stessa cosa vale per i cosmetici, perchè sono prodotti che possono mettere a repentaglio la salute umana.
Diversamente se in casa autoproduco tovaglie , dipingo quadri , creo oggetti decorativi, nessuno mi dirà mai nulla, a patto che la mia attività non superi un certo volume d'affari.

[valeria mancini]

serve l'atto di notorietà firmato dal comune di residenza...ma ancora non ho capito se va fatto ogni volta che si partecipa ad un mercatino o ha durata illimitata...sul mio foglio (comune di roma) non è riportata nessuna scadenza ma so di persone che lo rifanno tutti gli anni...il costo per roma è una marca da bollo di circa 15,00 euro

[Laura]

Atto di notorietà è vago e bisognerebbe tu specificassi, in ogni caso ogni Comune ha il proprio regolamento e qui non possiamo tracciare una linea generale: tocca informarsi ogni volta per i mercatini.