witch_d ha scritto: scusa, ma io ci capisco poco e ti richiedo bene: quindi hanno detto che è sicuro come dosaggio, anche ammettendo che una persona lo usi in più prodotti contemporaneamente?
hanno scelto un dosaggio così basso da non dare problemi nell'accumulo?
perdonate l'ignoranza, ma ripeto che ci capisco poco
i problemi sono diversi.
1_ sicurezza del prodotto cosmetico.
ogni prodotto ha il suo dossier e specifica di sicurezza dove si calcolano i dosaggi e viene definito che il prdotto è sicuro.
Quando viene fissato un limite di utilizzo ad un ingrediente cosmetico , in questo caso 0,3% questo è in genere molto inferiore alla soglia in cui si sono verificati eventuali problemi o rischi per la salute.
Nel caso del triclosan poi i vari studi hanno documentato anche un blando effetto antiirritante nell'uso topico... quindi a fronte di un teorico rischio tossico è stato rilevato un concreto "vantaggio" anti-batterico e anti-irritante.
2_rischi di sovra-esposizione umana ad una molecola.
questo è un calcolo, molto più complesso.... che semplificando va ricondotto ai rischi di esposizione per i lavoratori che maneggiano abitualmente grandi quantità di quella molecola.
Infatti il rischio triclosan di chi si mangia un tubetto di dentifricio al giorno e fa il bagno immergendosi per ore dentro ad una crema ( entrambi conservati col triclosan ) è comunque molto inferiore a quello di chi lavora in una fabbrica che produce , confeziona e spedisce qualche quintale di triclosan tutti i giorni.
Anche tutti gli studi sulla esposizione occupazionale al triclosan lo hanno validato . ( con le ovvie limitazioni e avvertenze )
3- rischi ambientali o rischi di esposizione globale
anche questi sono più complessi da valutare...l'allarme che è stato sollevato dagli svedesi era perchè il triclosan era stato trovato nel latte di alcune donne.....ora a parte che sicuramente non fa piacere che una molecola si trovi dove non ce la aspettiamo, il problema è che dagli studi emersi... è vero che il triclosan si può trovare anche dove non vogliamo, ma al momento questo fatto non ha prodotto alcun rischio certo per la salute, neppure considerando il rischio che si creino ceppi batterici resistenti e proprio il fatto che la cosa sia stata " temuta" e verificata , rende da questo punto di vista il prodotto un po' piu' sicuro, di altri che questa verifica non l'hanno passata.
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Questi problemi di esposizione globale ad una molecola sono molto complessi e la gente non si immagina quante e quali molecole si possono riscontrare , facendo analisi accurate, là dove proprio non ce le aspettiamo .