Formulare un siero
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Formulare un siero
- cos'è e perchè nasce un siero ? consistenza, effetto sulla pelle, che esigenze soddisfa ...
Il siero è tipicamente un'emulsione fluida, da mettere in dosatore a pompetta, che contenga molti attivi per ottenere un effetto specifico. Lo distinguiamo dal gel per il viso di cui abbiamo esaustivamente parlato qui e che non ha quota grassa.
Lo si può usare in inverno sotto una crema emolliente, d'estate anche da solo specialmente se la pelle è a tendenza grassa.
- un siero contiene (può contenere) parti grasse e/o cere ? se sì quali sono preferibili e quali è meglio evitare ?
Essendo un'emulsione a basso contenuto di grassi (2-3 massimo 4%), la regola vorrebbe una breve cascata fatta con tre o quattro olii di tipo diverso, nessun burro e nessuna cera, e soprattutto emulsionanti liquidi che funzionino a freddo. Questo per non trasformare la nostra emulsione in qualcosa che si può separare in vista della corposa fase di attivi che vogliamo usare. L'aspetto di un siero poi è diverso, non è bianco opaco come tutte le emulsioni a caldo, ma conserva sempre una certa translucenza-trasparenza.
In questo caso potremmo anche impiegare una piccola percentuale di tocoferolo (non superiore all'1%) come attivo, ma appunto senza esagerare; se vogliamo utilizzare attivi oleosi non è il siero il posto giusto dove metterli, ma una crema viso dove saranno facilmente incorporati. Discorso che vale anche per tutta la serie di poeticissimi e meravigliosi olii vegetali che non vediamo l'ora di inserirvi, altolà metteteli nella crema da spalmare poi!!!
- si emulsiona a caldo, a freddo, in entrambi i modi ? ci sono sistemi emulsionanti da preferire ad altri ?
Si emulsiona a freddo, e la nostra emulsione avrà anche una buona dose di emulsionante rispetto alla percentuale di grassi che utilizziamo, altrimenti si ottiene una separazione. Tipicamente si uniscono in un becher gli olii, una minima quantità di emulsionante liquido lipofilo (da 0.25 a 0.5%) e poi tanto emulsionante idrofilo finchè si eliminano le gocce visibili di olio e si arriva allo sbiancamento; solo poi si può incorporare il mix nel gel preparato in precedenza.
Se si emulsiona a caldo si ottiene una normalissima crema fluida, che segue le regole delle creme quindi si può sfasciare facilmente con una fase C troppo corposa.
Come emulsionanti, ottimi tutti i poliglicerili ma anche come idrofili alcuni solubilizzanti (capryl caprilyl glucoside, poliglicerile 10 laurato, biosolv, ecobiosolv e perfino, qui lo dico e qui lo nego, i polisorbati); hanno grande forza emulsionante e ci garantiscono di non abbandonare il nostro olio non appena vedono acqua. Come lipofili, vanno bene tutti gli emulsionanti liquidi per acqua in olio (esempio: ewocream, isolan vari). Ma il lipofilo deve essere pochissimissimo (tipo 0.2%), che altrimenti mi abbassa troppo l'HLB dell'emulsionante primario e il mio siero si separa. Spesso l'emulsione regge molto meglio senza lipofilo, quindi se lo omettete non fate un cattivo affare.
Assolutamente non adatti tutti gli emulsionanti liquidi a base di polimeri acrilici e che non reggono un'alta dose di sali come ad esempio il tinovis: è risaputo che si smonta coi sali quindi non è il caso di usarlo in un prodotto che probabilmente ne conterrà a iosa; il tinovis inoltre è troppo gelificante e trasformerebbe immediatamente il nostro siero in una crema densa.
- che gelificante si può usare?
Come per i gel, solo gelificanti che reggano tutto, quindi tutte le gomme e le cellulose e gli alginati, mai il carbomer o il poliacrilato che i sali ed altri attivi liquidificano. particolarmente performanti come effetto sulla pelle sono i sieri a base di magnesium aluminum silicate, di cui troverete il topic in sezione ingredienti, che rende il prodotto piacevolissimo da spalmare e non fa sudare nè appiccica.
- che quota di attivi può arrivare a contenere ?
Anche molto alta, in teoria fino al 90% (non di vera sostanza attiva ma di attivo che utilizziamo) nell'ipotesi che facciamo un mix di attivi liquidi senza allungare con acqua.
Certo che il vostro intento non deve essere quello di fare un brodone zeppo zeppo, ma un brodone sul quale avrete ragionato un pochino, e in cui metterete delle sostanze di cui conoscete il lavoro sinergico oppure sostanze che in modo diverso l'una dall'altra concorrano allo stesso scopo.
Ad esempio in un siero molto idratante per pelle disseccata potrei pensare di mettere acqua shuttle (veicola idratanti in profondità), glicerina (fortemente igroscopica, dà un tocco setoso e non permette l'immediata evaporazione dell'acqua del cosmetico), sodio ialuronato (molto leggero, idrata e ripara la pelle), sodio lattato (lega stabilmente l'acqua alla pelle), allantoina (idratante nel senso che gonfia un pochino le cellule cornee migliorando l'aspetto e la possibilità di trattenere acqua in superficie). Tutti attivi che vanno sotto il nome di idratanti, ma che hanno azione diversa, e che insieme possono ottenere un risultato spettacolare come ci si aspetterebbe da un siero urto.
Stessa cosa per un siero antiossidante, potrei metterne insieme diversi e magari unirli a delle vitamine.
- Avendo una percentuale di attivi così alta potrebbe risultare irritante? Oppure se ne mette giusto una goccina e danni non ne fa?
E nel caso se ne mettesse solo una goccina, come formulare per farla spargere bene su tutto il viso? La xantana immagino che aiuti...
Di norma la liquidità evita che si usino grosse quantità di prodotto e già questo aiuta; in ogni caso nemmeno nel siero, che per definizione è ad effetto urto, si possono superare le percentuali d'uso di un determinato attivo. L'effetto urto è dato al limite dalla sinergia di più attivi deputati allo stesso scopo (che può anche essere ampio, che so, in un siero antiage possiamo tranquillamente mettere sia idratanti che antiossidanti, e magari qualcosa di schiarente se richiesto; in un siero contro la pelle grassa sia antibatterici che opacizzanti che astringenti, il tutto nell'ottica di attaccare il problema da più fronti).
Ottenere una buona spandibilità può essere un buon effetto da ricercare per questioni reologiche di sensorialità del prodotto; dal punto di vista pratico è comunque un prodotto che si deve asciugare sulla pelle non lasciando quasi residui, e la sua composizione quasi del tutto acquosa è sufficiente a non creare problemi di questo tipo. Se asciuga ancor prima di aver finito di portarlo su tutta la pelle del viso, semplicemente se ne è messo troppo poco.
- se il siero è bifasico la percentuale di grassi può essere decisamente più alta del 4%, vero?
In questo caso avrebbe più senso mettere anche attivi lipo?
Ma certamente, tenendo conto del fatto che un bifasico è diverso da una corrispondente crema con la stessa identica percentuale di grassi. Si può tranquillamente arrivare fino al 20% (anche oltre ovviamente ma non lo consiglio).
Il bifasico per forza deve essere liquido e non gelificato, altrimenti alla prima agitata il mix non si separa più. Quindi non si usano gelificanti, e sembrerebbe nemmeno emulsionanti ad un occhio inesperto; e invece sono necessari. Altrimenti le due fasi non si uniscono nemmeno temporaneamente e si rischia di spalmarsi o solo fase acquosa o solo oleosa, e in questo caso troppo concentrate, perchè non si rispetta la formula come era stata concepita.
Dopo aver fatto alcune prove ho scoperto che un emulsionante liquido lipofilo aggiunto in piccola percentuale alla fase oleosa (0.5%, io per il mio avevo usato l'isolan gps ma se ne possono usare anche altri) e una corrispondente percenuale (0.5%) di forte emulsionante idrofilo a quella acquosa (io avevo usato il poliglicerile 10 laurato) permette quel minimo ancoramento delle due fasi quando si agita la boccetta, creando un latte che si separa qualche minuto dopo e che ci dà quindi agevolmente il tempo di prelevarne la quantità che ci interessa.
Se una crema col 20% di grassi è molto emolliente (=unta), il bifasico no. Questo perchè non ha gelificanti che essendo idratanti trattengono maggiormente l'acqua sul corneo, e amplificano l'untuosità dell'olio usato (fate caso a due creme identiche, una gelificata con xanthan e una con carbomer, la prima sarà molto più utile su pelle secca, più idratante). Un altro fatto è che l'olio non emulsionato tende forse più facilmente a penetrare, si ha come la sensazione che scompaia dalla pelle dopo l'applicazione, cosa che avviene meno facilmente con un olio emulsionato, che trattiene molto di più l'acqua in superficie (la solita storia per la quale gli olii puri "seccano" o meglio, idratano poco).
Perchè dunque fare un siero bifasico piuttosto che una corrispondente crema?
Un motivo è senza dubbio quello della materiale possibilità di mettere un maggior numero di attivi, che in un mezzo non gelificato non hanno alcun problema a stare insieme percè comunque non hanno niente da sfasciare, l'emulsione non esiste; un altro è quello di proteggere dall'ossidazione alcuni attivi che è meglio non vengano troppo in contatto con l'ossigeno, e che in un bifasico possono durare ben più a lungo, protetti dallo strato di olio superiore.
Il bifasico, come del resto gli altri tipi di siero, non è pensato per svolgere azioni di emollienza, per le quali sono deputate le creme, quindi il fatto che non sia particolarmente emolliente non è un problema, può tranquillamente essere seguito dall'applicazione di una crema viso adatta.
Il siero è tipicamente un'emulsione fluida, da mettere in dosatore a pompetta, che contenga molti attivi per ottenere un effetto specifico. Lo distinguiamo dal gel per il viso di cui abbiamo esaustivamente parlato qui e che non ha quota grassa.
Lo si può usare in inverno sotto una crema emolliente, d'estate anche da solo specialmente se la pelle è a tendenza grassa.
- un siero contiene (può contenere) parti grasse e/o cere ? se sì quali sono preferibili e quali è meglio evitare ?
Essendo un'emulsione a basso contenuto di grassi (2-3 massimo 4%), la regola vorrebbe una breve cascata fatta con tre o quattro olii di tipo diverso, nessun burro e nessuna cera, e soprattutto emulsionanti liquidi che funzionino a freddo. Questo per non trasformare la nostra emulsione in qualcosa che si può separare in vista della corposa fase di attivi che vogliamo usare. L'aspetto di un siero poi è diverso, non è bianco opaco come tutte le emulsioni a caldo, ma conserva sempre una certa translucenza-trasparenza.
In questo caso potremmo anche impiegare una piccola percentuale di tocoferolo (non superiore all'1%) come attivo, ma appunto senza esagerare; se vogliamo utilizzare attivi oleosi non è il siero il posto giusto dove metterli, ma una crema viso dove saranno facilmente incorporati. Discorso che vale anche per tutta la serie di poeticissimi e meravigliosi olii vegetali che non vediamo l'ora di inserirvi, altolà metteteli nella crema da spalmare poi!!!
- si emulsiona a caldo, a freddo, in entrambi i modi ? ci sono sistemi emulsionanti da preferire ad altri ?
Si emulsiona a freddo, e la nostra emulsione avrà anche una buona dose di emulsionante rispetto alla percentuale di grassi che utilizziamo, altrimenti si ottiene una separazione. Tipicamente si uniscono in un becher gli olii, una minima quantità di emulsionante liquido lipofilo (da 0.25 a 0.5%) e poi tanto emulsionante idrofilo finchè si eliminano le gocce visibili di olio e si arriva allo sbiancamento; solo poi si può incorporare il mix nel gel preparato in precedenza.
Se si emulsiona a caldo si ottiene una normalissima crema fluida, che segue le regole delle creme quindi si può sfasciare facilmente con una fase C troppo corposa.
Come emulsionanti, ottimi tutti i poliglicerili ma anche come idrofili alcuni solubilizzanti (capryl caprilyl glucoside, poliglicerile 10 laurato, biosolv, ecobiosolv e perfino, qui lo dico e qui lo nego, i polisorbati); hanno grande forza emulsionante e ci garantiscono di non abbandonare il nostro olio non appena vedono acqua. Come lipofili, vanno bene tutti gli emulsionanti liquidi per acqua in olio (esempio: ewocream, isolan vari). Ma il lipofilo deve essere pochissimissimo (tipo 0.2%), che altrimenti mi abbassa troppo l'HLB dell'emulsionante primario e il mio siero si separa. Spesso l'emulsione regge molto meglio senza lipofilo, quindi se lo omettete non fate un cattivo affare.
Assolutamente non adatti tutti gli emulsionanti liquidi a base di polimeri acrilici e che non reggono un'alta dose di sali come ad esempio il tinovis: è risaputo che si smonta coi sali quindi non è il caso di usarlo in un prodotto che probabilmente ne conterrà a iosa; il tinovis inoltre è troppo gelificante e trasformerebbe immediatamente il nostro siero in una crema densa.
- che gelificante si può usare?
Come per i gel, solo gelificanti che reggano tutto, quindi tutte le gomme e le cellulose e gli alginati, mai il carbomer o il poliacrilato che i sali ed altri attivi liquidificano. particolarmente performanti come effetto sulla pelle sono i sieri a base di magnesium aluminum silicate, di cui troverete il topic in sezione ingredienti, che rende il prodotto piacevolissimo da spalmare e non fa sudare nè appiccica.
- che quota di attivi può arrivare a contenere ?
Anche molto alta, in teoria fino al 90% (non di vera sostanza attiva ma di attivo che utilizziamo) nell'ipotesi che facciamo un mix di attivi liquidi senza allungare con acqua.
Certo che il vostro intento non deve essere quello di fare un brodone zeppo zeppo, ma un brodone sul quale avrete ragionato un pochino, e in cui metterete delle sostanze di cui conoscete il lavoro sinergico oppure sostanze che in modo diverso l'una dall'altra concorrano allo stesso scopo.
Ad esempio in un siero molto idratante per pelle disseccata potrei pensare di mettere acqua shuttle (veicola idratanti in profondità), glicerina (fortemente igroscopica, dà un tocco setoso e non permette l'immediata evaporazione dell'acqua del cosmetico), sodio ialuronato (molto leggero, idrata e ripara la pelle), sodio lattato (lega stabilmente l'acqua alla pelle), allantoina (idratante nel senso che gonfia un pochino le cellule cornee migliorando l'aspetto e la possibilità di trattenere acqua in superficie). Tutti attivi che vanno sotto il nome di idratanti, ma che hanno azione diversa, e che insieme possono ottenere un risultato spettacolare come ci si aspetterebbe da un siero urto.
Stessa cosa per un siero antiossidante, potrei metterne insieme diversi e magari unirli a delle vitamine.
- Avendo una percentuale di attivi così alta potrebbe risultare irritante? Oppure se ne mette giusto una goccina e danni non ne fa?
E nel caso se ne mettesse solo una goccina, come formulare per farla spargere bene su tutto il viso? La xantana immagino che aiuti...
Di norma la liquidità evita che si usino grosse quantità di prodotto e già questo aiuta; in ogni caso nemmeno nel siero, che per definizione è ad effetto urto, si possono superare le percentuali d'uso di un determinato attivo. L'effetto urto è dato al limite dalla sinergia di più attivi deputati allo stesso scopo (che può anche essere ampio, che so, in un siero antiage possiamo tranquillamente mettere sia idratanti che antiossidanti, e magari qualcosa di schiarente se richiesto; in un siero contro la pelle grassa sia antibatterici che opacizzanti che astringenti, il tutto nell'ottica di attaccare il problema da più fronti).
Ottenere una buona spandibilità può essere un buon effetto da ricercare per questioni reologiche di sensorialità del prodotto; dal punto di vista pratico è comunque un prodotto che si deve asciugare sulla pelle non lasciando quasi residui, e la sua composizione quasi del tutto acquosa è sufficiente a non creare problemi di questo tipo. Se asciuga ancor prima di aver finito di portarlo su tutta la pelle del viso, semplicemente se ne è messo troppo poco.
- se il siero è bifasico la percentuale di grassi può essere decisamente più alta del 4%, vero?
In questo caso avrebbe più senso mettere anche attivi lipo?
Ma certamente, tenendo conto del fatto che un bifasico è diverso da una corrispondente crema con la stessa identica percentuale di grassi. Si può tranquillamente arrivare fino al 20% (anche oltre ovviamente ma non lo consiglio).
Il bifasico per forza deve essere liquido e non gelificato, altrimenti alla prima agitata il mix non si separa più. Quindi non si usano gelificanti, e sembrerebbe nemmeno emulsionanti ad un occhio inesperto; e invece sono necessari. Altrimenti le due fasi non si uniscono nemmeno temporaneamente e si rischia di spalmarsi o solo fase acquosa o solo oleosa, e in questo caso troppo concentrate, perchè non si rispetta la formula come era stata concepita.
Dopo aver fatto alcune prove ho scoperto che un emulsionante liquido lipofilo aggiunto in piccola percentuale alla fase oleosa (0.5%, io per il mio avevo usato l'isolan gps ma se ne possono usare anche altri) e una corrispondente percenuale (0.5%) di forte emulsionante idrofilo a quella acquosa (io avevo usato il poliglicerile 10 laurato) permette quel minimo ancoramento delle due fasi quando si agita la boccetta, creando un latte che si separa qualche minuto dopo e che ci dà quindi agevolmente il tempo di prelevarne la quantità che ci interessa.
Se una crema col 20% di grassi è molto emolliente (=unta), il bifasico no. Questo perchè non ha gelificanti che essendo idratanti trattengono maggiormente l'acqua sul corneo, e amplificano l'untuosità dell'olio usato (fate caso a due creme identiche, una gelificata con xanthan e una con carbomer, la prima sarà molto più utile su pelle secca, più idratante). Un altro fatto è che l'olio non emulsionato tende forse più facilmente a penetrare, si ha come la sensazione che scompaia dalla pelle dopo l'applicazione, cosa che avviene meno facilmente con un olio emulsionato, che trattiene molto di più l'acqua in superficie (la solita storia per la quale gli olii puri "seccano" o meglio, idratano poco).
Perchè dunque fare un siero bifasico piuttosto che una corrispondente crema?
Un motivo è senza dubbio quello della materiale possibilità di mettere un maggior numero di attivi, che in un mezzo non gelificato non hanno alcun problema a stare insieme percè comunque non hanno niente da sfasciare, l'emulsione non esiste; un altro è quello di proteggere dall'ossidazione alcuni attivi che è meglio non vengano troppo in contatto con l'ossigeno, e che in un bifasico possono durare ben più a lungo, protetti dallo strato di olio superiore.
Il bifasico, come del resto gli altri tipi di siero, non è pensato per svolgere azioni di emollienza, per le quali sono deputate le creme, quindi il fatto che non sia particolarmente emolliente non è un problema, può tranquillamente essere seguito dall'applicazione di una crema viso adatta.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- novellino
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- Iscritto il: 20/04/2011, 12:04
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Re: formulare un siero
Forse non è il luogo giusto per porre la domanda, ma qualcuno potrebbe spiegarmi questo passaggio? Significa semplicemente che non tutta la quantità di attivi che mettiamo in formula sono effettivamente assorbiti dalla pelle e quindi esplicano la loro funzione?Lola ha scritto:Anche molto alta, in teoria fino al 90% (non di vera sostanza attiva ma di attivo che utilizziamo)
Grazie =)
"There's no chance, no destiny, no fate, that can hinder the firm resolve of a determined soul" Ella Wheeler Wilcox
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- Spignattatrice
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Re: formulare un siero
Nel senso che, se usi ad esempio ialuronato, in 100 grammi di soluzione c'è l'1% di attivo: tu usi la soluzione, non la sola sostanza attiva I nanosomi sono fatti per buona parte di lecitina e acqua, e così via.
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- Spignattatrice
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Re: formulare un siero
sto sprecando un sacco di materie prime perchè sto tentando di fare un siero come si deve....sembra uno spignatto semplice da leggere ma mi sto rendendo conto che non è così...
Anche io ho un po' il dubbio di tagliar, sulla quantità di emulsionante idrofilo da mettere...non ho capito bene la questione dello sbiancamento (io ad esempio uso l'accoppiata isolan gps e abilcare) Boh, il siero è confortevole e piacevole da spalmarsi, ma mi sembra sempre un po' separato.
va frullato per bene quando si uniscono le fasi?
seconda questione....ho provato a inserire delle polverine, ma il risultato è stato molto deludente. Nel senso che se aggiungo titanio biossido uno zic, ok il siero viene. ma per uno zic intendo uno 0,2 grammi.
Ho provato però ad aggiungere ronasphere al 4 per cento che abbiamo scoperto è una percentuale che si può usare, sia disperso negli oli (un disastro) sia nella fase acquosa (un mezzo disastro). rimane un siero tutto puntinato, con microsfere di polveri isolate dal resto. una schifezza.
dite che un siero non è adatto a metterci queste polveri ma bisogna usarle nelle creme o sono io che sbaglio tutto?
Anche io ho un po' il dubbio di tagliar, sulla quantità di emulsionante idrofilo da mettere...non ho capito bene la questione dello sbiancamento (io ad esempio uso l'accoppiata isolan gps e abilcare) Boh, il siero è confortevole e piacevole da spalmarsi, ma mi sembra sempre un po' separato.
va frullato per bene quando si uniscono le fasi?
seconda questione....ho provato a inserire delle polverine, ma il risultato è stato molto deludente. Nel senso che se aggiungo titanio biossido uno zic, ok il siero viene. ma per uno zic intendo uno 0,2 grammi.
Ho provato però ad aggiungere ronasphere al 4 per cento che abbiamo scoperto è una percentuale che si può usare, sia disperso negli oli (un disastro) sia nella fase acquosa (un mezzo disastro). rimane un siero tutto puntinato, con microsfere di polveri isolate dal resto. una schifezza.
dite che un siero non è adatto a metterci queste polveri ma bisogna usarle nelle creme o sono io che sbaglio tutto?
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- Grande Capa
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Re: formulare un siero
Yin è un po' un problema delle cose che facciamo in casa, per quanto belle appena fatte può succedere che abbiano bisogno di una mescolatina ogni tanto.
Per quanto riguarda le polveri, nel mio fondotinta mi ero resa conto che l'abil care era incompatibile, e che ci voleva dle tensioattivo (PGe 10 laurato o capryl caprilyl glucoside) per tranquillizzare la massa che diventa spugnosa altrimenti. se ne hai ancora, prova ad aggiungere tensioattivo e mescolare, dovrebbe andare a posto perfettamente.
Per quanto riguarda le polveri, nel mio fondotinta mi ero resa conto che l'abil care era incompatibile, e che ci voleva dle tensioattivo (PGe 10 laurato o capryl caprilyl glucoside) per tranquillizzare la massa che diventa spugnosa altrimenti. se ne hai ancora, prova ad aggiungere tensioattivo e mescolare, dovrebbe andare a posto perfettamente.
...perchè io VI VEDO
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- Spignattatrice
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Re: formulare un siero
ok, quindi basta sbattere il siero prima di usarlo, che poi a pensarci bene, anche sulla confezione di sieri comprati c'è scritto "agitare prima dell'uso"
questioni polveri.... non ci avevo pensato. certo che ne ho ancora....questa sera provo.
Mi hai però stroncato su una ricetta che era in nota da fare
Volevo riprodurre il tuo fondotinta con qualche modifica ed avevo pensato di accoppiare il distereato con l'abilcare per un tocco un po' siliconico, e il caprylil glucoside. Ma se mi dici così, vista l'enorme quantità di polveri che ci sta dentro, non credo sia una buona idea.
Anche perchè altrimenti, credo ci avresti già pensato
uffa.
questioni polveri.... non ci avevo pensato. certo che ne ho ancora....questa sera provo.
Mi hai però stroncato su una ricetta che era in nota da fare
Volevo riprodurre il tuo fondotinta con qualche modifica ed avevo pensato di accoppiare il distereato con l'abilcare per un tocco un po' siliconico, e il caprylil glucoside. Ma se mi dici così, vista l'enorme quantità di polveri che ci sta dentro, non credo sia una buona idea.
Anche perchè altrimenti, credo ci avresti già pensato
uffa.
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- Grande Capa
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Re: formulare un siero
Non lo è, non si emulsiona (già provato e buttato via tutto)
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- Spignattatrice
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Re: formulare un siero
grazie, mi ha risparmiato 200 grammi tra polveri, oli ed emulsionanti. sabato lo avrei fatto.
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- Spignattatrice
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- Iscritto il: 08/09/2012, 16:59
Re: formulare un siero
aggiunto pge laurato ed è uno spettacolo. tutto uniforme, colore opaco, bello emusionato....Lola ha scritto: Per quanto riguarda le polveri, nel mio fondotinta mi ero resa conto che l'abil care era incompatibile, e che ci voleva dle tensioattivo (PGe 10 laurato o capryl caprilyl glucoside) per tranquillizzare la massa che diventa spugnosa altrimenti. se ne hai ancora, prova ad aggiungere tensioattivo e mescolare, dovrebbe andare a posto perfettamente.
lo devo ancora provare. spero di non aver esagerato con la quantità...mi è scappato un 1,1 di laurato...magari ne bastava anche meno.
è un po' liquido, ma purtroppo la xantana non mi piace sopra allo 0,20 e ho messo come sostegno un gel di ialuronato all'1%
recuperato...grazie pensavo di dover buttare l'ennesimo mix di attivi anche costosi
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- Spignattatrice
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- Località: ...nell'insediamento celtico di Monterenzio
Re: formulare un siero
Mi sto facendo un'altra idea io......ma magari é sbagliata.....
questo guardando l'inci dei sieri in vendita. C'é poca roba dentro, e roba facile da gestire. Poi un bel pó di siliconi e glicole.
Per il mio ho preso spunto da quello di Sisley, che secondo loro é rigenerante/rivitalizzante,eccetera ....e infatti l'ho rimpinzato di estratti. Poca altra roba comunque.
Ma magari é un'idea mia.....
questo guardando l'inci dei sieri in vendita. C'é poca roba dentro, e roba facile da gestire. Poi un bel pó di siliconi e glicole.
Per il mio ho preso spunto da quello di Sisley, che secondo loro é rigenerante/rivitalizzante,eccetera ....e infatti l'ho rimpinzato di estratti. Poca altra roba comunque.
Ma magari é un'idea mia.....
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- Spignattatrice
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- Iscritto il: 16/03/2012, 13:19
Re: formulare un siero
Io la vedo così, poi magari mi sbaglio...inutile mettere l'orto botanico o i sette nani dentro a un siero...meglio attivi selezionati in base al target che si vuole soddisfare, pochi e mirati, che magari già sappiamo fanno una bella sinergia.
Tra i fiori, il ciliegio. Tra gli uomini, il guerriero.
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- Spignattatrice Esperta
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- Iscritto il: 18/05/2010, 15:43
- Località: Napoli
Re: formulare un siero
@yin
Circa la difficoltà di stabilizzare emulsioni a bassa viscosità con elettroliti alti ho trovato un lavoro in cui usano la lysolecitina.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1 ... x/abstract
Circa la difficoltà di stabilizzare emulsioni a bassa viscosità con elettroliti alti ho trovato un lavoro in cui usano la lysolecitina.
http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1 ... x/abstract
Odio gli indifferenti.
A.Gramsci
A.Gramsci
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- Spignattatrice Esperta
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- Iscritto il: 04/11/2008, 23:42
- Località: Pisa
Re: formulare un siero
Grazie Ludovica!
Silvia hai fatto bene a provare e a postare, anche se mancano gli attivi rognosi così hai potuto impratichirti con gli emulsionanti. Può essere comodo anche mantenere l'emulsione prova in un certo lasso di tempo, per questo ho usato un 2,5% di soluzione di potassio sorbato ed il sodio benzoato, che inoltre sono dei sali e possono simulare la presenza dei sali nella formula definitiva.
La questione sbancamento per me è ancora aperta, vorrei ottenere una maggiore opalescenza. Non so se lo sbiancamento è dato maggiormente dagli emulsionanti a freddo.
Di certo ho notato che la presenza di tensioattivi con hlb alto mi ha dato emulsioni dalla consistenza di latti.
Per quanto riguarda la presenza di molti attivi son d'accordo con MissMartina, magari non troppi, scelti bene e in concentrazioni solitamente problematiche per una crema.
Silvia hai fatto bene a provare e a postare, anche se mancano gli attivi rognosi così hai potuto impratichirti con gli emulsionanti. Può essere comodo anche mantenere l'emulsione prova in un certo lasso di tempo, per questo ho usato un 2,5% di soluzione di potassio sorbato ed il sodio benzoato, che inoltre sono dei sali e possono simulare la presenza dei sali nella formula definitiva.
La questione sbancamento per me è ancora aperta, vorrei ottenere una maggiore opalescenza. Non so se lo sbiancamento è dato maggiormente dagli emulsionanti a freddo.
Di certo ho notato che la presenza di tensioattivi con hlb alto mi ha dato emulsioni dalla consistenza di latti.
Per quanto riguarda la presenza di molti attivi son d'accordo con MissMartina, magari non troppi, scelti bene e in concentrazioni solitamente problematiche per una crema.
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La Felicità è uno stato mentale
avatar: Illustrazione di Elena Cannella, ispirata all'acquarellista svedese Stina Persson
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avatar: Illustrazione di Elena Cannella, ispirata all'acquarellista svedese Stina Persson
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- Spignattatrice
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Re: formulare un siero
nel fare prove di sieri ho ottenuto un effetto perlato secondo me molto bello e pure funzionale. Non essendo ancora dotata dell'ingrediente più richiesto ovvero Mg Al Si, ho provato a fare delle variazioni al siero del concorso per cercare di ottenere un'emulsione stabile. Prima di aggiungere i nanosomi, l'ho provato e mi sembrava un po' appiccicoso (preciso che sono ipersensibile all'appiccicosità ) allora per cercare di tamponare questo effetto ho disperso 3 grammi di velvet sphere in 2 grammi di liposomi di escina.
La dispersione è molto facile, il velvet sphere (microsfere di silice) si disperde davvero bene.
Poi le ho aggiunte al mix ottendendo un effetto perlato, oltre a tamponare quel senso di appiccicoso. A dire il vero, era meglio calarlo il velvet....asciuga troppo, e l'effetto perlato lo si ottiene comunque con meno.
Insomma, a me piacciono molto queste microsfere
Metto qui un paio di foto per farmi capire:
velvet disperso nei liposomi
effetto sulla mia mano della dispersione
avevo già usato il velvet in una crema (l'ho portata all'incontro di torino) e ho avuto riscontri positivi sul fatto che mantiene la pelle mat. qualcuno ha notato l'effetto un po' luminoso...io a dire il vero nelle crema non lo noto
qui la foto della crema con l'aggiunta del velvet
si nota l'effetto dorato
emulsione fatta
La dispersione è molto facile, il velvet sphere (microsfere di silice) si disperde davvero bene.
Poi le ho aggiunte al mix ottendendo un effetto perlato, oltre a tamponare quel senso di appiccicoso. A dire il vero, era meglio calarlo il velvet....asciuga troppo, e l'effetto perlato lo si ottiene comunque con meno.
Insomma, a me piacciono molto queste microsfere
Metto qui un paio di foto per farmi capire:
velvet disperso nei liposomi
effetto sulla mia mano della dispersione
avevo già usato il velvet in una crema (l'ho portata all'incontro di torino) e ho avuto riscontri positivi sul fatto che mantiene la pelle mat. qualcuno ha notato l'effetto un po' luminoso...io a dire il vero nelle crema non lo noto
qui la foto della crema con l'aggiunta del velvet
si nota l'effetto dorato
emulsione fatta
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Re: formulare un siero
Io ho avuto la fortuna di ricevere questa creme con velvet sphere all'incontro di Torino e confermo sia l'effetto mat che quel leggero brillìo (diciamo una leggera lucentezza che non vedo nelle altre crema senza questa polvere) di cui parlava Yin...queste microsfere sono davvero fichissime
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- Spignattatrice Esperta
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Re: formulare un siero
A che dosi nella crema? Si nota un effetto soft-focus e secondo te rende la crema più scorrevole?
Odio gli indifferenti.
A.Gramsci
A.Gramsci
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Re: formulare un siero
Ludovica, di preciso non so a che percentuale le ha aggiunte Yin, però io lo noto questo effetto soft-focus e la crema è molto più piacevola da spalmare
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- Spignattatrice
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Re: formulare un siero
nella crema le ho usate al 4%, ma si potrebbe credo aumentare la dose. E' talmente una polvere evanescente che si disperde bene e non credo proprio dia problemi di stabilità.
Sull'effetto che dire.... io faccio sempre fatica a vederlo sto effetto soft focus, sarà che sono miope però ho avuto riscontri positivi (spero non solo per amicizia e gratitudine ) A livello di scorrevolezza e spalmabilità mi sembra molto buona però.
edit: scusa le ho usate al 5% (ho appena controllato)
Sull'effetto che dire.... io faccio sempre fatica a vederlo sto effetto soft focus, sarà che sono miope però ho avuto riscontri positivi (spero non solo per amicizia e gratitudine ) A livello di scorrevolezza e spalmabilità mi sembra molto buona però.
edit: scusa le ho usate al 5% (ho appena controllato)
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- Spignattatrice Esperta
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Re: formulare un siero
Grazie Le voglio provare anche io in un'emulsione.
Odio gli indifferenti.
A.Gramsci
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Re: formulare un siero
Vengo a chiedere informazioni perché nell'ultimo anno ho spignattato sempre meno e di sieri ne so molto poco, così sono giorni che studio le formule del concorso e questo topic.
Ho fatto per ora solo due prove negli ultimi due giorni, a casa dispongo del poliglicerile 10 laurato, il capryl/caprylyl glucoside e l'Isolan GPS.
Le mie prove contenevano:
4% di Ethylhexyl stearate
0,5% Isolan GPS
2% poliglicerile 10 laurato
4% di Ethylhexyl stearate
0,5% Isolan GPS
2% capryl/caprylyl glucoside
4% di Ethylhexyl stearate
0,5% Isolan GPS
3% poliglicerile 10 laurato
In tutti e 3 i casi, già solo la fase oleaosa non stava assieme (tempo 10 minuti e si separava il tutto), l'ultima prova l'ho trasformata in un siero correndo il rischio e infatti non sta assieme (eh vabbè, lo agito prima dell'uso).
Guardando le varie formule del forum, mi viene il dubbio che l'Isolan GPS non sia il più adatto, non lo usa quasi nessuno
Purtroppo sia Ewocream che Isolan Go 33 mi si sono ossidati.
Mi domandavo se qualcun'altro ha avuto la mia stessa impressione o se c'è qualche altra variabile che non ho considerato
Aumentare ulteriormente l'emulsionante idrofilo mi sembra eccessivo.
Ho fatto per ora solo due prove negli ultimi due giorni, a casa dispongo del poliglicerile 10 laurato, il capryl/caprylyl glucoside e l'Isolan GPS.
Le mie prove contenevano:
4% di Ethylhexyl stearate
0,5% Isolan GPS
2% poliglicerile 10 laurato
4% di Ethylhexyl stearate
0,5% Isolan GPS
2% capryl/caprylyl glucoside
4% di Ethylhexyl stearate
0,5% Isolan GPS
3% poliglicerile 10 laurato
In tutti e 3 i casi, già solo la fase oleaosa non stava assieme (tempo 10 minuti e si separava il tutto), l'ultima prova l'ho trasformata in un siero correndo il rischio e infatti non sta assieme (eh vabbè, lo agito prima dell'uso).
Guardando le varie formule del forum, mi viene il dubbio che l'Isolan GPS non sia il più adatto, non lo usa quasi nessuno
Purtroppo sia Ewocream che Isolan Go 33 mi si sono ossidati.
Mi domandavo se qualcun'altro ha avuto la mia stessa impressione o se c'è qualche altra variabile che non ho considerato
Aumentare ulteriormente l'emulsionante idrofilo mi sembra eccessivo.