Cera d' api

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Lorisson
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Messaggio da Lorisson »

galatea ha scritto:Non credo che sia bruciata, la mia cera grezza è dello stesso colore ed è sempre stata di quel colore tutte le volte che l'ho presa dagli apicultori.. E' solo grezza :-)
Grezza no, la nostra amica ha detto che l'ha filtrata ed è rimasta scura... O è stata bruciata oppure è così per una sua caratteristica, e non è detto che le impurità che contiene non ne facciano una cera migliore da un punto di vista cosmetico (polline, propoli e quant'altro). 8)

Galatea, se dai un'occhiata su Google Immagini ti renderai conto che quel colore non è per niente così comune... Che tipo di cera vendono i tuoi fornitori? Trattano dei mieli particolari?
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Fruttadistagione
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Messaggio da Fruttadistagione »

se dai un'occhiata su Google Immagini ti renderai conto che quel colore non è per niente così comune...
Caspita :oo: :oo: le cere su Google sono chiarissime......se ritrovo il banchetto dell'apicoltore vado alla carica chiedendo spiegazioni... ma solo per capire bene... comunque provo a cercare altre cere per vedere la differenza :) quella era il mio primo acquisto :roll:
Angel's
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Messaggio da Angel's »

In una crema la cera d'api a cosa serve?
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Lola
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Messaggio da Lola »

Ad addensare.

Comunque mettere cera d'api in una crema per addensarla lo trovo inelegante e rozzo e mai l'ho consigliato, aggiungerla dopo ad esmulsione avvenuta è impossibile; le emulsioni scaldate ancora si separano e la cera d'api si scioglie a 65°.

La trovo roba da spignattatore che si accontenta di qualsiasi pastone sia spalmabile. Io non ci metto proprio la mano sul fuoco, ma sono sufficientemente sicura di non aver mai consigliato di mettere cera d'api in una crema per addensarla. Quel depositaccio brutto ed inscioglibile ed impossibile da pulire che fa la cera sui nostri strumenti di lavoro quando la tagliamo e sciogliamo lo fa pure sulla pelle, opacizza, si fissa, non si lava via facilmente, non serve a niente cosmeticamente parlando, vade retro.
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Messaggio da Bavosina »

Ho trovato Sodium Beeswax (cera d'api saponificata) in un bagnoschiuma, ma a cosa serve? Non sono riuscita a trovare informazioni da nessuna parte. E' la parte che fa da detergente?
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Lola
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Messaggio da Lola »

un po' difficile, la cera d'api è per buona parte insaponificabile.
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Messaggio da Bavosina »

Allora presumo che serva ad addensare, considerando che per la maggior parte è composto da oli. Grazie :)
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rebby
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Re: Cera d' api

Messaggio da rebby »

In una crema peró, potrebbe essere comedogena o sbaglio?
Piggy
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Re: Cera d' api

Messaggio da Piggy »

Chiedo consiglio:

come ho scritto nel topic sulla pulitura, qualche giorno fa ho comprato (per la modica cifra di 15€, me rimbambita :duro: ) mezzo chilo di cera in un'erboristeria gestita da apicoltori.
Si presenta come un blocco molto duro, scuro e quasi inodore.
Oggi però cercando di ripulirne un pezzetto ho scoperto che non ha assolutamente il solito profumo di miele, ma piuttosto un odore fortissimo di propoli, al punto che l'acqua residua sembrava un decotto.
Usarla per gli spignattamenti non mi sembra opportuno, la propoli è una meraviglia da un punto di vista terapeutico ma l'odore è davvero terribile... cosa dite, può avere un qualche utilizzo o cerco di cambiarla?
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elaisa
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Re: Cera d' api

Messaggio da elaisa »

ciao! ho letto che la cera d'apièe eterna ma il mio panetto di cera ha fatto una specie di patina, vuol dire che è andata a male oppure si può utilizzare comunque?? grazie mille a tutte!

Elisa
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iosonoungatto
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Re: Cera d' api

Messaggio da iosonoungatto »

ciao,qualcuno può dirmi se la cera d'api in gocce può essere usata ugualmente e senza problemi per fare il burro cacao per le labbra o è sempre meglio quella solida??grazie!!!
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Lola
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Re: Cera d' api

Messaggio da Lola »

E' uguale, perfettamente uguale Goccia è la forma ma non significa che è liquida, la cera non potrebbe mai esserlo.
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iosonoungatto
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Re: Cera d' api

Messaggio da iosonoungatto »

grazie mille per la dritta Lola!!!!! :)
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Re:

Messaggio da xxRasmusGirlxx »

Lola ha scritto:Quel depositaccio brutto ed inscioglibile ed impossibile da pulire che fa la cera sui nostri strumenti di lavoro quando la tagliamo e sciogliamo lo fa pure sulla pelle, opacizza, si fissa, non si lava via facilmente, non serve a niente cosmeticamente parlando, vade retro.
ma quindi non potrebbe avere nessun senso neanche in una crema mani, dove un po' di effetto barriera viene ricercato?
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Lola
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Re: Cera d' api

Messaggio da Lola »

In quel caso potrebbe averlo. Non fa così tanto effetto barriera, però, non ti salva le mani.
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xxRasmusGirlxx
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Re: Cera d' api

Messaggio da xxRasmusGirlxx »

ok grazie :)
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Re: Cera d' api

Messaggio da Piera 43 »

Ho trovato questo sistema per sbiancare un po' la cera d'api sul sito (la regina del sapone) chiedo agli esperti che ne pensano .

sbiancatura della cera d'api... per creme più bianche!
Senza dubbio una crema di colore chiaro è visivamente più apprezzabile di una beige-marrone, per questo in commercio si trova della cera d'api sbiancata da usare in alternativa a quella normale.
Non mi sono documentata sui trattamenti di sbiancatura a cui la cera d'api viene sottoposta in laboratorio, ma non mi sorprenderei se si trattasse di trattamenti chimici.
Il trattamento che propongo in questo articolo non renderà la cera bianchissima, ma avrà il vantaggio di non essere dannosa per la pelle.

Occorrente:
cera d'api
acqua ossigenata 130 volumi (si compra in ferramenta)
acqua
una busta in tetrapack (del latte, dei succhi di frutta)
1 stampo in silicone per colare la cera
(per averla già pronta da usare nelle creme, come spiegato qui)

Procedimento:
Mettere in un pentolino il panetto di cera da trattare.
Indossare i guanti (sempre quando si maneggia un'acqua ossigenata così potente).
In un bicchiere versare 1 parte di acqua ossigenata e 2 parti di acqua di rubinetto.
Prepararne una quantità che sia sufficiente a coprire abbondantemente la cera nel pentolino.
Versare l'acqua sulla cera e portare sul fuoco. L'acqua ossigenata è infiammabile, quindi sarà necessario prestare la massima attenzione quando si useranno i fornelli, tenere la fiamma al minimo e non allontanarsi per nessuna ragione lasciando il pentolino incustodito sul fuoco.
Accendere il fornello e tenere la fiamma al minimo, l'acqua ossigenata inizierà subito a liberare ossigeno friggendo, ogni tanto togliere il pentolino dal fuoco per poi riposizionarlo dopo un po'. Quando la cera si sarà sciolta spegnere il fornello e riporre il pentolino coperto in luogo sicuro.
Con il passare del tempo, quando il tutto si sarà raffreddato la cera si solidificherà formando uno spesso strato sulla superficie dell'acqua. Lasciarla così per qualche tempo.
Dopo qualche ora portare di nuovo il pentolino sul fuoco e scaldare fino a quando la cera non sarà di nuovo sciolta, poi senza far alzare troppo la temperatura e senza farla bruciare spegnere il fornello, coprire di nuovo il pentolino e lasciare così fino al giorno dopo.
L'acqua ossigenata piano piano schiarirà la cera, ma agirà solo sulla superficie della cera con cui verrà a contatto, per questo ogni tanto sarà necessario rifonderla, al fine di rimescolarla perché tutta prima o si trovi a contatto con l'acqua ossigenata.
Nei 2 giorni seguenti fondere la cera un paio di volte al giorno come già fatto il giorno prima.
Dopo 3 giorni la cera sarà visibilmente più chiara, 3 giorni dovrebbero essere più che sufficienti per il massimo della schiaritura ottenibile. La cera non diventerà bianca, ma prenderà un colore giallo molto chiaro.
Quando avrà raggiunto il colore definitivo aspettare che sia di nuovo fredda e che si sia di nuovo raccolta in blocco sulla superficie dell'acqua. Con un coltello rompere la superficie in più punti e vuotare l'acqua nel lavandino o nel W.C..
Aggiungere alla cera acqua di rubinetto pulita in abbondanza e portare sul fuoco.
Ci sarà ancora dell'ossigeno pertanto riprenderà a friggere ancora.
Quando la cera si sarà fusa tenerla ancora un po' sul fuoco per farla liberare dell'ossigeno rimasto. Ogni tanto rimuovere il pentolino dal fuoco per evitare surriscaldamenti, la cera non deve bollire, la temperatura non dovrà essere elevata altrimenti la cera brucerà tornando scura.
Dopo pochissimi minuti (anche e ci sarà ancora poco ossigeno) spegnere il fornello.
In precedenza avrete già tagliato con un coltello o con le forbici, una busta in tetra pack asportando completamente la calotta superiore.
Versare la soluzione di cera e acqua nel tetra pack e riporre in luogo tranquillo, senza muoverlo, fino a raffreddamento completo.
Quando la cera sarà di nuovo un blocco solido, tagliare il tetra pack (nel lavandino) e vuotare l'acqua.
Asciugare il blocco con un panno morbido e metterlo in un pentolino asciutto.
Fondere la cera delicatamente sul fornello, attenzione a non bruciarla!!! man mano che si fonde versarla nello stampo in silicone preparato in precedenza.
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Re: Cera d' api

Messaggio da Lory84 »

Piera 43 ha scritto:Ho trovato questo sistema per sbiancare un po' la cera d'api sul sito (la regina del sapone) chiedo agli esperti che ne pensano .
Non mi sono documentata sui trattamenti di sbiancatura a cui la cera d'api viene sottoposta in laboratorio, ma non mi sorprenderei se si trattasse di trattamenti chimici.
Il trattamento che propongo in questo articolo non renderà la cera bianchissima, ma avrà il vantaggio di non essere dannosa per la pelle.
Scusa ma dici di non fidarti dei metodi chimici, ma sbiancare con acqua ossigenata che cos'è? A parte che mi risulta che per sbiancare la cera usino i raggi uv o il carbone attivo, ma l'utilizzo di acqua ossigenata così concentrata è molto pericoloso se non si usano le opportune cautele e non credo sia opportuno farlo a casa.
Inoltremda qualche parte ho letto che se si sbianca con solventi (non so se vale anche con acqua ossigenata) la cera non va usata per cosmetici perché rimangono residui nocivi, quindi andrei più sul sicuro a comprarla bianca :)
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xxRasmusGirlxx
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Re: Cera d' api

Messaggio da xxRasmusGirlxx »

Beh, l'acqua ossigenata sicuramente non è un solvente a caso...
non penso che lasci residui nocivi, di fatto la usiamo per disinfettarci, le tracce che potrebbero rimanere nella cera sarebbero sicuramente inferiori all'acqua ossigenata che usiamo per disinfettare le ferite...

per il resto del metodo sono assolutamente sicura che non mi metterò mai a farlo, a prescindere dalla sua validità, preferirei qualche residuo nocivo nei pochi prodotti in cui metto la cera (o una cera scura) al rischio di perdere una retina grazie a questo lungo procedimento (si, sono imbranata, è quasi certo che in un procedimento così lungo e impegnativo finirei per farmi male) :bam:
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Re: Cera d' api

Messaggio da Lory84 »

Ovviamente non parlavo di residui di acqua ossigenata nella cera, ma essendo un potente ossidante può modificare alcuni composti della cera in sostanze nocive

Edit: ho trovato questo, cito
I tipi di cera sbiancata più usualmente impiegati sono quelli sbiancati al sole e quelli derivati dal contatto con terre sbiancanti e carbone attivato. Lo sbiancamento chimico con agenti ossidanti o attraverso precedente saponificazione e seguente frattura delle cerosaponine risultanti, non è indicato per la cera destinata ad essere utilizzata in prodotti cosmetici ed in preparazioni farmaceutiche, poiché comporta modificazioni della struttura ed inoltre la cera così trattata potrebbe contenere residui acidi o alcalini che non vengono completamente allontanati durante il processo di sbiancamento.  

http://www.ottolinamiele.it/Tesi/CAP%206.htm

Non so quanto possa essere affidabile la fonte, ma quello che dice dal punto di vista chimico è plausibile
Ultima modifica di Lory84 il 24/08/2013, 17:28, modificato 1 volta in totale.