sostanza attiva lavante nei tensioattivi
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SAL è tipica terminologia da libro di cosmetologia italiano, ma credo che si possa tranquillamente tradurre con active matter.
Ora parliamo della SAL dei perlanti e dei surgrassanti:
Che perlante e surgrassanti abbiano una SAL elevata non ci piove, serve ad emulsionare rispettivamente il perlante e l'olio che surgrassa (ad esempio il lamesoft ha dentro il glyceryl oleate).
Ovviamente dopo aver emulsionato perlante o olio il prodotto risultante è ben meno lavante, schiumogeno, sgrassante che se non ci fossero questi grassi. Ma non è del tutto, come dire, tamponato, ovvero il tensiaottivo non è utilizzato completamente per emulsionare, ce n'è di più di quello che serve, e lo capisco facilmente dal fatto che questi prodotti fanno schiuma.
Quindi, facendo schiuma, dovremmo poter dire che hanno una SAL, che certo non si può considerare alta quanto ci indica la scheda tecnica con la dicitura "active matter", e questo perchè una buona parte del tensioattivo viene inattivato dall'olio che sta emulsionando.
Facciamo un esempio, con il Lamesoft PO65 (coco glucoside e glyceryl oleate) avrebbe una SAL di 50-55, ma se lo usassimo da solo per lavarci non ci sgrasserebbe tanto quanto un detergente con coco glucoside e SAL di 50-55, ma senza nessun grasso aggiunto. Il lamesoft FA schiuma, quindi la sua SAL residua non è zero. Ma quanto sarà?
Ne ho discusso un po' con Lucialavinia, che di tensioattivi se ne intende, e mi ha fatto notare che di norma questi surgrassanti e i perlanti si usano a percentuale piccola, e non influiscono che pochissimo sulla SAL. Io ho ribattuto che sì questo succede nei prodotti commerciali, ma noi amiamo abbondare, specie col perlante ma anche coi surgrassanti, e non possiamo ignorare qualcosa che è stato aggiunto al 5-6%. senza contare che un identico detergente che contiene perlante è più delicato, meno sgrassante di uno che non lo contiene, quindi la presenza di surgrassante/perlante sembra di fatto non aumentare la SAL intesa come aggressività, ma diminuirla.
Tenendo conto di tutti questi fattori siamo giunte alla conclusione che ai fini del calcolo della SAL le due cose (schiumogenesi e surgrassamento) probabilmente si annullano a vicenda e che possiamo calcolare la nostra SAl non badando ai tensioattivi contenuti in surgrassanti e perlanti.
Fa eccezione proprio il Lamesoft, per il quale il produttore ci indica una SAL del 34% quindi di quella terremo conto.
Luna sì che sei disattenta, quando tu vai a comprare uno "shampoo" o un "detergente intimo" li trovi di varie marche e probabilmente in varie versioni all'interno della stessa marca. Stessa cosa succede per i tensioattivi: molti sono i produttori, e ognuno se lo concentra come vuole. Sempre cocamidopropyl betaina è, ma è più concentrata o meno, più gialla o più trasparente, più o meno odorosa, perchè non sono proprio identici i metodi di produzione, i macchinari, l'olio di partenza. La nomenclatura inci è molto generica, noi che compriamo materie prime possiamo aver preferenza pre un prodotto che per noi ha qualità superiore (ad esempio addensa di più o è più trasparente).
Ora parliamo della SAL dei perlanti e dei surgrassanti:
Che perlante e surgrassanti abbiano una SAL elevata non ci piove, serve ad emulsionare rispettivamente il perlante e l'olio che surgrassa (ad esempio il lamesoft ha dentro il glyceryl oleate).
Ovviamente dopo aver emulsionato perlante o olio il prodotto risultante è ben meno lavante, schiumogeno, sgrassante che se non ci fossero questi grassi. Ma non è del tutto, come dire, tamponato, ovvero il tensiaottivo non è utilizzato completamente per emulsionare, ce n'è di più di quello che serve, e lo capisco facilmente dal fatto che questi prodotti fanno schiuma.
Quindi, facendo schiuma, dovremmo poter dire che hanno una SAL, che certo non si può considerare alta quanto ci indica la scheda tecnica con la dicitura "active matter", e questo perchè una buona parte del tensioattivo viene inattivato dall'olio che sta emulsionando.
Facciamo un esempio, con il Lamesoft PO65 (coco glucoside e glyceryl oleate) avrebbe una SAL di 50-55, ma se lo usassimo da solo per lavarci non ci sgrasserebbe tanto quanto un detergente con coco glucoside e SAL di 50-55, ma senza nessun grasso aggiunto. Il lamesoft FA schiuma, quindi la sua SAL residua non è zero. Ma quanto sarà?
Ne ho discusso un po' con Lucialavinia, che di tensioattivi se ne intende, e mi ha fatto notare che di norma questi surgrassanti e i perlanti si usano a percentuale piccola, e non influiscono che pochissimo sulla SAL. Io ho ribattuto che sì questo succede nei prodotti commerciali, ma noi amiamo abbondare, specie col perlante ma anche coi surgrassanti, e non possiamo ignorare qualcosa che è stato aggiunto al 5-6%. senza contare che un identico detergente che contiene perlante è più delicato, meno sgrassante di uno che non lo contiene, quindi la presenza di surgrassante/perlante sembra di fatto non aumentare la SAL intesa come aggressività, ma diminuirla.
Tenendo conto di tutti questi fattori siamo giunte alla conclusione che ai fini del calcolo della SAL le due cose (schiumogenesi e surgrassamento) probabilmente si annullano a vicenda e che possiamo calcolare la nostra SAl non badando ai tensioattivi contenuti in surgrassanti e perlanti.
Fa eccezione proprio il Lamesoft, per il quale il produttore ci indica una SAL del 34% quindi di quella terremo conto.
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...perchè io VI VEDO
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dipende...
ad esempio in funzione della densità
se utilizzi lo sles, già un 20% di sles + altri tensioattivi dalle buone quantità saline (i vari (di)sodium, o anche la stessa betaina) te lo addensano già abbastanza
ma ciò non è applicabile col sarcosinato (che addensa col ph, e non tanto come lo sles, con quest ultimo mi son venuti detergenti tipo gel per capelli, che ho dovuto smollare con dell'ulteriore sale).
in funzione di cosa cerchi di ottenere dal prodotto finito...
ogni tensioattivo ha (almeno secondo il produttore) una o più funzioni, devi cercare la scheda tecnica, leggerla e vedere i consigli d'uso che ne danno, e spesso trovi anche delel formulazioni per capire come utilizzarlo.
e poi con i tensioattivi è sempre un terno al lotto... le stesse ricette con le stesse materie prime e lo stesso procedimento danno spesso e volentieri risultati differenti (per quanto riguarda la densità)... bisogna provare, studiare le schede delle materie prime e provare)
ad esempio in funzione della densità
se utilizzi lo sles, già un 20% di sles + altri tensioattivi dalle buone quantità saline (i vari (di)sodium, o anche la stessa betaina) te lo addensano già abbastanza
ma ciò non è applicabile col sarcosinato (che addensa col ph, e non tanto come lo sles, con quest ultimo mi son venuti detergenti tipo gel per capelli, che ho dovuto smollare con dell'ulteriore sale).
in funzione di cosa cerchi di ottenere dal prodotto finito...
ogni tensioattivo ha (almeno secondo il produttore) una o più funzioni, devi cercare la scheda tecnica, leggerla e vedere i consigli d'uso che ne danno, e spesso trovi anche delel formulazioni per capire come utilizzarlo.
e poi con i tensioattivi è sempre un terno al lotto... le stesse ricette con le stesse materie prime e lo stesso procedimento danno spesso e volentieri risultati differenti (per quanto riguarda la densità)... bisogna provare, studiare le schede delle materie prime e provare)
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Mi sapete dire la SAL per un prodotto da poter usare per fare la doccia ma anche per igiene intima e viso quando sono in giro, senza che risulti troppo aggressivo?
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- Spignattatore
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Considerando che:
per il viso va bene una SAL dal 5 al 10%
per l'intimo 10-12%
per il corpo fino al 20%
A mio parere un detergente ben bilanciato con una SAL del 12% circa potrebbe andar bene un pò per tutto.
Naturalmente per renderlo più delicato, soprattutto per il viso, sarebbe opportuno addolcirlo con glicerina, proteine idrolizzate, surgrassanti (es. lamesoft) o altro.
per il viso va bene una SAL dal 5 al 10%
per l'intimo 10-12%
per il corpo fino al 20%
A mio parere un detergente ben bilanciato con una SAL del 12% circa potrebbe andar bene un pò per tutto.
Naturalmente per renderlo più delicato, soprattutto per il viso, sarebbe opportuno addolcirlo con glicerina, proteine idrolizzate, surgrassanti (es. lamesoft) o altro.
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
E qui dimostro di non aver capito una cippa: ma quindi l'aggressività di un tensioattivo si basa solo sulla sua SAL? Oppure la sal serve solo per calcolare l'"aggressività totale" di un nostro spignatto (ovviamente escludendo emollienti, olii e altre cose dalla formula).
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
No, l'aggressività di un tensioattivo si basa sui test che si fanno sulla pelle e mucose osservando le possibile reazioni, irritazioni, allergie etc. Peccato però che i risultati di questi test non si trovano facilmente. La SAL è solo un numero che ti dice la percentuale del tensioattivo puro (cioè della sostanza attiva) nella materia prima che hai (la maggior parte dei tensioattivi che si vendono sono miscela di acqua e tensioattivo per facilitarne l'uso).
Nie jest łatwo pojąć nawet to
to że co rano słońce świeci
że świat będzie jakim stworzą go
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(Piotr Rubik, Strażnik raju)
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- utente avanzato
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Mi sono spiegata da cani, scusate! Con aggressività intendevo la capacità di levare lo sporco. Per fare un esempio: sarcocid che ha sal 29-31% ha praticamente la solita capacità lavante dell'amphotensid che ha 29-32%.
Magari però a parità di SAL un tensioattivo più condizionante sui capelli sembrerà meno aggressivo di un altro che non ne vuole sapere di condizionare. A proposito dove posso trovare qualcosa che mi indichi le proprietà condizionanti di un tensioattivo (non voglio andare ot, chiedevo solo un link o una parola chiave da cercare)?
Magari però a parità di SAL un tensioattivo più condizionante sui capelli sembrerà meno aggressivo di un altro che non ne vuole sapere di condizionare. A proposito dove posso trovare qualcosa che mi indichi le proprietà condizionanti di un tensioattivo (non voglio andare ot, chiedevo solo un link o una parola chiave da cercare)?
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- Spignattatrice scientifica
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
La SAL non ti da neanche l'informazione sul potere lavante/sgrassante del tensioattivo. Due tensioattivi diversi a parità di SAL possono avere potere lavante ben diverso se appartengono a due famiglie diverse. A parità di SAL un tensio anionico laverà di più di un tensio non ionico. E persino nella stessa famiglia ci sono grandi differenze.
I tensio condizionanti sono solo quelli cationici, cioè da balsamo. Parzialmente cationici (dipende dal pH) sono gli anfoteri, ma non aspettarti capelli morbidi e districati.
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- novellino
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
sarebbe bello se si potesse integrare la scheda di lucialavinia con la tipologia di tensioattivi (anionico, cationico, non ionico e anfotero) e se sono a uno o due pallini verdi, gialli o rossi. credo che sarebbe davvero utile, soprattutto comodo da consultare per chi è alle prime armi (come me) con shampoo e detergenti vari. si potrebbe fare?
grazie!
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Non deviare dalla natura ed il formarci sulle sue leggi e sui suoi esempi, è sapienza.
(Seneca)
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Tutti quelli che terminano in -ate sono anionici, le betaine anfotere e i glucosidi non ionici.
I cationici sono condizionanti (quindi non si usano come detergenti) e in quella tabella non ci sono.
Per i cationici, se non familiarizzi con la terminologia chimica non c'è un modo di capire che lo siano dal nome perchè, ad esempio, uno degli esterquat è distearoylethyl hydroxyethylmonium methosulfate che, finendo in -ate, potrebbe sembrare un anionico, invece non lo è.
Comunque spesso nel loro nome c'è la parola "monium" che indica la presenza del gruppo amminico, responsabile del fatto che sono cationici.
I cationici sono condizionanti (quindi non si usano come detergenti) e in quella tabella non ci sono.
Per i cationici, se non familiarizzi con la terminologia chimica non c'è un modo di capire che lo siano dal nome perchè, ad esempio, uno degli esterquat è distearoylethyl hydroxyethylmonium methosulfate che, finendo in -ate, potrebbe sembrare un anionico, invece non lo è.
Comunque spesso nel loro nome c'è la parola "monium" che indica la presenza del gruppo amminico, responsabile del fatto che sono cationici.
“Siate felici e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità” (R. Benigni)
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Giusto un commento sui tensio di az che spero sia utile per tutte quelle che, come me, hanno a disposizione solo quelli fino alla riapertura di vernile.
In effetti pare che tutti i loro tensio/co-tensio/betaine di az siano delicati; ma non è facile usarli:
1) perché az non dà schede tecniche con le percentuali se non approssimative della quantità di ogni componente -ad es. "base douceur" (Sodium cocoamphoacetate, Glycerin, Lauryl glucoside, Sodium Cocoyl glutamate, Sodium lauryl glucose carboxylate);
2) difficile calcolare la sal dalla tabella nella prima pagina visto che provenendo da aziende diverse non posso usare lo stesso valore specifico anche se si tratta della stessa sostanza.
3) anche se si cerca di imitare le altre ricette, tutti usano altri tensio aggiunti a questi (es.sarcosinato); non è per niente lineare sapere cosa sostituire; ho letto i topic sulle sostituzioni, ed anche tutti quelli citati qui, ma al momento della "creazione" i risultati lasciano sempre a desiderare...almeno per me.
Le spiegazioni (sempre su az) sono approssimative e poco/per niente tecniche. Inoltre, anche se si dà un intervallo di percentuale consigliato per l'uso, questo è molto largo e si fa fatica per questo a capire quanto metterne. Uno ad esempio, il lauryl glucoside è consigliato usarlo ad una percentuale che va dal 2 al 35%. Significa che per capire quali risultati avere a seconda della concentrazione serve abbastanza tempo.
Il fatto che tutti usiate questi tensio con altre cose mi da già qualche risposta.
Del tipo che az vende il detergente quasi pronto - si usa mezza boccetta di un tensio ogni volta che si vuol fare un detergente, con piccole altre aggiunte.
Se si vuol variegare un po' ed uscire dai ranghi di "dummies", non son sufficienti da soli.
Ricordo sempre l'importanza dello sperimentare da soli consigliato da lola, e cerco di mettere in pratica. Però ad essere sincera, ogni volta che ho tentato di riprodurre uno shampoo/gel doccia il risultato è stato deludente. L'unica volta che ho avuto un risultato buono è stato aggiungendo "ad occhio": lauryl glucoside, coco glucos. e glyceril oleate, base douceur (Sodium cocoamphoacetate, Glycerin, Lauryl glucoside, Sodium Cocoyl glutamate, Sodium lauryl glucose carboxylate) e betaina ad un resto in bottiglia del lauryl glucoside che avevo travasato, a cui avevo aggiunto un pochino d'acqua per non perderlo. Aggiustato di ph, profumato colorato e conservato. Però così io non so niente di questa creatura uscita così bene, e quasi trasparente. Nessuna idea né della sua aggressività, né della sua efficacia. Lava? non lava? Mi sento quasi un idiota!!!
Ecco, spero di esser stata chiara -e soprattutto non inutile! (scusate se sono stata lunga! )
In effetti pare che tutti i loro tensio/co-tensio/betaine di az siano delicati; ma non è facile usarli:
1) perché az non dà schede tecniche con le percentuali se non approssimative della quantità di ogni componente -ad es. "base douceur" (Sodium cocoamphoacetate, Glycerin, Lauryl glucoside, Sodium Cocoyl glutamate, Sodium lauryl glucose carboxylate);
2) difficile calcolare la sal dalla tabella nella prima pagina visto che provenendo da aziende diverse non posso usare lo stesso valore specifico anche se si tratta della stessa sostanza.
3) anche se si cerca di imitare le altre ricette, tutti usano altri tensio aggiunti a questi (es.sarcosinato); non è per niente lineare sapere cosa sostituire; ho letto i topic sulle sostituzioni, ed anche tutti quelli citati qui, ma al momento della "creazione" i risultati lasciano sempre a desiderare...almeno per me.
Le spiegazioni (sempre su az) sono approssimative e poco/per niente tecniche. Inoltre, anche se si dà un intervallo di percentuale consigliato per l'uso, questo è molto largo e si fa fatica per questo a capire quanto metterne. Uno ad esempio, il lauryl glucoside è consigliato usarlo ad una percentuale che va dal 2 al 35%. Significa che per capire quali risultati avere a seconda della concentrazione serve abbastanza tempo.
Il fatto che tutti usiate questi tensio con altre cose mi da già qualche risposta.
Del tipo che az vende il detergente quasi pronto - si usa mezza boccetta di un tensio ogni volta che si vuol fare un detergente, con piccole altre aggiunte.
Se si vuol variegare un po' ed uscire dai ranghi di "dummies", non son sufficienti da soli.
Ricordo sempre l'importanza dello sperimentare da soli consigliato da lola, e cerco di mettere in pratica. Però ad essere sincera, ogni volta che ho tentato di riprodurre uno shampoo/gel doccia il risultato è stato deludente. L'unica volta che ho avuto un risultato buono è stato aggiungendo "ad occhio": lauryl glucoside, coco glucos. e glyceril oleate, base douceur (Sodium cocoamphoacetate, Glycerin, Lauryl glucoside, Sodium Cocoyl glutamate, Sodium lauryl glucose carboxylate) e betaina ad un resto in bottiglia del lauryl glucoside che avevo travasato, a cui avevo aggiunto un pochino d'acqua per non perderlo. Aggiustato di ph, profumato colorato e conservato. Però così io non so niente di questa creatura uscita così bene, e quasi trasparente. Nessuna idea né della sua aggressività, né della sua efficacia. Lava? non lava? Mi sento quasi un idiota!!!
Ecco, spero di esser stata chiara -e soprattutto non inutile! (scusate se sono stata lunga! )
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- Grande Capa
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Base douceur è il plantapon sf di cui c'è scritta la sal in tabella in prima pagina.
Nessuno ti può dare percentuali d'uso per il semplice fatto che nessuno impedisce di usare la percentuale che pare e piace per ottenere un certo effetto, tenendo conto delle caratteristiche del tensioattivo. Se i detergenti che hai formulato non ti sono piaciuti evidentemente le formule non erano buone, e si aggiustano o si cambiano... Il plantapon ha i suoi limiti, non è che puoi ottenere prodottoni performanti. Forse ti conviene non restare abbarbicata ad aroma zone per le tue materie prime, non è che abbia uan grande varietà.
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
domanda ignobile... forse! ma secondo voi, che Sal hanno gli shampoo che compriamo? fino ad ora non sono riuscita a produrre uno shampoo in grado di lavarmi come quelli comprati
Francesca
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Ddipende dalla formula. generalmente con sles o sls la sal va da 10 a 12-13% a seconda del prezzo. senza sles e sls anche di più.
ΉГ=L2[SU(2)L/SU(2)N] && [Lia,Ljb]=iδabl2єijkLka && Wυ=(PSL(2,C)OYγψυ)(Ι)
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Se voglio fare un detergente col sodium coco sulfate, per calcolare la SAL complessiva del mio spignatto a questo tensioattivo, che è in polvere, devo assegnare SAL 100 perché si suppone puro vero?
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- Grande Capa
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Esatto.
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- Spignattatrice
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Re: sostanza attiva lavante nei tensioattivi
Anche l' SLSA di AZ ha sal 100 in quanto anidro, insegna la buona Lola
Tra i fiori, il ciliegio. Tra gli uomini, il guerriero.