Lola ha scritto:Il bifasico per forza deve essere liquido e non gelificato, altrimenti alla prima agitata il mix non si separa più. Quindi non si usano gelificanti [...]; un emulsionante liquido lipofilo aggiunto in piccola percentuale alla fase oleosa (0.5%, io per il mio avevo usato l'isolan gps ) e una corrispondente percenuale (0.5%) di forte emulsionante idrofilo a quella acquosa (io avevo usato il poliglicerile 10 laurato) permette quel minimo ancoramento delle due fasi quando si agita la boccetta, creando un latte che si separa qualche minuto dopo e che ci dà quindi agevolmente il tempo di prelevarne la quantità che ci interessa.
Ho fatto un esperimento ed ho provato a realizzare un siero bifasico. Dopo aver letto, ho progettato un siero con una corposa fase acquosa (circa 85%) che non ho gelificato, una fase grassa piuttosto light (8,50%) ed un 5% di Liponanosomi vari. Come quota di emulsionanti ho previsto uno 0,5% di Isolan e uno 0,30 di Ecobiosolv.
Ho proceduto con la preparazione della fase acquosa, inserendo anche l'isolan GPS, poi ho pesato quella grassa, mettendo anche il Biosolv, ho versato B in A ed emulsionato. Poi ho aggiunto preservante, profumazione e qualche goccia di colorante. Premesso che mi interessa conoscere il parere di qualcuno degli esperti sulla modalità "pratica" con cui ho spignattato, pongo anche altre questioni.
1. Ho ottenuto un prodotto praticamente liquido (e questo me lo aspettavo con una fase A dell'85%

) e questa consistenza non è molto funzionale ad una applicazione agevole. Dato che Lola parla di una consistenza tipo latte (quindi mi immagino qualcosa di più fluido che liquido), immagino di aver sbagliato in partenza nel pensare una quota acquosa così elevata.
In un cosmetico di questo tipo, c'è una quota acquosa massima oltre la quale non è consigliabile spingersi, per ottenere una consistenza più "usabile"?
2. Desideravo un prodotto più grasso di un siero e ho progettato una cascata di olii all'8,50% (più un altro 1% circa di fragranza oleosa). Anche qui mi sono chiesta se questa percentuale non fosse troppo risicata, dal momento che all'inizio del thread si parla di un massimo di 20% di lipidi.
In questo caso, c'è un minimo di grassi sopra il quale stare?
3. Mi è parso di capire che un cosmetico come questo è sostanzialmente un siero in cui possiamo però inserire una quota lipidica ben maggiore, preservando al contempo una fase acquosa magari delicata grazie allo "strato" oleoso soprastante. Le variabili che mi fanno dunque propendere per un siero bifasico piuttosto che per un siero emulsionato sono entrambe queste due ultime? Cioè:
ha senso fare un bifasico con una quota grassa <10% dove non ci siano particolari attivi in fase A da preservare o è più opportuno riportare i lipidi entro il 4% e preferire un siero emulsionato?
Ovviamente se non è questo il luogo giusto dove postare oppure se ho inanellato una serie di stupidaggini, le mod eliminino pure.