Filtri solari fisici (zinco ossido e titanio biossido)
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Filtri solari fisici (zinco ossido e titanio biossido)
Il mio fondo in polvere minerale ha nell'inci il titanium dioxide e lo zinc oxide che dovrebbero essere due filtri naturali. Mi chiedo: ma in polvere proteggono lo stesso oppure avrebbero bisogno di qualche emulsione per funzionare?
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Re: filtri solari in polvere
Ciao a tuttimorgana ha scritto:Riprendo il discorso del make up mineral per una domanda.Il mio fondo in polvere minerale ha nell'inci il titanium dioxide e lo zinc oxide che dovrebbero essere due filtri naturali. Mi chiedo: ma in polvere proteggono lo stesso oppure avrebbero bisogno di qualche emulsione per funzionare?
Certo che proteggono i filtri naturali agiscono sulle radiazioni solari in due modi riflettendo la radiazione e facendo scatering cioè facendo rimbalzare la radiazione che in questo modo perde energia.
In emulsione non è che sciogli i filtri fisici tipo zinco ossido o titanio biossido ma l’emulsione ti serve come veicolo per distribuirli in modo uniforme sul corpo.
Gaton
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In poche parole se mi metto della cipria a base di titanio biossido mi proteggerà meno di una crema solare a base della stessa sostanza, perchè con la crema la polvere è più aderente alla pelle, giusto?
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- esimio cosmetologo
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CARISSIMA LOLA
in realtà il problema è un po' più complicato...
come filtri solari "fisici" si intendono polveri che semplificando "fanno ombra" alla pelle.
Quindi zinco titanio, gesso, marmo, amidi vari, ciprie pigmenti ecc... se applicati in strato sufficentemente spesso ( effetto biacca ) ovviamente schermano la pelle dalle radiazioni visto che rifletto praticamente tutta la luce ( anche quella visibile )
Al contrario applicati in strato sottile , molto sottile, possono risultare trasperenti alla luce visibile e quasi opachi agli UV.
Questa caratteristica ottica , cioè di essere trasparenti alla luce visibile ma fermare gli UV , ce l'hai soprattutto con alcuni metalli, come iridio, zinco, titanio a spessori nanometrici . ( vedi l'effetto metalizzazione degli occhiali solari a specchio )
Fin qui tutto chiaro e semplice... peccato che , l'azione di "catturare" energia fermando i raggi UV nei metalli nanometrici si trasformi in una sorta di fotoattivazione,
sostanzialmente le particelle di metallo diventano delle specie di antenne che " emettono" energia elettrochimica ... in sostanza restituiscono l'energia degli UV catturati, come fossero dei " catalizzatori" fotochimici.
Le reazioni innescate dalle particelle metalliche "fotoattivate" sono sostanzialmente reazioni radicaliche non proprio buonissime...
Non sono concetti chiarissimi, ma per analogia, pensa all'ozono, che fa il suo splendido lavoro di schermare la terra dagli UV, ma che proprio per l'energia degli UV che riesce ad " intrappolare" da ossigeno diventa una sostanza tossica e fortemente reattiva....
Per questo l'ossido di zinco e titanio per uso filtro solare a strato sottile ( nanoparticelle trasparenti ) DEVONO essere rivestiti , smussati , "vetrificati" e/o siliconati.
Qui approfitto per chiarire alcune altre perplessità che avevo trovato nel forum sull'ossido di zinco...
Ne parlammo molto a suo tempo,
l'ossido di zinco è una bellissima molecola, collaudatisssima, ultracollaudata,
poi lo zinco come il selenio , in tracce , ha delle capacità " catalitiche" di processi antiossidanti anti-age ecc. ecc...
tutto bene allora ?
No.
Lo zinco è e resta un metallo pesante, ( la famigliola del piombo, cadmio e compagnia ) è classificabile come tossico nocivo anche a piccole dosi, è un inquinante pericoloso per le acque reflue ecc. ecc.
Nei cosmetici , specie ora che c'è questa passione per i pH acidi , può reagire formando sali che proprio bene non fanno.
Quindi anche se lo si usa da millenni va formulato con accortezza.
in realtà il problema è un po' più complicato...
come filtri solari "fisici" si intendono polveri che semplificando "fanno ombra" alla pelle.
Quindi zinco titanio, gesso, marmo, amidi vari, ciprie pigmenti ecc... se applicati in strato sufficentemente spesso ( effetto biacca ) ovviamente schermano la pelle dalle radiazioni visto che rifletto praticamente tutta la luce ( anche quella visibile )
Al contrario applicati in strato sottile , molto sottile, possono risultare trasperenti alla luce visibile e quasi opachi agli UV.
Questa caratteristica ottica , cioè di essere trasparenti alla luce visibile ma fermare gli UV , ce l'hai soprattutto con alcuni metalli, come iridio, zinco, titanio a spessori nanometrici . ( vedi l'effetto metalizzazione degli occhiali solari a specchio )
Fin qui tutto chiaro e semplice... peccato che , l'azione di "catturare" energia fermando i raggi UV nei metalli nanometrici si trasformi in una sorta di fotoattivazione,
sostanzialmente le particelle di metallo diventano delle specie di antenne che " emettono" energia elettrochimica ... in sostanza restituiscono l'energia degli UV catturati, come fossero dei " catalizzatori" fotochimici.
Le reazioni innescate dalle particelle metalliche "fotoattivate" sono sostanzialmente reazioni radicaliche non proprio buonissime...
Non sono concetti chiarissimi, ma per analogia, pensa all'ozono, che fa il suo splendido lavoro di schermare la terra dagli UV, ma che proprio per l'energia degli UV che riesce ad " intrappolare" da ossigeno diventa una sostanza tossica e fortemente reattiva....
Per questo l'ossido di zinco e titanio per uso filtro solare a strato sottile ( nanoparticelle trasparenti ) DEVONO essere rivestiti , smussati , "vetrificati" e/o siliconati.
Qui approfitto per chiarire alcune altre perplessità che avevo trovato nel forum sull'ossido di zinco...
Ne parlammo molto a suo tempo,
l'ossido di zinco è una bellissima molecola, collaudatisssima, ultracollaudata,
poi lo zinco come il selenio , in tracce , ha delle capacità " catalitiche" di processi antiossidanti anti-age ecc. ecc...
tutto bene allora ?
No.
Lo zinco è e resta un metallo pesante, ( la famigliola del piombo, cadmio e compagnia ) è classificabile come tossico nocivo anche a piccole dosi, è un inquinante pericoloso per le acque reflue ecc. ecc.
Nei cosmetici , specie ora che c'è questa passione per i pH acidi , può reagire formando sali che proprio bene non fanno.
Quindi anche se lo si usa da millenni va formulato con accortezza.
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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Quindi... secondo te meglio... meglio che? Meglio non prendere sole? Perchè gli stessi problemi li danno i filtri chimici.
Mi getti nello sconforto.
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nessuno sconforto, guai mai.
L'ossido di zinco è una splendida molecola per la pelle ed nelle applicazioni topiche ha effetti cosmetologici ,direi farmacologici, di tutto rispetto per una molecolina semplice e molto economica.
Volevo solo mettere in guardia gli amici spignattatori dalla facile associazione di idee, ossido zinco FU, tipo pasta fissan per intenderci, buono per creme o paste lenitive ma buono anche come filtro solare.
Vero, ma come dicevo sopra, con i dovuti distinguo.
Quando si maneggiano nanoparticelle ( le uniche che sulla pelle risultano trasparenti dopo essere state applicate) saltano fuori problemini di cui pochi sono a conoscenza.
Per inciso una volta rivestiti ossido di zinco e biossido di titanio questi problemi a me risulta che non li diano e dovendoli usare, personalmente preferisco lo zinco che ha buone capacità di assorbimento anche sugli UVA al contrario del titanio.
L'ossido di zinco è una splendida molecola per la pelle ed nelle applicazioni topiche ha effetti cosmetologici ,direi farmacologici, di tutto rispetto per una molecolina semplice e molto economica.
Volevo solo mettere in guardia gli amici spignattatori dalla facile associazione di idee, ossido zinco FU, tipo pasta fissan per intenderci, buono per creme o paste lenitive ma buono anche come filtro solare.
Vero, ma come dicevo sopra, con i dovuti distinguo.
Quando si maneggiano nanoparticelle ( le uniche che sulla pelle risultano trasparenti dopo essere state applicate) saltano fuori problemini di cui pochi sono a conoscenza.
Per inciso una volta rivestiti ossido di zinco e biossido di titanio questi problemi a me risulta che non li diano e dovendoli usare, personalmente preferisco lo zinco che ha buone capacità di assorbimento anche sugli UVA al contrario del titanio.
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stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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1) Potrebbe essere considerato un metallo pesante (è affermazione stiracchiata se è considerato metallo pesante solamente perchè precipita con H2S) se il parametro di paragone è questo allora consideriamo metalli pesanti anche il ferro, il rame, alluminio ecc. ovvero tutti metalli che precipitano con i solfuri.
Se invece prendiamo in considerazione il peso atomico dell’ elemento passiamo dal 65,39 dello zinco al 207,2 del piombo, pertanto direi che la tuo affermazione di zinco come metallo pesante è del tutto discutibile.
2) Ma che Sali dovrebbe formare ????
La maggior parte dei cosmetici (non parlo di prodotti per il peeling) ha un pH che varia tra il 5,5 e il 7,0 non c’è nessuna o remota possibilità che lo zinco ossido salifichi o formi dei Sali.
Se questa affermazione se è supportata dal fatto che lo zinco ossido è insolubile in acqua ma solubile in soluzioni acide diluite, parliamo pur sempre di un pH inferiore a 2 per scioglierlo e questo è difficile o improbabile riscontralo in un cosmetico.
3) Lo zinco ossido è classificato nocivo per l’ambiente (pesce morto)
Porta la frase R 50/53 che dice
Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
(se uno non vuole utilizzarlo per questo motivo tanto di capello )
Ma non è classificato ne tossico ne nocivo per l’uomo in quanto ha una
DL50 orale > 15000 mg/Kg (se queste sono piccole dosi)
(per essere considerata nociva una sostanza deve aver una DL 50 < 2000)
DL 50 (dose letale media)
Ormai care le mie belle forumiste nei fondotinta o prodotti di make up o nei prodotti solari lo zinco ossido utilizzato solitamente è micronizzato e rivestito.
Gaton
Se invece prendiamo in considerazione il peso atomico dell’ elemento passiamo dal 65,39 dello zinco al 207,2 del piombo, pertanto direi che la tuo affermazione di zinco come metallo pesante è del tutto discutibile.
2) Ma che Sali dovrebbe formare ????
La maggior parte dei cosmetici (non parlo di prodotti per il peeling) ha un pH che varia tra il 5,5 e il 7,0 non c’è nessuna o remota possibilità che lo zinco ossido salifichi o formi dei Sali.
Se questa affermazione se è supportata dal fatto che lo zinco ossido è insolubile in acqua ma solubile in soluzioni acide diluite, parliamo pur sempre di un pH inferiore a 2 per scioglierlo e questo è difficile o improbabile riscontralo in un cosmetico.
3) Lo zinco ossido è classificato nocivo per l’ambiente (pesce morto)
Porta la frase R 50/53 che dice
Altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico.
(se uno non vuole utilizzarlo per questo motivo tanto di capello )
Ma non è classificato ne tossico ne nocivo per l’uomo in quanto ha una
DL50 orale > 15000 mg/Kg (se queste sono piccole dosi)
(per essere considerata nociva una sostanza deve aver una DL 50 < 2000)
DL 50 (dose letale media)
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Occhio Gaton che se vi becco nella stessa fiera vi presento!!!
In poche parole mi sembra che stavolta abbiate ragione tutti e due:
Paracelso dice: state attente con le preparazioni fai da te, tipo non fate un gel per il viso al glicolico bello acido mettendoci dentro come lenitivo lo zinco ossido; non prendete il titanio biossido micronizzato e schiaffatelo così in una crema che non sia formulata ad hoc (quindi col silicone).
Gaton dice: fai terrorismo perchè le preparazioni cosmetiche sono già formulate in maniera che lo zinco ossido sia pure rivestito e non faccia danni.
Gaton, da domani mezzo forum ha il Tinosorb M, che schiafferemo pure nel cafellatte quindi i raggi solari ci faranno un baffo!!!
In poche parole mi sembra che stavolta abbiate ragione tutti e due:
Paracelso dice: state attente con le preparazioni fai da te, tipo non fate un gel per il viso al glicolico bello acido mettendoci dentro come lenitivo lo zinco ossido; non prendete il titanio biossido micronizzato e schiaffatelo così in una crema che non sia formulata ad hoc (quindi col silicone).
Gaton dice: fai terrorismo perchè le preparazioni cosmetiche sono già formulate in maniera che lo zinco ossido sia pure rivestito e non faccia danni.
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- esimio cosmetologo
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visto che oltre a Gaton anche altri potrebbero non capire ci tengo a precisare...
la definizione "metallo pesante" come " piombo cadmio ecc " , come la definizione "tossico/nocivo", relativo allo zinco ed ai suoi compound viene chiaramente dalla normativa italiana ed internazionale sull'inquinamento, ambito che con l'inciso " è un inquinante pericoloso per le acque reflue ecc. ecc. . " speravo di aver delineato.
Questo argomento ritengo sia più sufficente per giustificare il limitato apprezzamento in termini di biodizionario... cosa peraltro discussa a suo tempo con Zago.
Terrorismo, guai mai, mi interessa solo dare una informazione.. l'ossido di zinco FU e l'ossido di zinco rivestito per filtri solari hanno comportamenti diversi... non pasticciate.
Tinosorb M... io preferisco alla grande l'ossido di zinco rivestito.
x Lola... guarda che Gaton l'ho incontrato qualche anno fa, non me lo devi presentare, sto benissimo senza.
la definizione "metallo pesante" come " piombo cadmio ecc " , come la definizione "tossico/nocivo", relativo allo zinco ed ai suoi compound viene chiaramente dalla normativa italiana ed internazionale sull'inquinamento, ambito che con l'inciso " è un inquinante pericoloso per le acque reflue ecc. ecc. . " speravo di aver delineato.
Questo argomento ritengo sia più sufficente per giustificare il limitato apprezzamento in termini di biodizionario... cosa peraltro discussa a suo tempo con Zago.
Terrorismo, guai mai, mi interessa solo dare una informazione.. l'ossido di zinco FU e l'ossido di zinco rivestito per filtri solari hanno comportamenti diversi... non pasticciate.
Tinosorb M... io preferisco alla grande l'ossido di zinco rivestito.
x Lola... guarda che Gaton l'ho incontrato qualche anno fa, non me lo devi presentare, sto benissimo senza.
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- esimio cosmetologo
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zinco e titanio
io sposto l'argomento sul rischio delle dimensioni , ormai sia gli ossidi di titanio e zinco sono proposti come micronizzati e la tendenza è (già in atto) di arrivare a dimensioni nano .
Nessuno sa ,o sono ancora ipotesi di studio,cosa succede con le particelle di ossido di zinco e biossido di titanio contenute nei prodotti solari e che interazioni hanno , date le piccole dimensioni, sulla pelle e eventualmente sulle cellule, il nostro sistema immunitario è preparato a reagire a perticelle di queste dimensioni qualora interagiscono a livello cellulare? penso l'applicazione di un prodotto cosmetico in cute lesa.
In primo luogo nel sito produttivo , pur con tutte le accortezze del caso, si avrà un caso simile all'amianto nei lavoratori ?
Paracelso preferisce gli ossidi ricoperti...e fa bene perchè la copertura è un processo che permette di evitare o limitare processi di formazione di radicali liberi ,se esposti alle radiazioni UV,osservati in biossido di titanio micronizzato .
adriano
Nessuno sa ,o sono ancora ipotesi di studio,cosa succede con le particelle di ossido di zinco e biossido di titanio contenute nei prodotti solari e che interazioni hanno , date le piccole dimensioni, sulla pelle e eventualmente sulle cellule, il nostro sistema immunitario è preparato a reagire a perticelle di queste dimensioni qualora interagiscono a livello cellulare? penso l'applicazione di un prodotto cosmetico in cute lesa.
In primo luogo nel sito produttivo , pur con tutte le accortezze del caso, si avrà un caso simile all'amianto nei lavoratori ?
Paracelso preferisce gli ossidi ricoperti...e fa bene perchè la copertura è un processo che permette di evitare o limitare processi di formazione di radicali liberi ,se esposti alle radiazioni UV,osservati in biossido di titanio micronizzato .
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- novellino
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Qui si va nel tecnico spinto .. auguri..
"Micronized zinc oxide has a hydrophilic surface and can be dispersed in the aqueous phase. Most often, however, zinc oxide is coated with a hydrophobic polymeric material such as a hydrophobic silane that allows it to be dispersed in oils. Titanium dioxide is always coated to prevent any photocatalytic reaction from occurring on the surface upon exposure to UV radiation and to enhance its ability to be dispersed. A wide variety of both hydrophobic and hydrophilic surface coatings generally based on a mixture of silanes, silicones, silica, fatty acids, or alumina-based chemistries are commercially available allowing for formulation flexibility. The chemistry of the coating has a major impact on the formulation stability and properties. For example, emulsions formulated with zinc oxide traditionally have not been stable when polyacrylate thickeners such as carbomer are used because the divalent zinc ions complex with the carboxylate functionality. Even when the zinc oxide is hydrophobically coated and thus dispersed in the oil phase, this still occurs. When the zinc oxide is coated with an optimized hydrophobic coating containing aryl groups, however, it is more easily dispersed in the oil phase and can be formulated into stable emulsions with polyacrylate thickeners. Likewise, with titanium dioxide, the addition of silica to a coating containing aluminium hydroxide and methicone/ dimethicone copolymer can change the rheology of the emulsion from a cream to a fluid lotion."
Fonte : http://www.nyscc.org/news/tech.htm
Da quello che risultava a me leggendo questo la ricopertura risulta più 'ndispensabile x il titanio
"Both coated microfine titanium dioxide and coated or uncoated microfine zinc oxide are highly photostable "
"Micronized zinc oxide has a hydrophilic surface and can be dispersed in the aqueous phase. Most often, however, zinc oxide is coated with a hydrophobic polymeric material such as a hydrophobic silane that allows it to be dispersed in oils. Titanium dioxide is always coated to prevent any photocatalytic reaction from occurring on the surface upon exposure to UV radiation and to enhance its ability to be dispersed. A wide variety of both hydrophobic and hydrophilic surface coatings generally based on a mixture of silanes, silicones, silica, fatty acids, or alumina-based chemistries are commercially available allowing for formulation flexibility. The chemistry of the coating has a major impact on the formulation stability and properties. For example, emulsions formulated with zinc oxide traditionally have not been stable when polyacrylate thickeners such as carbomer are used because the divalent zinc ions complex with the carboxylate functionality. Even when the zinc oxide is hydrophobically coated and thus dispersed in the oil phase, this still occurs. When the zinc oxide is coated with an optimized hydrophobic coating containing aryl groups, however, it is more easily dispersed in the oil phase and can be formulated into stable emulsions with polyacrylate thickeners. Likewise, with titanium dioxide, the addition of silica to a coating containing aluminium hydroxide and methicone/ dimethicone copolymer can change the rheology of the emulsion from a cream to a fluid lotion."
Fonte : http://www.nyscc.org/news/tech.htm
Da quello che risultava a me leggendo questo la ricopertura risulta più 'ndispensabile x il titanio
"Both coated microfine titanium dioxide and coated or uncoated microfine zinc oxide are highly photostable "
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- esimio cosmetologo
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ricopertura
queste sostanze sono ricoperte normalmente da siliconi, l'alumina è regolamentata, ma anche da altre sostanze come la vitamina E o sostanze antiossidanti per evitare il pericolo detto prima della possibile formazione di processi radicalici
ma la tecnologia , dato il vasto campo di impiego , fa depositare su questi ossidi le sostanze più varie
adriano
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- esimio cosmetologo
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In effetti , come fa notare Adriano , i problemi sono collegati alle dimensioni . ( e qui Vittorio mi si scatena :-))
Le Nanoparticelle sono un settore in grande sviluppo dove i colossi della cosmesi stanno investendo un sacco.
Come controparte ci sono correnti di opinione abbastanza contrarie, ispirate trasversalmente, a mio giudizio erroneamente, dalla problematica dell'inquinamento da nanoparticelle o polveri sottili. ( vedi Beppe Grillo )
Personalmente ho buoni riscontri e ricerche sul fatto che gli effetti "mutageni" da fotoattivazione delle nanoparticelle di ossido di zinco e titanio non si manifestano su prodotti rivestiti.
Ma questo è relativo solo alla fotoattivazione, quindi all'esposizione delle nanoparticelle agli UV.
Al contrario l'applicazione di nanoparticelle di ossido di zinco non rivestito , proprio su lesioni cutanee, hanno buoni riscontri sulla accelerazione dei processi riparativi ecc.ecc.. ed i processi catalitici innescati dallo zinco sono analoghi a quelli "anti-age" del selenio. anti-ox enzimatici.
Poi come nanoparticelle, non fotoattivate, mi risultano più dubbi sui potenziali rischi del titanio rispetto allo zinco.
Sui rischi da inalazione per le categorie esposte, i lavoratori della chimica, personalmente ho sempre osteggiato la comunissima silice - aerosil considerandola una materia prima non eco-bio, ma la mia è una opinione condivisa da pochissimi.
Le nanoparticelle, sono rivestite ," vetrificate ", col duplice scopo di arrotondarne gli spigoli e ridurne la "carica" fotochimica. Poi in genere si aggiunge alluminio per disaggregarle e aumentarne la disperdibilità.
Tra i rivestimenti utilizzati, alcuni siliconici o oleosi sono stati sviluppati in passato più per rendere le polveri adatte ai sistemi emulsionanti che per ridurre i rischi di fotoattivazione, di cui allora non si parlava proprio.
Le Nanoparticelle sono un settore in grande sviluppo dove i colossi della cosmesi stanno investendo un sacco.
Come controparte ci sono correnti di opinione abbastanza contrarie, ispirate trasversalmente, a mio giudizio erroneamente, dalla problematica dell'inquinamento da nanoparticelle o polveri sottili. ( vedi Beppe Grillo )
Personalmente ho buoni riscontri e ricerche sul fatto che gli effetti "mutageni" da fotoattivazione delle nanoparticelle di ossido di zinco e titanio non si manifestano su prodotti rivestiti.
Ma questo è relativo solo alla fotoattivazione, quindi all'esposizione delle nanoparticelle agli UV.
Al contrario l'applicazione di nanoparticelle di ossido di zinco non rivestito , proprio su lesioni cutanee, hanno buoni riscontri sulla accelerazione dei processi riparativi ecc.ecc.. ed i processi catalitici innescati dallo zinco sono analoghi a quelli "anti-age" del selenio. anti-ox enzimatici.
Poi come nanoparticelle, non fotoattivate, mi risultano più dubbi sui potenziali rischi del titanio rispetto allo zinco.
Sui rischi da inalazione per le categorie esposte, i lavoratori della chimica, personalmente ho sempre osteggiato la comunissima silice - aerosil considerandola una materia prima non eco-bio, ma la mia è una opinione condivisa da pochissimi.
Le nanoparticelle, sono rivestite ," vetrificate ", col duplice scopo di arrotondarne gli spigoli e ridurne la "carica" fotochimica. Poi in genere si aggiunge alluminio per disaggregarle e aumentarne la disperdibilità.
Tra i rivestimenti utilizzati, alcuni siliconici o oleosi sono stati sviluppati in passato più per rendere le polveri adatte ai sistemi emulsionanti che per ridurre i rischi di fotoattivazione, di cui allora non si parlava proprio.
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Abbiate pazienza...
... non ho capito (quasi) niente.
Domanda grezza: uso a volte, come solare-fai-da-me, una pasta all'ossido di zinco 50% (Milsana, della Milte Italia), che mischio con una crema idratante (la prima che mi trovo sottomano, senza discriminare) poiché la pasta all'ossido di zinco, da sola, ha una consistenza cementizia. Naturalmente niente solare sopra.
Non ho capito se rischio qualcosa - dal momento cioè che questa pasta non è un solare, e quindi non so se le particelle di zinco siano rivestite o meno.
Qualcuno mi illumina - e mi instrada?
Grazie, buona giornata.
Clarice
Domanda grezza: uso a volte, come solare-fai-da-me, una pasta all'ossido di zinco 50% (Milsana, della Milte Italia), che mischio con una crema idratante (la prima che mi trovo sottomano, senza discriminare) poiché la pasta all'ossido di zinco, da sola, ha una consistenza cementizia. Naturalmente niente solare sopra.
Non ho capito se rischio qualcosa - dal momento cioè che questa pasta non è un solare, e quindi non so se le particelle di zinco siano rivestite o meno.
Qualcuno mi illumina - e mi instrada?
Grazie, buona giornata.
Clarice
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a mio giudizio : RISCHI DI PIù PRENDENDO IL SOLE SENZA NESSUNA PROTEZIONE.
la reattività e la fotoreattività dell'ossido di zinco sono problemi complessi per cui si dovrebbe guardare bene cosa c'è nel prodotto, testarlo ecc. ecc.
Improvisarsi spignattatori è bello ma ci sono materie cosmetologiche complesse che è meglio trattare con grande prudenza.
La protezione solare è una di queste: non a caso, in america i prodotti solari, non sono classificati come cosmetici, ma come "farmaci".
In ogni caso un unguento all'ossido di zinco con oli vegetali, normalmente presenta tracce di zinco stearate palmitate oleate ecc.ecc. che esposti agli UV possono sviluppare reazioni inaspettate, sostanzialmente perossidanti.
Oli diversi , petroliferi, siliconici ecc. ovviamente possono avere comportamenti diversi.
Questo al di là delle problematiche connesse con le dimensioni nanometriche oggi disponibili sul mercato.
Spero che qualche altro professionista più ferrato di me in chimica possa illuminarci su tutte le reazioni possibili .
L'uso di un unguento lenitivo all'ossido di zinco come solare non è corretto in quanto per progettare un solare si devono prevedere fotoreazioni , stabilità alla temperatura ( i solari sono conservati in una borsa sotto il sole che raggiunge i 60° ecc. ecc. ) che quando si progetta un normale unguento non vengono previste.. nel tuo caso non stimo rischi particolari se l'unguento è applicato non in strato sottile, sostanzialmente se ne metti tanto da non apparire trasparente.
In caso contrario, cioè se cerchi la protezione solare e la trasparenza del prodotto sulla pelle, io userei un vero prodotto solare con ossido di zinco rivestito.
la reattività e la fotoreattività dell'ossido di zinco sono problemi complessi per cui si dovrebbe guardare bene cosa c'è nel prodotto, testarlo ecc. ecc.
Improvisarsi spignattatori è bello ma ci sono materie cosmetologiche complesse che è meglio trattare con grande prudenza.
La protezione solare è una di queste: non a caso, in america i prodotti solari, non sono classificati come cosmetici, ma come "farmaci".
In ogni caso un unguento all'ossido di zinco con oli vegetali, normalmente presenta tracce di zinco stearate palmitate oleate ecc.ecc. che esposti agli UV possono sviluppare reazioni inaspettate, sostanzialmente perossidanti.
Oli diversi , petroliferi, siliconici ecc. ovviamente possono avere comportamenti diversi.
Questo al di là delle problematiche connesse con le dimensioni nanometriche oggi disponibili sul mercato.
Spero che qualche altro professionista più ferrato di me in chimica possa illuminarci su tutte le reazioni possibili .
L'uso di un unguento lenitivo all'ossido di zinco come solare non è corretto in quanto per progettare un solare si devono prevedere fotoreazioni , stabilità alla temperatura ( i solari sono conservati in una borsa sotto il sole che raggiunge i 60° ecc. ecc. ) che quando si progetta un normale unguento non vengono previste.. nel tuo caso non stimo rischi particolari se l'unguento è applicato non in strato sottile, sostanzialmente se ne metti tanto da non apparire trasparente.
In caso contrario, cioè se cerchi la protezione solare e la trasparenza del prodotto sulla pelle, io userei un vero prodotto solare con ossido di zinco rivestito.
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
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- esimio cosmetologo
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Re: Grazie davvero...
Ciao a tutti
Come fotoattività il titanio biossido risulta essere più attivo rispetto allo zinco ossido tanto che la italcementi ha brevettato un asfalto e un cemento contenente TIo2 che ha la capacità di ridurre notevolmente le polveri sottili in quanto la radiazione solare esercita una fotoattivazione del titanio che si complessa con le polveri sottili e i vari Nox e Sox
Come fotoattività il titanio biossido risulta essere più attivo rispetto allo zinco ossido tanto che la italcementi ha brevettato un asfalto e un cemento contenente TIo2 che ha la capacità di ridurre notevolmente le polveri sottili in quanto la radiazione solare esercita una fotoattivazione del titanio che si complessa con le polveri sottili e i vari Nox e Sox
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- esimio cosmetologo
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ZINC OXYDE REACTS SLOWLY WITH FATTY ACIDS IN OILS & FATS TO PRODUCE LUMPY MASSES OF ZINC OLEATE, STEARATE
Osol, A. and J.E. Hoover, et al. (eds.). Remington's Pharmaceutical Sciences. 15th ed. Easton, Pennsylvania: Mack Publishing Co., 1975., p. 719
non sono io il chimico... ma nel mio database è saltata fuori questa ricerca.
Se vuoi ti trovo anche quella che dimostra che sotto UV si producono perossidi.. ma ribadisco non sono io il chimico , quindi sul come e perchè avvengono queste reazioni dovresti saperlo tu o chiederlo a qualcun altro.
Osol, A. and J.E. Hoover, et al. (eds.). Remington's Pharmaceutical Sciences. 15th ed. Easton, Pennsylvania: Mack Publishing Co., 1975., p. 719
non sono io il chimico... ma nel mio database è saltata fuori questa ricerca.
Se vuoi ti trovo anche quella che dimostra che sotto UV si producono perossidi.. ma ribadisco non sono io il chimico , quindi sul come e perchè avvengono queste reazioni dovresti saperlo tu o chiederlo a qualcun altro.
Ultima modifica di paracelso il 16/03/2007, 10:31, modificato 1 volta in totale.
Paracelso -
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