Soap ash: facciamo un esperimento?

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fluor
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da fluor »

Sembrerebbe che siano diversi fattori che contribuiscono alla formazione della soap ash, tra i quali sembra importante l'umidità dell'aria. E' forse per questo che l'alcool potrebbe funzionare? Forse crea uno strato isolante?

Vagando in rete ho trovato diversi pareri ma questo preso da thedishforum mi sembra molto interessate (scusare la lungagine):

Ash is efflorescence of salts from within the soap, due to water migration to the surface of the bars. This is why it seems to appear gradually, and can even show up on already cut bars during cure. It happens in other similar situations, like concrete or masonry, where it can occur seemingly just as randomly as it does in soap (in fact, it isn't random--it's well studied and documented).

In the soap pot, there are many different ions present. The lye we use is usually only 92-99% sodium hydroxide, and the rest is a mixture of other salts, especially sodium carbonate, because sodium hydroxide slowly reacts with carbon dioxide in the atmosphere during manufacture and storage. All these salty impurities are present in our soaps. When ash forms, it's because these dissolved salts get carried to the surface of the bars with water that is migrating out of the soap too rapidly.

Now, some clues about why this happens. For salt-bearing water to migrate rapidly to the surface, there must be space between the soap molecules to allow this process to occur. So, density plays a very large role in ash formation. In very dense soaps, water with dissolved salts will not be able to squeeze between the soap molecules to get to the surface. In soaps that are less dense, water can more easily migrate, and then evaporate once it reaches the surface, leaving behind that ugly deposit of salts known in the industry as efflorescence. Certain additives will contribute to this phenomenon--they can decrease the density of the soap. Lavender essential oil, for example, will decrease the bar density measurably, which can allow water migration to occur more readily. Certain base oil choices can contribute to this also, because the fatty acid composition can affect how tightly packed the molecules are in the finished bar.

So, density of the soap is important, and also the humidity of the environment is important. In low humidity, the salt-bearing moisture evaporates *before* it reaches the outer surface of the soap, which prevents ash from forming on the surface. In high humidity, the water reaches the surface before it evaporates, leaving behind a layer of deposited salts when it finally does evaporate on the surface.

The addition of additives that contribute to available salts for deposition can also factor into this. If you add clays or other sources of mineral salts, it might cause a heavier layer of ash if all the other conditions are present.

As to split batches--well, if all other things are constant (additives, stirring, etc.), I'd look at whether the ashed portion was from the top of the soap pot or the bottom, and the relative humidity of that specific mold's environment.
marchica
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da marchica »

io la soap ash l'ho sempre vista sulla parte esposta, mai alla base
Ops...allora diciamo due cose diverse.
Ho rianalizzato bene le saponette, dato che sono ancora lì a stagionare da più di un mese.
Quanto alle saponette derivate dalla teglia in alluminio: hai ragione tu!!! Scusate, mi sono sbagliata: la soap ash è principalmente verso la superficie e non verso la base dello stampo.
Invece nelle saponette derivate dallo stampo in silicone di aroma zone, praticamente la soap ash è ovunque tranne che in superficie, cioè è una lieve patina bianca diffusa su tutta la superficie del sapone a contatto col silicone e un po' più evidente nelle curve (le parti sporgenti delle saponette).

Allora non so se la mia deduzione vale ancora, la parte più in superficie della teglia in alluminio credo fosse più calda della base... :nonso:

Comunque una cosa è certa: le saponette ricavate dal centro della teglia, quindi dove il sapone non era a contatto con la superficie dello stampo, non hanno nessuna minima presenza di soap ash.

A questo punto, a voi esperte le conclusioni!
Quando uno dice
lo so fare anch'io
vuol dire
che lo sa Rifare
altrimenti lo avrebbe
già fatto prima

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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da tagliar »

Probabilmente esistono anche altri fattori (densità e umidità come riportato da fluor) che influenzano o meno la formazione di soap ash, per questo chiedo di fare una parte di sapone spruzzato con alcool e una parte no, in modo da vedere se l'alcool è in grado di prevenirne la formazione.
Immagine

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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da cerere »

Ci sto; anche perchè questa benedetta soap ahs la sto ritrovando a distanza di giorni dall'aver tagliato il sapone; in modo irregolare sui vari pezzi tagliati: alcuni ce l'hanno solo sulla superficie - e vabbè- ma qualche pezzo ce l'ha sulla superficie, sul fondo e su tre lati, :evil:
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da TankGirl »

io uso sempre stampi di silicone (perché non ne ho altri) e la malefica ash si presenta sempre, solamente nel lato che non è stato a contatto con il silicone

e si presenta sempre dopo 2 o 3 giorni che il sapone sia stato messo a stagionare (se è a pezzo intero, 2 o 3 giorni dopo il taglio)

però, prima di metterli via, io li lavo con pochissima acqua, sparisce e non torna più
Immagine ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da Lucertola Pigra »

il discorso della densità è interessante...
ma per densità si intende il peso specifico o la viscosità dell'olio?
o le due caratteristiche vanno di pari passo (negli oli, per lo meno?)
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fluor
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da fluor »

Per densità si intende quanto fluido o compatto è il sapone versato nello stampo.
Quanto più il sapone è liquido tanto più l'acqua che contiene i sali arriva in superficie, evapora e causa ciò che nel campo industriale è chiamata efflorescence.
http://www.delawarequarries.com/cleaner ... cence.html
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da Lucertola Pigra »

Fluor, grazie del link...
Ma secondo me nel sapone ci deve essere anche qualche altro fattore.
Ho fatto recentemente il sapone da barba con il lucertolo, e, un po' per la combinazione di grassi che scelgo, un po' per l'argilla che ci metto, ottengo una pasta densissima che verso a cucchiaiate negli stampi e poi devo livellare con una certa energia.
E su tutte le saponette si è formata questa benedetta cenere...

Qua:

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=RDlV0vUN6e8[/youtube]


l'autrice del video afferma, e mostra, che rimuove la soap ash mediante il,vapore. Mi faccio prestare il vaporetto da mammà e provo...
NBper vaporetto intendo un aggeggino che eroga vapore a pressione, e presumibilmente teperatura, relativamente basse, non un coso tipo il p0lti, per intenderci...
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da tagliar »

Parlo del sapone fatto la scorsa settimana, questo, dove la soap ash non c'era al momento in cui l'ho sformato ma si è formata dopo.

Ieri sera l'ho guardato bene e ho visto che:

- sulle saponette swirlate in alcune non c'è soap ash, mentre qualcuna ha proprio una bella patina (e solo nella parte superiore, quella che si vede in foto): stasera provo a ricostruire la disposizione delle saponette nello stampo, basandomi su questa foto

Immagine

per vedere se c'è uno schema logico riguardante la formazione di questa maledetta soap ash


- sulle saponette S.Valentino la soap ash c'è sia sopra che tutta intorno, invece nulla alla base, e le formine usate per questo sapone sono queste in silicone:

Immagine
Immagine

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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da Lola »

Può essere che bisogni mettere il sapone in ambiente molto secco? E magari usare un metodo ad acqua ridotta? certo che la soap ash si nota solo sui saponi colorati, su quelli chiari è abbastanza indistinguibile.
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da polipa »

ecco volevo proprio fare questa osservazione.
forse non c'entra un bel niente...però sulla saponata di aleppo si era formata della soap ash (solo sulla superficie superiore, esposta all'aria della pasta)
e il tutto lo avevo tenuto in cucina (prima volta a dir la verità)
, che da me è abbastanza umido come locale
unica volta che mi è uscita la soap ash
tutte le altre saponate le faccio riposare in un ripostiglio dove ho la caldaia, che è sicuramente meno umido...
questa cosa dell'umidità mi dà da pensare
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da tagliar »

Io non ho la casa umida e il sapone lo metto sempre, nelle 24 ore post-saponificazione, sul tavolo della sala, eppure la soap alle volte compare e alle volte no.
Immagine

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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da anguria »

Idem, anch'io nella stessa stanza ma con risultati diversi... :nonso:
e dopo tutto, quando fuori non piove, non è affatto male.
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da tagliar »

Quello che potrebbe essere, ma non ho mai fatto caso, è che l'umidità dell'aria giochi un ruolo in questa soap ash, cioè il sapone fatto in un giorno asciutto venga in un modo e quello fatto in un giorno di pioggia o di nebbia venga diverso.
Immagine

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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da carondimonio »

Come per la pizza.
Il mio mastro foccacciao ligure di fiducia modula la quantità d'acqua nell'impasto a seconda del clima.
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polipa
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da polipa »

io quello intendevo
dovrei fare dei test igrometrici.....
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fluor
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da fluor »

Ho un libro in pdf datato 1908 (The Handbook of Soap Manufacture) in cui ad un certo punto si dice:
Drying: "Oil soaps," as soaps of the washer type are termed, do not skin sufficiently by the
open-piling treatment, and are generally exposed on racks to a current of hot air in a drying chamber in order
to produce the skin, which prevents evaporation of water, and allows of an impression being given by the
stamp without the soap adhering to the dies. It is of course understood that heavily liquored soaps are, as a
rule, unsuitable for the drying treatment, as the bars become unshapely, and lose water rapidly.


Inoltre ho un altro pdf di un brevetto di una tecnica usata per prevenire la soap ash, pdf che ho letto sommariamente perchè ci capisco poco in quanto si fa riferimento alla chimica (si parla di sodium aluminate solution, materiali alcalini etc. etc.).

Io penso che una cosa è il meccanismo di saponificazione e un'altra è il meccanismo di essiccazione, ma entrambi concorrono alla formazione e alla riduzione/eliminazione della soap ash.
E' giusto capire il perchè si forma la soap ash (i tipi di grassi usati? la densità del sapone? i sali? l'umidità) e anche come prevenirla. Però se anzichè rimanere vincolati a tante variabili, il tutto si può risolvere con una bella spruzzata di alcool...

Edit:
@lucertola pigra: ho letto che anche un 1-2% di cera d'api potrebbe prevenire la soap ash. Il tuo sapone coccode l'ha fatta, visto che hai usato la cera d'api?
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da Lucertola Pigra »

il mio sapone coccodè ha fatto la soap ash su alcune formelle e non su altre... :duro:
e comunque la colata è la stessa, le dimensioni delle formelle sono all'incirca le stesse, le conservo tutte nello stesso posto...

mah...

PS: la soap ash è comparsa nei due giorni successivi allo sgusciamento, sulla superficie di sapone che stava a contatto con il silicone.

ri-mah....
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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da tagliar »

Eccomi dopo aver ricostruito la foto dell'ultimo sapone affiancando le saponette.

Lo stampo ha 3 lati liberi a contatto con l'aria, mentre il 4° lato (in alto nella foto) non lo è perchè ho delimitato lo stampo, non avendolo usato tutto. Il risultato è questo:

Immagine


Le 3 saponette affiancate in ogni riga sono nelle stesse condizioni, che leggete a fianco.
La distribuzione della soap ash non è quindi casuale.


Ho poi provato a togliere la soap ash col metodo del vapore del video qui sopra: viene decisamente meglio se tenete l'acqua in leggera ebollizione sopra un fornello, avendo però l'accortezza di mettersi un guanto da cucina per proteggersi dal calore e impugnando bene la saponetta perchè il vapore la inumidisce e tende a scivolare dalle dita.

Sono riuscita anche a pulire il sapone S.Valentino senza rovinare le decorazioni di zucchero che abbiamo applicato sopra. ;)
Immagine

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Re: Soap ash: facciamo un esperimento?

Messaggio da polipa »

sembra una cosa legata alla maggiore/minore dispersione di calore e umidità...mumble