EMULSIONANTI come sceglierli
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EMULSIONANTI come sceglierli
Vorrei studiare un pò di più sugli emulsionanti, dato che ora ne ho di diversi vorrei sapere come usarli fra di loro, quali sono le differenze, cosa prefereire per uno spignatto cosa per un altro.. lo so che li devo anche provare per capire ma leggere qualcosa mi aiuterebbe a diminuire il tempo di apprendimento e lo spreco di materie prime!
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In effetti è il problema a cui si trovano davanti tutti gli spignattatori, esperti e non: l'offerta di emulsionanti è piuttosto vasta, e quando si deve spignattare nel caso se ne possiedano diversi è difficile scegliere.
La grande distinzione è tra emulsionanti a caldo e a freddo.
L'emulsionante a caldo, tipicamente solido (in polvere, perline o a pezzi della consistenza del burro di cacao) richiede di essere scaldato per poter esplicare la sua funzione. Nella formula oltre ad esso si possono inserire tutte le sostanze che devono essere scaldate, quindi i burri e le cere (compreso il cetil palmitato, l'alcool cetilico, l'acido stearico...). Quando è raffreddato è finita la sua funzione emulsionante: se per ipotesi lo frulliamo, a freddo, con acqua ed olio non emulsionerà.
Le formule hanno tipicamente tre fasi: A e B che vanno scaldate, la C che contiene le aggiunte da farsi a freddo, con tutti gli ingredienti termolabili.
Di emulsionanti a caldo ce ne sono tantissimi, mi viene in mente il sesquistearato, il montanov 68, il poliglicerile 3 metilglucosio distearato, lo xyliance per citare i più noti ed usati.
Prima di tutto ci conviene informarci sull'HLB ( qui ne ho elencati alcuni ) del nostro emulsionante, per capirne la forza. Se l'HLB è tanto alto in generale ha bisogno di un coemulsionante lipofilo (tipicamente: alcool cetilico) a meno che non sia un autoemulsionante e ce l'abbia già dentro (come il montanov, che è cetearyl glucoside e cetilstearilico, lo xyliance, che è Cetearyl wheat straw glycosides e cetilstearilico, o la cera n°3 di AZ: Glyceryl stearate, Potassium stearate... ).
Normalmente gli autoemulsionanti fanno tanta scia bianca, molto di più dei mix che potete fare voi con poco cetilico e un emulsionante idrofilo.
Alcuni addensano di più, altri meno e non sta scritto da nessuna parte "quanto". In generale, più alta è la percentuale consigliata più addensano proprio perchè sono cere e le cere addensano.
Gli emulsionanti a freddo sono quelli liquidi. L'elenco di quelli che usiamo è ben più breve: i poliglicerili (PGE 3-caprato, PGE 4-caprato, PGE 10-laurato, PGE 3-oleato) i tensioattivi in questo forum viene usato spesso il capryl caprilyl glucoside) la lecitina (lisolecitina) e quelli sintetici (tinovis ADE e Abil care 85, Isolan vari). La formula ha tipicamente due fasi, non serve scaldare e non si può scaldare (quindi bisogna evitare i burri e tutte le sostanze che devono essere sciolte). Se l'emulsionante a caldo ha finito la sua funzione emulsionante quando la crema è fredda, quello a freddo continua a svolgere la sua azione emulsionante: se ha abbastanza olio da tenerlo impegnato farà il suo lavoro e basta, ma se per caso abbiamo sbagliato le dosi e per stare sicure ne abbiamo messo di più di quello che serve è possibile che emulsioni anche i grassi superficiali della pelle, rendendola più permeabile e in definitiva disidratandola, seccandola.
Ma si possono inserire grosse quantità di ingredienti termolabili senza problemi, come le vitamine, gli olietti vegetali particolari, insomma ci si può sbizzarrire. Normalmente non addensano e se lo fanno comunque la crema rimane leggera e anche meno nutriente ed idratante di un'analoga fatta con emulsionanti cerosi a caldo. Anche qui ci dobbiamo preoccupare dell'HLB: unire ad una buona quantità di emulsionante idrofilo un pochino di lipofilo di contrasto farà sicuramente riuscire meglio l'emulsione.
Se una crema a caldo per qualche ragione non si emulsiona sarà l'aggiunta di un emulsionante a freddo (eccezionale in questi casi sant'Abil care 85) alla ricotta già fatta che potrà salvarcela (non sono mai bei lavori da fare, ma piuttosto di buttar via...)
Non tutti gli emulsionanti sono abbastanza potenti alcuni lo sono meno; in generale per salvarci da errori cerchiamo di non esagerare con la fase grassa (mai sopra il 25%) e di metterne a sufficienza, per lo meno nella percentuale consigliata. Le formula più a rischio di separazione (quelle contenenti polveri o acidi ad esempio) conviene farle con emulsionanti a prova di bomba e potenti (come l'abil care e il montanov).
Ma veniamo al nostro dubbio: abbiamo fatto tanti begli acquisti e non sappiamo che scegliere: proviamone uno, dopo aver ben controllato la percentuale d'uso e l'HLB per vedere se ha bisogno di lipofilo di contrasto. Magari la volta dopo proveremo la stessa ricetta con un altro emulsionante, e non vedremo grandi differenze. Forse sarà leggermente più liquida, forse farà più effetto bianco, ma niente di tragicamente diverso. Quando li avremo provati tutti e ricorderemo se il tal emulsionante ha proprio dei difetti marcati, sapremo cosa scegliere per ottenere un particolare effetto (se ad esempio per una crema viso l'effetto bianco non si nota, per una crema corpo da regalare quando vogliamo fare bella figura magari ci interessa non faccia molto effetto bianco e richieda dieci minuti per essere assorbita; ecco che eviteremo il montanov, oppure VE e MF e magari andremo su un sesquistearato).
La grande distinzione è tra emulsionanti a caldo e a freddo.
L'emulsionante a caldo, tipicamente solido (in polvere, perline o a pezzi della consistenza del burro di cacao) richiede di essere scaldato per poter esplicare la sua funzione. Nella formula oltre ad esso si possono inserire tutte le sostanze che devono essere scaldate, quindi i burri e le cere (compreso il cetil palmitato, l'alcool cetilico, l'acido stearico...). Quando è raffreddato è finita la sua funzione emulsionante: se per ipotesi lo frulliamo, a freddo, con acqua ed olio non emulsionerà.
Le formule hanno tipicamente tre fasi: A e B che vanno scaldate, la C che contiene le aggiunte da farsi a freddo, con tutti gli ingredienti termolabili.
Di emulsionanti a caldo ce ne sono tantissimi, mi viene in mente il sesquistearato, il montanov 68, il poliglicerile 3 metilglucosio distearato, lo xyliance per citare i più noti ed usati.
Prima di tutto ci conviene informarci sull'HLB ( qui ne ho elencati alcuni ) del nostro emulsionante, per capirne la forza. Se l'HLB è tanto alto in generale ha bisogno di un coemulsionante lipofilo (tipicamente: alcool cetilico) a meno che non sia un autoemulsionante e ce l'abbia già dentro (come il montanov, che è cetearyl glucoside e cetilstearilico, lo xyliance, che è Cetearyl wheat straw glycosides e cetilstearilico, o la cera n°3 di AZ: Glyceryl stearate, Potassium stearate... ).
Normalmente gli autoemulsionanti fanno tanta scia bianca, molto di più dei mix che potete fare voi con poco cetilico e un emulsionante idrofilo.
Alcuni addensano di più, altri meno e non sta scritto da nessuna parte "quanto". In generale, più alta è la percentuale consigliata più addensano proprio perchè sono cere e le cere addensano.
Gli emulsionanti a freddo sono quelli liquidi. L'elenco di quelli che usiamo è ben più breve: i poliglicerili (PGE 3-caprato, PGE 4-caprato, PGE 10-laurato, PGE 3-oleato) i tensioattivi in questo forum viene usato spesso il capryl caprilyl glucoside) la lecitina (lisolecitina) e quelli sintetici (tinovis ADE e Abil care 85, Isolan vari). La formula ha tipicamente due fasi, non serve scaldare e non si può scaldare (quindi bisogna evitare i burri e tutte le sostanze che devono essere sciolte). Se l'emulsionante a caldo ha finito la sua funzione emulsionante quando la crema è fredda, quello a freddo continua a svolgere la sua azione emulsionante: se ha abbastanza olio da tenerlo impegnato farà il suo lavoro e basta, ma se per caso abbiamo sbagliato le dosi e per stare sicure ne abbiamo messo di più di quello che serve è possibile che emulsioni anche i grassi superficiali della pelle, rendendola più permeabile e in definitiva disidratandola, seccandola.
Ma si possono inserire grosse quantità di ingredienti termolabili senza problemi, come le vitamine, gli olietti vegetali particolari, insomma ci si può sbizzarrire. Normalmente non addensano e se lo fanno comunque la crema rimane leggera e anche meno nutriente ed idratante di un'analoga fatta con emulsionanti cerosi a caldo. Anche qui ci dobbiamo preoccupare dell'HLB: unire ad una buona quantità di emulsionante idrofilo un pochino di lipofilo di contrasto farà sicuramente riuscire meglio l'emulsione.
Se una crema a caldo per qualche ragione non si emulsiona sarà l'aggiunta di un emulsionante a freddo (eccezionale in questi casi sant'Abil care 85) alla ricotta già fatta che potrà salvarcela (non sono mai bei lavori da fare, ma piuttosto di buttar via...)
Non tutti gli emulsionanti sono abbastanza potenti alcuni lo sono meno; in generale per salvarci da errori cerchiamo di non esagerare con la fase grassa (mai sopra il 25%) e di metterne a sufficienza, per lo meno nella percentuale consigliata. Le formula più a rischio di separazione (quelle contenenti polveri o acidi ad esempio) conviene farle con emulsionanti a prova di bomba e potenti (come l'abil care e il montanov).
Ma veniamo al nostro dubbio: abbiamo fatto tanti begli acquisti e non sappiamo che scegliere: proviamone uno, dopo aver ben controllato la percentuale d'uso e l'HLB per vedere se ha bisogno di lipofilo di contrasto. Magari la volta dopo proveremo la stessa ricetta con un altro emulsionante, e non vedremo grandi differenze. Forse sarà leggermente più liquida, forse farà più effetto bianco, ma niente di tragicamente diverso. Quando li avremo provati tutti e ricorderemo se il tal emulsionante ha proprio dei difetti marcati, sapremo cosa scegliere per ottenere un particolare effetto (se ad esempio per una crema viso l'effetto bianco non si nota, per una crema corpo da regalare quando vogliamo fare bella figura magari ci interessa non faccia molto effetto bianco e richieda dieci minuti per essere assorbita; ecco che eviteremo il montanov, oppure VE e MF e magari andremo su un sesquistearato).
Ultima modifica di Lola il 22/06/2010, 16:07, modificato 1 volta in totale.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- Olivem: addensa bene e nelle creme che ho fatto finora, ho l'impressione che dia un po' un effetto "ceroso" quando si spalma la crema come se faccia strato... non dà fastidio ma anzi, dà la sensazione di crema nutriente e per questo forse è più adatto a chi ha la pelle secca e sensibile. Ciò non vuol dire però, che la crema non si assorba velocemente.
Non ho ben capito se dipende dal mio modo di formulare però...!
Non fa scia bianca.
- Lamecreme: addensa abbastanza, dà creme leggere direi e non fa molta scia bianca.
Finora le emulsioni mi sono sempre venute con questi emulsionanti.
Non ho ben capito se dipende dal mio modo di formulare però...!
Non fa scia bianca.
- Lamecreme: addensa abbastanza, dà creme leggere direi e non fa molta scia bianca.
Finora le emulsioni mi sono sempre venute con questi emulsionanti.
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Per cominciare a spignattare andrebbe bene usare solo l'Olivem 100 (qui la scheda prodotto)?
E poi m'intrigava anche l'Ester de sucre, perchè nella scheda tecnica dice che si può utilizzare sia da solo che con le gomme...insomma, mi sembra versatile e non difficile da usare.
Voi che ne dite? Li prendo entrambi?
P.S.: ma l'Ester de sucre come lo chiamate in italiano?
E poi m'intrigava anche l'Ester de sucre, perchè nella scheda tecnica dice che si può utilizzare sia da solo che con le gomme...insomma, mi sembra versatile e non difficile da usare.
Voi che ne dite? Li prendo entrambi?
P.S.: ma l'Ester de sucre come lo chiamate in italiano?
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Lascia stare ester de sucre prendi olivem; quando ci sono due nomi in inci è sempre completo.
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L'emulsionante 3 di aroma zone : Glyceryl stearate, Potassium stearate è il classico "Glyceryl Sterarate SE" qui semplicemente viene data tutta la composizione per far capire che dietro il termine SE (auto emulsionante) non si nasconde nulla di chimico.
Sarà lo stesso che vende Aromantic
Di solito questi emulsionanti danno creme abbastanza corpose.
Sarà lo stesso che vende Aromantic
Di solito questi emulsionanti danno creme abbastanza corpose.
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se ne era parlato qui
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?t=25960
io invece volevo sapere della Cera emulsionante Olive Douceur (Auto-émulsifiant huile dans eau, non ionique, non-éthoxylé)
Potassium olivoyl hydrolyzed wheat protein, cetearyl alcohol, glyceryl oleate, glyceryl stearate, potassium hydroxide
e della C. E. Olive protection (Emulsifiant eau dans huile, non ionique, non-éthoxylé)
Sorbitan olivate
http://lola.mondoweb.net/viewtopic.php?t=25960
io invece volevo sapere della Cera emulsionante Olive Douceur (Auto-émulsifiant huile dans eau, non ionique, non-éthoxylé)
Potassium olivoyl hydrolyzed wheat protein, cetearyl alcohol, glyceryl oleate, glyceryl stearate, potassium hydroxide
e della C. E. Olive protection (Emulsifiant eau dans huile, non ionique, non-éthoxylé)
Sorbitan olivate
passo le notti
nero e cristallo
a sceglier le carte
che giocherei
a maledire certe domande
che forse era meglio
non farsi mai
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a sceglier le carte
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Il primo è un altro sapone, il secondo si può provare ma ti avverto che ha HLB pari a 4.3 quindi o lo usi per acqua in olio o ci abbini un idrofilo. Per la cronaca il cetilstearilico è a 4.7.
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L'olivem 900 lo puoi abbinare al 1000 in crema con fase grassa non troppo bassa
Formule tipo questa le ho provate e le creme vengono molto bene. Compatte e molto lucide
(cerca nel messaggio la foto della formula)
5 olivem 1000
2 olivem 900
[/url]
Formule tipo questa le ho provate e le creme vengono molto bene. Compatte e molto lucide
(cerca nel messaggio la foto della formula)
5 olivem 1000
2 olivem 900
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oddio, la cosa si complica.anto ha scritto:L'olivem 900 lo puoi abbinare al 1000 in crema con fase grassa non troppo bassa
quello di AZ è l'OLIVEM 1000.
Poi c'è pure un olivem 900, e magari altri olivem.
immagino che questi non si trovino su AZ...
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Il casino lo fa AZ perchè mette nomi "ad minkiam"
Olive Doceur = Olivoil Emulsifier della Kalikem
Olive Protection = Olivem 900
QUIuna delle tante schede che ci sono in giro
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- Spignattatrice scientifica
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- Iscritto il: 29/07/2010, 21:52
Mi aggancio qui perché ho un paio di domande sui PGE. Per favore non spadellatemi, sui PGE non ne so assolutamente niente quindi se faccio confusione siate clementi.
Ho cercato sul forum informazioni sugli emulsionanti per poter sostituire gli emulsionanti cerosi (odiati dal mio viso) con qualcos'altro. Ho trovato i PGE che sembrano gli unici liquidi a pallino verde. Ho capito che ci sono quelli solubilizzanti (pge 10-laurato), quelli lipofili (pge 3-caprato) e quelli idrofili (pge 4-caprato). E ho capito anche che funzionano come tensioattivi, specialmente il pge 10-laurato credo di aver capito che è molto aggressivo.
Adesso le domande: ovviamente non ho guardato tutte le ricette degli spignattamenti (ce ne sono troppe!) ma mi sembra che si usano come emulsionanti per i tensioattivi (es. esterquat) ma non per fare le creme viso. C'è un perché? Si potrebbe usare l'accoppiata 4-caprato e 3-caprato per fare creme viso leggere (quantità massima dell'olio al diciamo un 10%)? O si rischia di aver più che altro una crema... "tensioattiva"?
Ho provato a cercare anche un po' su internet ed ho trovato un paio di schede tecniche dove i vari pge laurati si usano solo nei detergenti, mentre per le creme si usano i vari pge oleati. Cosa cambia (parlando di effetto sulla pelle ovviamente) fra i laurati e gli oleati?
Torno a studiare...
Ho cercato sul forum informazioni sugli emulsionanti per poter sostituire gli emulsionanti cerosi (odiati dal mio viso) con qualcos'altro. Ho trovato i PGE che sembrano gli unici liquidi a pallino verde. Ho capito che ci sono quelli solubilizzanti (pge 10-laurato), quelli lipofili (pge 3-caprato) e quelli idrofili (pge 4-caprato). E ho capito anche che funzionano come tensioattivi, specialmente il pge 10-laurato credo di aver capito che è molto aggressivo.
Adesso le domande: ovviamente non ho guardato tutte le ricette degli spignattamenti (ce ne sono troppe!) ma mi sembra che si usano come emulsionanti per i tensioattivi (es. esterquat) ma non per fare le creme viso. C'è un perché? Si potrebbe usare l'accoppiata 4-caprato e 3-caprato per fare creme viso leggere (quantità massima dell'olio al diciamo un 10%)? O si rischia di aver più che altro una crema... "tensioattiva"?
Ho provato a cercare anche un po' su internet ed ho trovato un paio di schede tecniche dove i vari pge laurati si usano solo nei detergenti, mentre per le creme si usano i vari pge oleati. Cosa cambia (parlando di effetto sulla pelle ovviamente) fra i laurati e gli oleati?
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Nie jest łatwo pojąć nawet to
to że co rano słońce świeci
że świat będzie jakim stworzą go
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(Piotr Rubik, Strażnik raju)
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- Grande Capa
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i PGE laurati hanno HLB più alto degli oleati, quindi al limite vanno accoppiati (io l'ho fatto più volte). I caporati a mio parere non hanno grande forza emulsionante, si rischia sempre la separazione. Tieni conto che sono tutti liquidi quindi la tua emulsione viene un latte.
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- Spignattatrice scientifica
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Velocissima, grazie Lola!
Ok, quindi se ho capito bene l'accoppiata vincente sarebbe con un oleato e un laurato? Per esempio 3-oleato (lipofilo) e 10-laurato (idrofilo) dove l'oleato è a percentuale più bassa del laurato per fare O/A. La mia teoria regge?
Lo so che ne uscirebbe un latte, ma potrei sempre gelificare l'acqua per ottenere un gel con una quota grassa abbastanza bassa. Così potrei anche ridurre la percentuale dei PGE, visto che il gel "cattura" le micelle d'olio. O sbaglio? I PGE credo che vanno bene con i gelificanti, cioè l'uno non smonta l'altro, vero?
Ok, quindi se ho capito bene l'accoppiata vincente sarebbe con un oleato e un laurato? Per esempio 3-oleato (lipofilo) e 10-laurato (idrofilo) dove l'oleato è a percentuale più bassa del laurato per fare O/A. La mia teoria regge?
Lo so che ne uscirebbe un latte, ma potrei sempre gelificare l'acqua per ottenere un gel con una quota grassa abbastanza bassa. Così potrei anche ridurre la percentuale dei PGE, visto che il gel "cattura" le micelle d'olio. O sbaglio? I PGE credo che vanno bene con i gelificanti, cioè l'uno non smonta l'altro, vero?
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in tema di emulsionanti liquidi, sono sempre stata incuriosita dall'uso che ha fatto tagliar del caprylyl/capryl glucoside nella sua crema-gel. cosa si può dire dell'uso di tensioattivi come emulsionanti? vorrei saperne di più per capire fino a che punto si può sperimentare... ci sono tensioattivi da scartare a priori per questo utilizzo? tutto sta a trovare l'HLB e poi basarsi su quello? oppure ci sono altri fattori da considerare?
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Per quanto riguarda i tensioattivi ho visto che si cerca di "sdoganare" il sarcosinato (Sodium Lauroyl Sarcosinate). Potresti cercare con google se qualcuno l'ha fatto davvero.
Il PGE 4 caprato è un PGE bufala (IMHO) fa a cazzotti con qualsiasi cosa .
L'unico modo utile di usarlo (sempre secondo me) è puro incorporandoci oli essenziali per il bagno. Ne regge una bella quantità.
Il PGE 4 caprato è un PGE bufala (IMHO) fa a cazzotti con qualsiasi cosa .
L'unico modo utile di usarlo (sempre secondo me) è puro incorporandoci oli essenziali per il bagno. Ne regge una bella quantità.
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Ok, spero l'ultima domanda per adesso in quanto ai PGE:
qualcuno mi sa dire cosa significa il numero davanti al nome? Cioè, c'entra qualcosa con le sue proprietà (non so, sparo alla cieca: quelli col numero più basso sono più lipofili, quelli col numero più alto sono più idrofili)? O è solo una denominazione e basta?
qualcuno mi sa dire cosa significa il numero davanti al nome? Cioè, c'entra qualcosa con le sue proprietà (non so, sparo alla cieca: quelli col numero più basso sono più lipofili, quelli col numero più alto sono più idrofili)? O è solo una denominazione e basta?
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ah allora non c'è problema
esatto più alto è il numero più idrofili sono, almeno nell'esperienza di quelli che conosco io.
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