Emulsiologia for dummies
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Emulsiologia for dummies
Emulsiologia for dummies
Liberamente tratto da Materie prime di base - sostanze ausiliarie, funzionali e odorose - formulazioni controlli impianti di Giannni Proserpio, Sinerga 1985 con aggiunte mie
Prendete un bicchiere d'acqua e versateci sopra una goccia di olio; non solo galleggerà (ha densità e peso specifico molto differente da quello dell'acqua) ma farà una piccola sfera galleggiante: la tensione interfacciale tra due sostanze così diverse, immiscibili, è notevole, per questo l'olio si disporrà in una forma il meno possibile a contatto con la'cqua, una sfera.
Aggiungete un'altra goccia, vicina alla prima ma non sopra questa; dopo poco le due si uniranno in una goccia più grossa: una molecola all'interfacies è molto più fortemente attratta dalle molecole simili che la attorniano piuttosto che da quelle di una sostanza diversa.
Vuotate il bicchiere, e riempitelo di acqua in cui scioglierete del detersivo per piatti, e versateci un'altra goccia di olio; si allargherà sulla superficie e non farà più una sferetta: il tensioattivo diminuisce la tensione superficiale tra le due sostanze immiscibili.
Mescolate: la goccia sparisce, l'avete emulsionata; è completamente dispersa in microgoccioline nell'acqua grazie al tensioattivo.
Aumentate l'olio e mescolate ogni volta: ad un certo punto dopo breve attesa vi si formeranno tante macchie di olio larghe in superficie, è il famoso cremaggio, l'inizio della rottura di un'emulsione; l'emulsionante non basta più a circondare tutto l'olio che migra verso l'alto.
Cos'è un emulsionante? E' una sostanza a doppia affinità, idrofila e lipofila, che ha la proprietà di ridurre la tensione interfacciale tra 2 sostanze e di produrre film interfacciali meccanicamente stabili.
Ogni emulsionante è caratterizzato da un certo rapporto tra gruppi idrofili (che amano l'acqua e si legano ad essa) e gruppi lipofili (che si legano all'olio) e che può essere spostato più verso il lipofilo o più verso l'idrofilo: questo valore viene misurato, e si chiama HLB (hydrophylic-lipophylic balance). L'HLB non fornisce il dato della forza emulsionante, ecco perchè a parità di HLB alcuni emulsionanti funzionano meglio e si usano a più basse percentuali).
L'HLB varia da 0 a 20.
HLB da 0 a 3: nessuna dispersione in acqua, sono presenti troppi pochi gruppi idrofili; l'emulsionante non emulsiona e viene considerato fattore di consistenza lipofilo
HLB da 3 a 6: scarsa dispersione in acqua, l'emulsionante è lipofilo e serve a fare emulsioni A/O (acqua in olio)
HLB da 6 a 8: dispersione in acqua dopo vigorosa agitazione, l'emulsionante ha proprietà intermedie
HLB da 8 a 10: dispersione lattea stabile, l'emulsionante ha proprietà intermedie
HLB da 10 a 13: dispersione da traslucida a chiara l'emulsionante diventa O/A (olio in acqua) o solubilizzante
HLB da 13 a 20: dispersione trasparente, l'emulsionante O/A è anche solubilizzante o tensioattivo.
Si ottengono emulsioni stabili A/O con un HLB totale tra 2 e 6
si ottengono emulsioni stabili O/A con HLB totale tra l'8 e il 16
si ottengono solubilizzazioni trasparenti con HLB sopra il 13
HLB di emulsionanti a noi noti che ho trovato:
0.5 glycol distearate (il perlante dei bagnoschiuma) nessuna attività emulsionante
3.5-4.0 glyceryl stearate buona attività emulsionante A/O
4.0 lecitina granulare del supermercato
5.0 polyglyceryl 3-oleate ottima attività emulsionante A/O
5.0 methyl glucose dioleate ottima attività emulsionante A/O
5.8 Glyceryl stearate SE
8.3 sodium stearoyl lactilate emulsionante O/A
9.7 lecithin emulsionante O/A
10.0 Montanov 68 emulsionante O/A
10.0 abil care 85
10.0-12.0 glyceryl stearate citrate
11.0 cetearyl glucoside emulsionante O/A
11.5 polyglyceryl 3-methylglucose distearate
12.0 methylglucose sesquistearate ottima attività emulsionante O/A
13.0 PEG 40 Hydrogenated castor oil emulsionante O/A e solubilizzante
15.0 Polyglyceryl 10-laurate emulsionante O/A e solubilizzante
16.7 Polysorbate 20 emulsionante O/A e solubilizzante
Teoria di Ostwald (valida in linea di massima perchè ci sono emulsionanti e metodi di meulsionamento che la contraddicono, ma per i nostri esperimenti casalinghi invece funziona perfettamente):
Se una fase è presente a concentrazione inferiore al 25.98% può esistere solo come fase dispersa, dal 25.98% sia come fase dispersa che come fase continua, dal 74,02% solo come fase continua.
Ecco spiegato come mai le cold cream (A/O) reggono fino al 25% di acqua, e come mai le nostre creme (O/A) sono facili da emulsionare solo fino al 25% di grassi, poi sono dolori e si rischia la separazione.
Solubilizzazioni trasparenti:
acqua > 95%
olio 0.25-0.5%
solubilizzante 0.75-3.5% (di sostanza pura, tenete conto che nel PGE 10 laurato che abbiamo l'attivo è al 50%)
Teoria del complesso molecolare di Shulman: questa è più complicata, ma dice di interessante per noi che in una O/A ci deve essere una coppia emulsionante con emulsionante lipofilo ed uno idrofilo, e che sarà stabile solo se l'emulsionante idrofilo sarà presente in misura maggiore di quello lipofilo.
L'emulsionante riduce la tensione interfacciale formando un film attorno ad ogni gocciolina di olio, e ogni sua molecola si dispone con i gruppi lipofili dentro la fase oleosa e i gruppi lipofili dentro la fase acquosa. Se usiamo un solo emulsionante il film formato è omogeneo ma molto debole, se usiamo un emulsionante di contrasto (lipofilo) si ottiene un'interfacies più forte, praticamente un doppio strato.
Aggiungo che per aiutare la stabilità la fase disperdente deve essere addensata (ecco il perchè di carbomer e xantana per le O/A, e della cera d'api nelle A/O che altrimenti si separerebbero molto prima).
L'alcool cetilico e cetilstearilico sono fattori di consistenza e stabilizzanti e se volete anche "coemulsionanti". Essendo alcooli hanno dei gruppi ossidrilici che li rendono più polari, nell'emulsione quindi migrano verso la fase acquosa dove creano una rete gellosa, chiamata "liquid cristalline structure" - questo è il loro modo di stabilizzare e "co-emulsionare". Ma non sono emulsionanti. Per emulsionarli avete bisogno di un emulsionante, hanno HLB richiesto molto alto, 15-16.
Per fare le emulsioni o/a il range di valori HLB degli emulsionanti adatti è ampio: da 8 a 12. E questi emulsionanti spessissimo non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo ma solo di stabilizzante (=cetilico, cetilstearilico) (che noi erroneamente denominavamo lipofilo). Il sesquistearato, il distearato, il cetearyl glucoside e molti altri non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo (ma anche se lo usassimo, l'HLB complessivo non scenderebbe così tanto da compromettere la stabilità) bensì hanno bisogno di stabilità: cetilico, cetilstearilico, carbomer, xantana etc. Mentre invece i solubilizzanti hanno bisogno del lipofilo di contrasto - proprio perché il loro HLB è troppo alto.
Ora, una volta capito che l'emulsionante non ha bisogno del lipofilo di contrasto ma di stabilità bisogna ricordare che il cetilico e il cetilstearilico fanno parte dei lipidi che devono essere emulsionati - come tutti gli oli, esteri, cere etc. Gli oli vegetali hanno un HLB richiesto molto basso, intorno a 6 o 7 (fanno eccezione alcuni oli tipo il ricino che ha HLBR 14), gli esteri intorno a 12 e gli alcooli intorno a 15. Se noi facessimo una cascata di soli vegetali (e niente cetilico), l'HLBr complessivo sarebbe intorno a 6 o 7. Se ci aggiungiamo la stessa quantità di esteri, l'HLBr complessivo sarà intorno a 10. Quel pochino di cetilico in più aiuta ad alzare eventualmente l'HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l'11 o 12. Ed ecco che la nostra fase grassa già rientra nell'HLB del nostro sesquistearato (HLB 12) o cetearyl glucoside (HLB 10) e così via.
Stabilità delle emulsioni (legge di Stokes):
Perchè un'emulsione sia stabile nel tempo occorre badare al raggio delle particelle disperse: più le particelle sono piccole + la velocità di sedimentazione sarà bassa (ma c'è sempre, nessuna emulsione è eterna e tende, nel lungo o lunghissimo periodo, a separarsi). Per agire sul diametro delle micelle si usa agitare velocemente l'emulsione (in poche parole: un minipimer darà emulsioni con micelle più piccole del mescolare con un cucchiaino, quindi l'emulsione sarà più liscia a vedersi e più stabile nel tempo).
Più la viscosità della fase esterna è alta meno l'emulsione ha tendenza a separarsi (ecco spiegata l'aggiunta di addensanti e gelificanti, che intrappolano le micelle e impediscono loro di aggregarsi)
Tecniche di emulsionamento O/A:
Metodo inglese: l'emulsionante è disperso in parte dell'acqua, poi vengono fatte piccole aggiunte di acqua e di olio fino ad ottenere l'emulsione completa
Metodo continentale: gli emulsionanti sono miscelati alla fase oleosa calda e vengono addizionati di acqua calda fino ad ottenere una pasta o "nucleo" dell'emulsione, che poi verrà diluita con acqua fredda aggiunta poco alla volta. Metodo che serve a consumare meno energia e tempo.
Metodo diretto: l'emulsionante è sciolto in olio poi si versa il tutto in acqua dove si disperde subito frullando.
Metodo ad inversione di emulsione: gli emulsionanti vengono sciolti nella fase oleosa poi si versa a filo l'acqua nell'olio. Dapprima si forma una A/O che all'aumentare dell'acqua diventa una O/A. Con questo metodo si ottengono le emulsioni più fini e stabili. (questo da libro in realtà ne ho buttate via tante con questo metodo che metà basta; e adesso so pure il perchè. Questo metodo può funzionare solo con gli emulsionanti etossilati, cioè i vari polisorbati e PEG vari che noi non usiamo, e che scaldati hanno la caratteristica di cambiare il loro HLB che può passare tranquillamente da un 12 a temperatura ambiente ad un 5 a 80 gradi. in questo caso se ad ottanta gradi noi mettiamo l'olio nell'acqua, ma in quel momento lui ha HLB basso, mai più riusciremo a creare l'iniziale emulsione acqua in olio che il mio etossilato è l'unica cosa che sa fare a caldo. allora se verso l'acqua in olio, l'emulsionante mi crea un'emulsione acqua in olio, e a raffreddamento questa cambierà in olio in acqua perchè con l'abbassarsi della temperatura l'emulsionante voltagabbana sarà tornato a fare il mestiere suo.
Ma se io sto usando un emulsionante non etossilato, tipo sesquistearato o olivem tanto per capirci, quando lo scaldiamo quello mantiene sempre uguale il suo HLB, quindi se faccio il lavoro di versare l'acqua nell'olio, e quello non è pronto perchè non è il mestiere suo, mi farà solo una bella ricotta. A qualsiasi temperatura lui mantiene il suo HLB costante e deve essere trattato da emulsionante acqua in olio quindi si deve versare la fase dispersa, quella oleosa, in quella disperdente, cioè quella acquosa, e tutto funzionerá come deve ).
Liberamente tratto da Materie prime di base - sostanze ausiliarie, funzionali e odorose - formulazioni controlli impianti di Giannni Proserpio, Sinerga 1985 con aggiunte mie
Prendete un bicchiere d'acqua e versateci sopra una goccia di olio; non solo galleggerà (ha densità e peso specifico molto differente da quello dell'acqua) ma farà una piccola sfera galleggiante: la tensione interfacciale tra due sostanze così diverse, immiscibili, è notevole, per questo l'olio si disporrà in una forma il meno possibile a contatto con la'cqua, una sfera.
Aggiungete un'altra goccia, vicina alla prima ma non sopra questa; dopo poco le due si uniranno in una goccia più grossa: una molecola all'interfacies è molto più fortemente attratta dalle molecole simili che la attorniano piuttosto che da quelle di una sostanza diversa.
Vuotate il bicchiere, e riempitelo di acqua in cui scioglierete del detersivo per piatti, e versateci un'altra goccia di olio; si allargherà sulla superficie e non farà più una sferetta: il tensioattivo diminuisce la tensione superficiale tra le due sostanze immiscibili.
Mescolate: la goccia sparisce, l'avete emulsionata; è completamente dispersa in microgoccioline nell'acqua grazie al tensioattivo.
Aumentate l'olio e mescolate ogni volta: ad un certo punto dopo breve attesa vi si formeranno tante macchie di olio larghe in superficie, è il famoso cremaggio, l'inizio della rottura di un'emulsione; l'emulsionante non basta più a circondare tutto l'olio che migra verso l'alto.
Cos'è un emulsionante? E' una sostanza a doppia affinità, idrofila e lipofila, che ha la proprietà di ridurre la tensione interfacciale tra 2 sostanze e di produrre film interfacciali meccanicamente stabili.
Ogni emulsionante è caratterizzato da un certo rapporto tra gruppi idrofili (che amano l'acqua e si legano ad essa) e gruppi lipofili (che si legano all'olio) e che può essere spostato più verso il lipofilo o più verso l'idrofilo: questo valore viene misurato, e si chiama HLB (hydrophylic-lipophylic balance). L'HLB non fornisce il dato della forza emulsionante, ecco perchè a parità di HLB alcuni emulsionanti funzionano meglio e si usano a più basse percentuali).
L'HLB varia da 0 a 20.
HLB da 0 a 3: nessuna dispersione in acqua, sono presenti troppi pochi gruppi idrofili; l'emulsionante non emulsiona e viene considerato fattore di consistenza lipofilo
HLB da 3 a 6: scarsa dispersione in acqua, l'emulsionante è lipofilo e serve a fare emulsioni A/O (acqua in olio)
HLB da 6 a 8: dispersione in acqua dopo vigorosa agitazione, l'emulsionante ha proprietà intermedie
HLB da 8 a 10: dispersione lattea stabile, l'emulsionante ha proprietà intermedie
HLB da 10 a 13: dispersione da traslucida a chiara l'emulsionante diventa O/A (olio in acqua) o solubilizzante
HLB da 13 a 20: dispersione trasparente, l'emulsionante O/A è anche solubilizzante o tensioattivo.
Si ottengono emulsioni stabili A/O con un HLB totale tra 2 e 6
si ottengono emulsioni stabili O/A con HLB totale tra l'8 e il 16
si ottengono solubilizzazioni trasparenti con HLB sopra il 13
HLB di emulsionanti a noi noti che ho trovato:
0.5 glycol distearate (il perlante dei bagnoschiuma) nessuna attività emulsionante
3.5-4.0 glyceryl stearate buona attività emulsionante A/O
4.0 lecitina granulare del supermercato
5.0 polyglyceryl 3-oleate ottima attività emulsionante A/O
5.0 methyl glucose dioleate ottima attività emulsionante A/O
5.8 Glyceryl stearate SE
8.3 sodium stearoyl lactilate emulsionante O/A
9.7 lecithin emulsionante O/A
10.0 Montanov 68 emulsionante O/A
10.0 abil care 85
10.0-12.0 glyceryl stearate citrate
11.0 cetearyl glucoside emulsionante O/A
11.5 polyglyceryl 3-methylglucose distearate
12.0 methylglucose sesquistearate ottima attività emulsionante O/A
13.0 PEG 40 Hydrogenated castor oil emulsionante O/A e solubilizzante
15.0 Polyglyceryl 10-laurate emulsionante O/A e solubilizzante
16.7 Polysorbate 20 emulsionante O/A e solubilizzante
Teoria di Ostwald (valida in linea di massima perchè ci sono emulsionanti e metodi di meulsionamento che la contraddicono, ma per i nostri esperimenti casalinghi invece funziona perfettamente):
Se una fase è presente a concentrazione inferiore al 25.98% può esistere solo come fase dispersa, dal 25.98% sia come fase dispersa che come fase continua, dal 74,02% solo come fase continua.
Ecco spiegato come mai le cold cream (A/O) reggono fino al 25% di acqua, e come mai le nostre creme (O/A) sono facili da emulsionare solo fino al 25% di grassi, poi sono dolori e si rischia la separazione.
Solubilizzazioni trasparenti:
acqua > 95%
olio 0.25-0.5%
solubilizzante 0.75-3.5% (di sostanza pura, tenete conto che nel PGE 10 laurato che abbiamo l'attivo è al 50%)
Teoria del complesso molecolare di Shulman: questa è più complicata, ma dice di interessante per noi che in una O/A ci deve essere una coppia emulsionante con emulsionante lipofilo ed uno idrofilo, e che sarà stabile solo se l'emulsionante idrofilo sarà presente in misura maggiore di quello lipofilo.
L'emulsionante riduce la tensione interfacciale formando un film attorno ad ogni gocciolina di olio, e ogni sua molecola si dispone con i gruppi lipofili dentro la fase oleosa e i gruppi lipofili dentro la fase acquosa. Se usiamo un solo emulsionante il film formato è omogeneo ma molto debole, se usiamo un emulsionante di contrasto (lipofilo) si ottiene un'interfacies più forte, praticamente un doppio strato.
Aggiungo che per aiutare la stabilità la fase disperdente deve essere addensata (ecco il perchè di carbomer e xantana per le O/A, e della cera d'api nelle A/O che altrimenti si separerebbero molto prima).
L'alcool cetilico e cetilstearilico sono fattori di consistenza e stabilizzanti e se volete anche "coemulsionanti". Essendo alcooli hanno dei gruppi ossidrilici che li rendono più polari, nell'emulsione quindi migrano verso la fase acquosa dove creano una rete gellosa, chiamata "liquid cristalline structure" - questo è il loro modo di stabilizzare e "co-emulsionare". Ma non sono emulsionanti. Per emulsionarli avete bisogno di un emulsionante, hanno HLB richiesto molto alto, 15-16.
Per fare le emulsioni o/a il range di valori HLB degli emulsionanti adatti è ampio: da 8 a 12. E questi emulsionanti spessissimo non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo ma solo di stabilizzante (=cetilico, cetilstearilico) (che noi erroneamente denominavamo lipofilo). Il sesquistearato, il distearato, il cetearyl glucoside e molti altri non hanno bisogno di coemulsionante lipofilo (ma anche se lo usassimo, l'HLB complessivo non scenderebbe così tanto da compromettere la stabilità) bensì hanno bisogno di stabilità: cetilico, cetilstearilico, carbomer, xantana etc. Mentre invece i solubilizzanti hanno bisogno del lipofilo di contrasto - proprio perché il loro HLB è troppo alto.
Ora, una volta capito che l'emulsionante non ha bisogno del lipofilo di contrasto ma di stabilità bisogna ricordare che il cetilico e il cetilstearilico fanno parte dei lipidi che devono essere emulsionati - come tutti gli oli, esteri, cere etc. Gli oli vegetali hanno un HLB richiesto molto basso, intorno a 6 o 7 (fanno eccezione alcuni oli tipo il ricino che ha HLBR 14), gli esteri intorno a 12 e gli alcooli intorno a 15. Se noi facessimo una cascata di soli vegetali (e niente cetilico), l'HLBr complessivo sarebbe intorno a 6 o 7. Se ci aggiungiamo la stessa quantità di esteri, l'HLBr complessivo sarà intorno a 10. Quel pochino di cetilico in più aiuta ad alzare eventualmente l'HLBr complessivo della fase grassa spingendola verso l'11 o 12. Ed ecco che la nostra fase grassa già rientra nell'HLB del nostro sesquistearato (HLB 12) o cetearyl glucoside (HLB 10) e così via.
Stabilità delle emulsioni (legge di Stokes):
Perchè un'emulsione sia stabile nel tempo occorre badare al raggio delle particelle disperse: più le particelle sono piccole + la velocità di sedimentazione sarà bassa (ma c'è sempre, nessuna emulsione è eterna e tende, nel lungo o lunghissimo periodo, a separarsi). Per agire sul diametro delle micelle si usa agitare velocemente l'emulsione (in poche parole: un minipimer darà emulsioni con micelle più piccole del mescolare con un cucchiaino, quindi l'emulsione sarà più liscia a vedersi e più stabile nel tempo).
Più la viscosità della fase esterna è alta meno l'emulsione ha tendenza a separarsi (ecco spiegata l'aggiunta di addensanti e gelificanti, che intrappolano le micelle e impediscono loro di aggregarsi)
Tecniche di emulsionamento O/A:
Metodo inglese: l'emulsionante è disperso in parte dell'acqua, poi vengono fatte piccole aggiunte di acqua e di olio fino ad ottenere l'emulsione completa
Metodo continentale: gli emulsionanti sono miscelati alla fase oleosa calda e vengono addizionati di acqua calda fino ad ottenere una pasta o "nucleo" dell'emulsione, che poi verrà diluita con acqua fredda aggiunta poco alla volta. Metodo che serve a consumare meno energia e tempo.
Metodo diretto: l'emulsionante è sciolto in olio poi si versa il tutto in acqua dove si disperde subito frullando.
Metodo ad inversione di emulsione: gli emulsionanti vengono sciolti nella fase oleosa poi si versa a filo l'acqua nell'olio. Dapprima si forma una A/O che all'aumentare dell'acqua diventa una O/A. Con questo metodo si ottengono le emulsioni più fini e stabili. (questo da libro in realtà ne ho buttate via tante con questo metodo che metà basta; e adesso so pure il perchè. Questo metodo può funzionare solo con gli emulsionanti etossilati, cioè i vari polisorbati e PEG vari che noi non usiamo, e che scaldati hanno la caratteristica di cambiare il loro HLB che può passare tranquillamente da un 12 a temperatura ambiente ad un 5 a 80 gradi. in questo caso se ad ottanta gradi noi mettiamo l'olio nell'acqua, ma in quel momento lui ha HLB basso, mai più riusciremo a creare l'iniziale emulsione acqua in olio che il mio etossilato è l'unica cosa che sa fare a caldo. allora se verso l'acqua in olio, l'emulsionante mi crea un'emulsione acqua in olio, e a raffreddamento questa cambierà in olio in acqua perchè con l'abbassarsi della temperatura l'emulsionante voltagabbana sarà tornato a fare il mestiere suo.
Ma se io sto usando un emulsionante non etossilato, tipo sesquistearato o olivem tanto per capirci, quando lo scaldiamo quello mantiene sempre uguale il suo HLB, quindi se faccio il lavoro di versare l'acqua nell'olio, e quello non è pronto perchè non è il mestiere suo, mi farà solo una bella ricotta. A qualsiasi temperatura lui mantiene il suo HLB costante e deve essere trattato da emulsionante acqua in olio quindi si deve versare la fase dispersa, quella oleosa, in quella disperdente, cioè quella acquosa, e tutto funzionerá come deve ).
Ultima modifica di Lola il 25/11/2009, 18:29, modificato 2 volte in totale.
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- Spignattatore Esperto
- Messaggi: 5171
- Iscritto il: 03/10/2006, 9:54
Io onestamente non ho capito se faccio la 2 o la 4 ma basta tenere l'acqua abb. calda che funziona
Riprova. E' impossibile che non ti venga !
--edit 4 Paracelso--
Giocando con le wow e sbagliando le dosi della betaina ho girato un bel po' di a/o in o/a ottenendo emulsioni iperfluide.. direi spruzzabili. Molto simili a quelle ottenibili con il Montanov L
Al massimo dopo 24h sono finite nel wc perchè non me ne facevo nulla ma ... sarebbero state stabili e conservabili nel tempo ?
E soprattutto ha senso fare appositamente una cosa simile ..
Riprova. E' impossibile che non ti venga !
--edit 4 Paracelso--
Giocando con le wow e sbagliando le dosi della betaina ho girato un bel po' di a/o in o/a ottenendo emulsioni iperfluide.. direi spruzzabili. Molto simili a quelle ottenibili con il Montanov L
Al massimo dopo 24h sono finite nel wc perchè non me ne facevo nulla ma ... sarebbero state stabili e conservabili nel tempo ?
E soprattutto ha senso fare appositamente una cosa simile ..
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- esimio cosmetologo
- Messaggi: 688
- Iscritto il: 13/12/2006, 8:58
ci sarebbe troppo da scrivere, visto che la materia è ingannevole e molte apparenti regole generali, sono valide in casi relativamente ristretti e quindi sono fuorvianti
Nel complesso alle cose scritte da Lola aggiungerei solo:
non fidatevi molto degli HLB,
pochi sanno calcolarli,
spesso sono sbagliati,
se calcolati come fa Griffin funzionano solo con gli etossilati,
calcolati con la tecnica di Davies, richiedono una valutazione accurata anche di tutti gli altri componenti la fase grassa che possono giocare un ruolo coemulsionante notevole.
comunque l' hlb sballa i calcoli con emulsionanti ionici
e le tabelle che circolano si internet sono infarcite di errori.....
Non a caso alcuni nuovi emulsionanti non dichiarano piu' l'HLB perchè sarebbe fuorviante.
metodo pratico per spignattatori...
provate a sciogliere l'emulsionante in acqua o in olio .
L' ambiente dove si scioglie rappresenta la fase continua (esterna ) privilegiata per quell'emulsionante.
Questa spignattata in realtà ha alle spalle una regola scientifica molto seria( a memoria di un certo Bancroft ).
Fregatevene della regola di Ostvald , se l'emulsionante è "forte" si possono fare emulsioni con il 90-95% di fase discontinua ( interna );
Ma fate solo emulsioni O/W con almeno il 70% d'acqua o idro ( quindi rispettando la regola di Ostvald )
Lasciate perdere i metodi antichi ( wet, dry alias inglese o continentale ) che si usavano quando per emulsionante si metteva la gomma d'acacia...
oggi la maniera o metodo o sequenza si fa in funzione degli strumenti disponibili, del tipo di emulsionante e di altri fattori.
Con maniera diretta si intende quella dove il mescolatore principale ( il turbo per intenderci ) viene prima riempito con la fase continua ( l'acqua nelle O/W ) e a questa si aggiunge la fase discontinua ( l'olio nelle O/W ).
Si puo' emulsionare anche alla maniera inversa, mettendo nel turbo l'olio e aggiungendo acqua per fare una O/W, ma sono necessari alcuni accorgimenti e conoscenze ulteriori.
E' abbastanza facile fraintendere la maniera con l'emulsione, per cui c'è chi crede che aggiungendo acqua all'olio si facciano le W/O.... niente di piu' sbagliato...
l'emulsione finale dipenderà da :
tipo e concentrazione di emulsionanti utilizzati
polarità degli oli
rapporto tra le fasi
concentrazione di gellanti o fattori di consistenza lipo
concentrazione di gellanti o fattori reologici idro
fissati questi parametri la maniera o metodo non modifica l'emulsione, al massimo con la maniuera sbagliata: l'emulsione non viene .
Oggi ho voglia di stuzzicare chi spignatta , per cui riporto quello che per me è il metodo piu' efficace per un O/W domiciliare.
Microonde
1 beaker olio
1 beaker aqua
1 beaker servizio
minipimer
nel beaker di servizio metter il 60% d'acqua e altri idro ( es. glicerina) , gellanti idro e attivi termolabili.
disperdere e omogenizzare il beaker di servizio a max 45° poi lasciarlo raffreddare .
nel beaker olio metter oli + emulsionanti lipo + attivi lipo non termolabili.
nel beaker aqua mettere il 40% dell'acqua + emulsionanti idro + attivi idro non termolabili.
scaldare entrambe beakers olio e aqua nel microonde fino a quando tutti i componenti si sono disciolti e fino a quando l'aqua non ha raggiunto gli 80° max.
NB. anche gli oli scaldano nel microonde, dipende da quanto sono polari.
visto che si tratta di una o/w aggiungere la fase aqua alla fase olio ( maniera inversa ) e mescolare.
Omogenizzare col pimer e se necessario riscaldare di nuovo un po' col microonde in modo che un po' di omogenizzazione avvenga sopra i 60°
Quando la fase olio + aqua si è raffreddata sotto i 60-55°
aggiungere a freddo e a filo turbando il contenuto del beaker di servizio.
anche se a parole sembra complessa, questa tecnica è, per me , piu' semplice e meno critica delle solite , inoltre è molto efficace e da bei risultati.
Il raffreddamento veloce indotto dall'aggiunta finale, aiuta assai.
A parte alcune varianti ( il microonde oltre a scaldare proprio per l'agitazione molecolare che induce nel prodotto facilita la formazione di particolari emulsioni nano e lamellari ) non è farina del mio sacco ma si tratta di una reinterpretazione delle tecniche di LIN ( detta: water solubilization )...tecnologia avanzata, adatta a chi spignatta , che spesso nei laboratori cosmetici neppure conoscono.
PS: la fisica-chimica delle emulsioni e dei colloidi è veramente complessa.
PPS: giocare con le inversioni dell'emulsione: PIT , catastrofiche o PIC , sono belle esperienze ma da affrontare solo quando si è capito e si è riusciti a far funzionare bene una tecnica base .
PPPS: le emulsioni non si fanno solo con i tensioattivi
PPPPS: qualunque professore di topologia , se lo trovate , vi puo' spiegare che i soliti modelli micellari delle emulsioni , con la gocciolina d'olio circondata da molecole orientate con testa lipo e coda idro sono "matematicamente" impossibili per cui tutta la "scienza" delle emulsioni viene spiegata partendo da modelli simbolici assolutamente irreali ( recentemente sono comparse definizione della fisica di interfaccia dei colloidi leggermente diverse dal solito se letrovo le riporto... )
Nel complesso alle cose scritte da Lola aggiungerei solo:
non fidatevi molto degli HLB,
pochi sanno calcolarli,
spesso sono sbagliati,
se calcolati come fa Griffin funzionano solo con gli etossilati,
calcolati con la tecnica di Davies, richiedono una valutazione accurata anche di tutti gli altri componenti la fase grassa che possono giocare un ruolo coemulsionante notevole.
comunque l' hlb sballa i calcoli con emulsionanti ionici
e le tabelle che circolano si internet sono infarcite di errori.....
Non a caso alcuni nuovi emulsionanti non dichiarano piu' l'HLB perchè sarebbe fuorviante.
metodo pratico per spignattatori...
provate a sciogliere l'emulsionante in acqua o in olio .
L' ambiente dove si scioglie rappresenta la fase continua (esterna ) privilegiata per quell'emulsionante.
Questa spignattata in realtà ha alle spalle una regola scientifica molto seria( a memoria di un certo Bancroft ).
Fregatevene della regola di Ostvald , se l'emulsionante è "forte" si possono fare emulsioni con il 90-95% di fase discontinua ( interna );
Ma fate solo emulsioni O/W con almeno il 70% d'acqua o idro ( quindi rispettando la regola di Ostvald )
Lasciate perdere i metodi antichi ( wet, dry alias inglese o continentale ) che si usavano quando per emulsionante si metteva la gomma d'acacia...
oggi la maniera o metodo o sequenza si fa in funzione degli strumenti disponibili, del tipo di emulsionante e di altri fattori.
Con maniera diretta si intende quella dove il mescolatore principale ( il turbo per intenderci ) viene prima riempito con la fase continua ( l'acqua nelle O/W ) e a questa si aggiunge la fase discontinua ( l'olio nelle O/W ).
Si puo' emulsionare anche alla maniera inversa, mettendo nel turbo l'olio e aggiungendo acqua per fare una O/W, ma sono necessari alcuni accorgimenti e conoscenze ulteriori.
E' abbastanza facile fraintendere la maniera con l'emulsione, per cui c'è chi crede che aggiungendo acqua all'olio si facciano le W/O.... niente di piu' sbagliato...
l'emulsione finale dipenderà da :
tipo e concentrazione di emulsionanti utilizzati
polarità degli oli
rapporto tra le fasi
concentrazione di gellanti o fattori di consistenza lipo
concentrazione di gellanti o fattori reologici idro
fissati questi parametri la maniera o metodo non modifica l'emulsione, al massimo con la maniuera sbagliata: l'emulsione non viene .
Oggi ho voglia di stuzzicare chi spignatta , per cui riporto quello che per me è il metodo piu' efficace per un O/W domiciliare.
Microonde
1 beaker olio
1 beaker aqua
1 beaker servizio
minipimer
nel beaker di servizio metter il 60% d'acqua e altri idro ( es. glicerina) , gellanti idro e attivi termolabili.
disperdere e omogenizzare il beaker di servizio a max 45° poi lasciarlo raffreddare .
nel beaker olio metter oli + emulsionanti lipo + attivi lipo non termolabili.
nel beaker aqua mettere il 40% dell'acqua + emulsionanti idro + attivi idro non termolabili.
scaldare entrambe beakers olio e aqua nel microonde fino a quando tutti i componenti si sono disciolti e fino a quando l'aqua non ha raggiunto gli 80° max.
NB. anche gli oli scaldano nel microonde, dipende da quanto sono polari.
visto che si tratta di una o/w aggiungere la fase aqua alla fase olio ( maniera inversa ) e mescolare.
Omogenizzare col pimer e se necessario riscaldare di nuovo un po' col microonde in modo che un po' di omogenizzazione avvenga sopra i 60°
Quando la fase olio + aqua si è raffreddata sotto i 60-55°
aggiungere a freddo e a filo turbando il contenuto del beaker di servizio.
anche se a parole sembra complessa, questa tecnica è, per me , piu' semplice e meno critica delle solite , inoltre è molto efficace e da bei risultati.
Il raffreddamento veloce indotto dall'aggiunta finale, aiuta assai.
A parte alcune varianti ( il microonde oltre a scaldare proprio per l'agitazione molecolare che induce nel prodotto facilita la formazione di particolari emulsioni nano e lamellari ) non è farina del mio sacco ma si tratta di una reinterpretazione delle tecniche di LIN ( detta: water solubilization )...tecnologia avanzata, adatta a chi spignatta , che spesso nei laboratori cosmetici neppure conoscono.
PS: la fisica-chimica delle emulsioni e dei colloidi è veramente complessa.
PPS: giocare con le inversioni dell'emulsione: PIT , catastrofiche o PIC , sono belle esperienze ma da affrontare solo quando si è capito e si è riusciti a far funzionare bene una tecnica base .
PPPS: le emulsioni non si fanno solo con i tensioattivi
PPPPS: qualunque professore di topologia , se lo trovate , vi puo' spiegare che i soliti modelli micellari delle emulsioni , con la gocciolina d'olio circondata da molecole orientate con testa lipo e coda idro sono "matematicamente" impossibili per cui tutta la "scienza" delle emulsioni viene spiegata partendo da modelli simbolici assolutamente irreali ( recentemente sono comparse definizione della fisica di interfaccia dei colloidi leggermente diverse dal solito se letrovo le riporto... )
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verissimo; questo mio scritto deriva da una domanda fatta su un altro forum da una ragazza che non aveva capito bene cos'era un emulsionante e cos'era un altro, alla fine ho trovato più chiaro tirare fuori la storia dell'HLB che se non altro serve da guida (ovvio che non mi metterei mai a calcolare HLB richiesti e HLB degli emulsionanti; giusto per sapere che non posso fare una crema con solo la cera bellina).paracelso ha scritto: non fidatevi molto degli HLB
Oddio se io penso all'emulsionante con cui ho maggiore esperienza, cioè il metilglucosio sesquistearato, ti direi che si scioglie bene in entrambe la fasi, però quella acquosa era sempre gelificata; e ho un vago ricordo di aver emulsionato solo alcool cetilico e acqua ma non ricordo benissimo se era granuloso o no. Non appena il moribondo (papà finto malato) mi si toglie dalle scatole (a primavera? ) faccio questi esperimenti che mi piace l'idea.paracelso ha scritto: metodo pratico per spignattatori...
provate a sciogliere l'emulsionante in acqua o in olio .
L' ambiente dove si scioglie rappresenta la fase continua (esterna ) privilegiata per quell'emulsionante.
lo so anch'io che esistono acqua in olio con il 90% di acqua ma a casa sarebbe alquanto difficile farle quindi prendiamo per buono Ostvaldparacelso ha scritto:Fregatevene della regola di Ostvald , se l'emulsionante è "forte" si possono fare emulsioni con il 90-95% di fase discontinua ( interna );
Ma fate solo emulsioni O/W con almeno il 70% d'acqua o idro ( quindi rispettando la regola di Ostvald )
Oh com'è vero... ultime due spignattate: mi hanno richiesto una quantità colossale di crema viso per fare regalini, e l'ho fatta in due puntate; una formula molto semplice emulsionata a caldo con cetilico e sesquistearato, lavorando a 70° (misurato con termometro).paracelso ha scritto:Lasciate perdere i metodi antichi ( wet, dry alias inglese o continentale ) che si usavano quando per emulsionante si metteva la gomma d'acacia...
La prima (2kg) l'ho fatta versando la fase acquosa gelificata con carbomer dentro quella oleosa, a poco a poco e frullando: un disastro non voleva saperne di emulsionarsi tanto che alla fine mi sono dovuta votare a sant'abil care che mi ha fatto la grazia.
La seconda (1.5kg) ho versato la fase oleosa dentro quella acquosa: venuta subito, una panna.
Infatti nella mia prima crema non c'è stato verso di emulsionare la poca fase acquosa che ci avevo messo all'inizio; in teoria si sarebbe dovuta formare una acqua in olio, in realtà erano grumi dispersi nonostante io cercassi di frullarli.paracelso ha scritto:E' abbastanza facile fraintendere la maniera con l'emulsione, per cui c'è chi crede che aggiungendo acqua all'olio si facciano le W/O.... niente di piu' sbagliato...
Vabbè ci provo, e visto che so già che la butterò via perchè non mi verrà non sprecherò attivi... ma non va bene col sesquistearato, vero? Io avrei anche il poliglicerile 3-metilglucosio distearato che mi pare più adatto.paracelso ha scritto: Oggi ho voglia di stuzzicare chi spignatta , per cui riporto quello che per me è il metodo piu' efficace per un O/W domiciliare.
Guarda ne ho provate talmente tante... ma a gennaio su questi schermi ti posterò una bella foto della mia prima PIT, non appena mi arrivano gli emulsionanti giustiparacelso ha scritto:PPS: giocare con le inversioni dell'emulsione: PIT , catastrofiche o PIC , sono belle esperienze ma da affrontare solo quando si è capito e si è riusciti a far funzionare bene una tecnica base .
Preparati che sono sicura avrò bisogno di dritte!
...perchè io VI VEDO
"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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- esimio cosmetologo
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x Iakura.
dipende: ogni molecola è diversa, in genere se hai molecole termolabili devi esporle il meno possibile alle alte temperatura . Per questo se possibile, profumi, gli attivi delicati ecc.. si aggiungono a freddo o quasi.
... mentre l' emulsionare , proprio perchè la temperatura abbassa la tensione superficiale , viene meglio ad alte temperature.( viene perfettamente anche a "freddo" ma servono emulsionanti o accorgimenti appositi )
senza microonde potresti scaldare a bagnomaria contemporaneamente il beaker olio ed il beaker aqua, l'importante è che il beaker servizio sia tenuto "freddo" e che il beaker acqua venga aggiunto al beaker olio
( stravolgere le regole a volte fa bene )
x Lola
prova vedrai che ci riesci
sulle inversioni ( shiroda )....aspetto di vedere dove sei arrivata con i tuoi esperimenti.... ho appena preso a cazzotti il modello micellare.....ed ho poca voglia di rimettermi a studiare i diagrammi di krafft ( quello della maionese )
dipende: ogni molecola è diversa, in genere se hai molecole termolabili devi esporle il meno possibile alle alte temperatura . Per questo se possibile, profumi, gli attivi delicati ecc.. si aggiungono a freddo o quasi.
... mentre l' emulsionare , proprio perchè la temperatura abbassa la tensione superficiale , viene meglio ad alte temperature.( viene perfettamente anche a "freddo" ma servono emulsionanti o accorgimenti appositi )
senza microonde potresti scaldare a bagnomaria contemporaneamente il beaker olio ed il beaker aqua, l'importante è che il beaker servizio sia tenuto "freddo" e che il beaker acqua venga aggiunto al beaker olio
( stravolgere le regole a volte fa bene )
x Lola
prova vedrai che ci riesci
sulle inversioni ( shiroda )....aspetto di vedere dove sei arrivata con i tuoi esperimenti.... ho appena preso a cazzotti il modello micellare.....ed ho poca voglia di rimettermi a studiare i diagrammi di krafft ( quello della maionese )
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COME FACCIO A SAPERE QUANTO EMULSIONANTE USARE? Se non posso fidarmi dei valori di hbl fornito dall'emulsionante e richiesto dall'emulsione, come posso calcolare?
Non rispondo a messaggi privati con richieste di consigli su trattameti e mie ricette. Per favore, se devi chiedermi un consiglio, scrivilo sul forum, può interessare anche ad altri, ti risponderò lì.
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- esimio cosmetologo
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l hlb non rappresenta la "forza" di un emulsionante.
In genere con il 10-20% della fase olio un sistema emulsionante tiene su una o/w
Se sta su con il 10 e' un sistema emulsionante relativamente forte.
In genere con il 10-20% della fase olio un sistema emulsionante tiene su una o/w
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Paracelso -
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Paracelso l'ultima frase non l'ho capita, ti rispieghi?
Bloody: lo capisci dalla scheda tecnica e usi la percentuale che consigliano loro
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- esimio cosmetologo
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il 10% del 20% significa il 2%
quindi se hai emulsionanti "forti" puoi realizzare buone emulsioni o/w con il 2% di emulsionanti ed il 20% di oli.
calcolo molto, molto grezzo....
in realtà meglio il tuo consiglio, leggersi la scheda tecnica ed utilizzare le concentrazioni consigliate....
quindi se hai emulsionanti "forti" puoi realizzare buone emulsioni o/w con il 2% di emulsionanti ed il 20% di oli.
calcolo molto, molto grezzo....
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Per le acqua in olio ci vogliono emulsionanti diversi da quelle per olio in acqua, non puoi usare gli stessi.
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In rete ho trovato questa lista di emulsionanti con relativi HLB
Emulsifiers with HLB Values
spero possa essere utile
Emulsifiers with HLB Values
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Non posso portare l'Anello per voi, ma posso portare voi!
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Re: Emulsiologia for dummies
ho questo emulsionante comprato da fresholi: Glycerol Mono Stearate SE. consigliano di usarlo all'1-5% (allora sì ) e di accoppiarlo all'alcool cetilico.
ho cercato nel forum ma viene nominato solo qui e in una domanda di una ragazza che ha comprato da fresholi.
corrisponde a questo?
5.8 Glyceryl stearate SE
ho fatto una crema usandolo al 2% + 2%di cetilico, gelificata con xantana, fase grassa 20%. ha emulsionato bene ma è molto fluida. a che percentuale mi consigliate di usarlo?
ho cercato nel forum ma viene nominato solo qui e in una domanda di una ragazza che ha comprato da fresholi.
corrisponde a questo?
5.8 Glyceryl stearate SE
ho fatto una crema usandolo al 2% + 2%di cetilico, gelificata con xantana, fase grassa 20%. ha emulsionato bene ma è molto fluida. a che percentuale mi consigliate di usarlo?
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Re: Emulsiologia for dummies
Il problema fluidità è sempre meglio non farselo risolvere da maggiori percentuali di emulsionante ma lavorare sulla gelificazione dell'acqua. Una crema con 0,5% di xanthan se ven frullata ad un certo punto (dopo parecchi minuti) diventa bella densa.
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Re: Emulsiologia for dummies
come mai, se si invasetta una crema in più flaconi, alcuni possono separarsi ed altri no?
Sono una piccola ape furibonda
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Re: Emulsiologia for dummies
In realtà si separano tutti, le creme più tartassate lo fanno prima (es: la crema che porti in aereo si separa prima della parte che ti è rimasta a casa)
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Re: Emulsiologia for dummies
grazie, super Lola. un altro dubbio:
"tartassate" vuol dire soggette ad agitazione o anche a condizioni igrotermiche particolari? quali?
(la capa sa tutto!!!)
"tartassate" vuol dire soggette ad agitazione o anche a condizioni igrotermiche particolari? quali?
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Re: Emulsiologia for dummies
Agitazione sopra a tutto. Ma anche calore.
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Re: Emulsiologia for dummies
ho un dubbio pratico, e non so dove postare,provo qui:
riscaldamento delle due fasi, dopo quanto posso provare a fare l'emulsione?
cerco di spiegarmi meglio: fase grassa, appena vedo che è sciolto tutto la prendo e la verso nella fase acquosa calda ma non sempre viene una bella emulsione (nell'ultima cerano pezzi di emulsionante non emulsionati), forse ho troppa fretta? dovrei lasciare un pò di più la fase grassa a scaldarsi?
riscaldamento delle due fasi, dopo quanto posso provare a fare l'emulsione?
cerco di spiegarmi meglio: fase grassa, appena vedo che è sciolto tutto la prendo e la verso nella fase acquosa calda ma non sempre viene una bella emulsione (nell'ultima cerano pezzi di emulsionante non emulsionati), forse ho troppa fretta? dovrei lasciare un pò di più la fase grassa a scaldarsi?