Iron oxides - Incompatibilità e potere pro-ossidante

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Lola
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Re: Iron oxides - Incompatibilità e potere pro-ossidante

Messaggio da Lola »

Ma il fatto che gli ossidi si sciolgano non è positivo. Ma ho come la sensazione che Edgar intendesse dire che si disperdono.
...perchè io VI VEDO

"Dovrei mettere all'ingresso del forum avete presente quei metal detector tipo negli aeroporti? Quando suona, faccio lasciare giù la scatoletta di bicarbonato e faccio passare solo senza."
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e.a.poe
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Re: Iron oxides - Incompatibilità e potere pro-ossidante

Messaggio da e.a.poe »

Intendevo l'assorbimento, la lecitina consente un maggior assorbimento in olio. Non si tratta di solubilità. L'assorbimento è proporzionale alla dispersione. L'assorbimento è un coefficiente calcolato sulla quantità di olio di lino necessario per far diventare la polvere di pigmento una pasta solida. E' espressa in grammi d'olio per 100 gr di pigmento. Il valore del blu di Prussia è 55, ma, ad esempio, gli ossidi di cromo hanno un valore di circa 80. Questo vuol dire che il blu di prussia ha maggiore assorbenza dell'ossido di cromo, quindi anche una maggiore capacità disperdente in olio. Ovviamente i concetti di assorbimento, solubilità o dispersione sono diversi. Una pasta solida non è solubile! Concetto fondamentale dei pigmenti è la dispersione che è praticamente un sistema eterogeneo tra pigmento e veicolo, si hanno interazioni solo sullo strato esterno del pigmento che reagisce anche in maniera diversa (a seconda che si parli di strutture laminari o nodulari, o sferiche etc.). La solubilità dei pigmenti è a dir poco inconsistente, si parla di uno 0,2-0,3%.

Quindi i pigmenti hanno un valore di assorbimento? Si, così si valuta anche la loro capacità disperdente.
Sono solubili in olio? No, solo lo 0,2%
Si disperdono? Ovviamente si, e per amplificare la loro dispersione e stabilità la lecitina funge da agente bagnante (non dimentichiamo che il blu di Prussia è abbastanza idrofilo), quindi la lecitina riduce il tempo necessario ad effettuare la dispersione completa.
E quante notti in bianco,
davanti a un cielo stanco,
il grido del silenzio,
che annaffia fogli di malinconia,
per diventare mare, diventare amore,
ed inventarmi accanto a te

(A.Errico - Il grido del silenzio)
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cira
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Re: Iron oxides - Incompatibilità e potere pro-ossidante

Messaggio da cira »

@gk hai ragione, però è anche vero che negli alimenti si trovano spesso forti antiossidanti e chelanti (BHT, edta etc)

@edgar io ho capito ovviamente abbastanza poco del tuo primo messaggio. :D: Il blu di Prussia è assimilabile agli ossidi di ferro? Non sono due cose diverse?

Insomma, scendendo terra terrissima, l'ipotesi che gli ossidi di ferro, in una emulsione, possano velocizzare l'ossidazione dei grassi presenti all'interno della formula stessa non ha alcun fondamento?

Il trip mi è partito dall'ossido di zinco che a certe condizioni rilascia ioni zinco. Gli ossidi di ferro non rilasciano anch'essi degli ioni? E se sì, gli ioni ferro non sono ossidanti dei grassi?
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Magia
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Re: Iron oxides - Incompatibilità e potere pro-ossidante

Messaggio da Magia »

me lo sono sempre chiesto anch'io!
"salagadula magicabula bidibibodibibù fa la magia tutto quel che vuoi tu bidibibodibibù"