Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Gli ingredienti dei cosmetici che comprate!

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Lola
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Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Lola »

CONSERVANTI SI’, CONSERVANTI NO…

C'è chi cerca i cosmetici senza conservanti pensando che siano nocivi... ma è veramente così?

Batteri e muffe crescono solo dove c'è acqua. Quindi nei cosmetici che non ne hanno (penso agli oli, oppure ai burro cacao) i conservanti non servono.
Se io dovessi fare un cosmetico con acqua e dimenticassi di mettere il conservante mi durerebbe circa 3 giorni se fosse una crema (poi andrebbe a male, una crema non ha ingredienti troppo diversi dal cibo, tanto dura il cibo fuori dal frigo, tanto durerebbe la crema), circa una settimana o poco meno se fosse un tonico senza alcool o un bagnoschiuma.

Quindi conservare i cosmetici che si mettono in vendita è indispensabile.

Nel sentire comune il conservante è una cosa brutta e cattiva, e molti cercano il prodotto "senza conservanti". Naturalmente è vero che il conservante per avere la proprietà uccidere i batteri non è di sicuro un ricostituente, e preso puro è un veleno per dirla breve.
Ma le percentuali a cui si usano sono molto basse, ed alcuni di quelli che si usano in cosmetica sono anche di grado alimentare (penso a potassio sorbato e sodio benzoato). Tutto dipende dalla quantità d'uso, e infatti vengono fatte delle prove per trovare la quantità adatta di conservante che sia efficace ma crei meno problemi possibile.

Perchè il conservante viene visto come una cosa da evitare? Perchè in alcuni casi dà allergia. Penso al methylcloroisothiazolinone e il methilisothiazolinone - vanno sempre in coppia - che sono risultati in alcuni casi allergizzanti dopo un uso continuato, o il methyl dibromo glutaronitrile, tolto dal commercio proprio per questo motivo. O peggio il conservante te lo ritrovi in circolo perchè viene assorbito e depositato nei tessuti grassi (è il caso del triclosan, da evitare assolutamente).

Visto che i cosmetici fatti con acqua non durano più di qualche giorno devono essere conservati, avevamo detto.

Le strade sono molteplici:

- aggiungo dei conservanti. Sulla conservabilità dei prodotti che comprate potete mettere la mano sul fuoco, vengono fatti molti test in condizioni estreme e il cosmetico dura sicuramente qualche anno chiuso, da aperto (e usato con le dita, portatrici di batteri) dura almeno quanti mesi c'è scritto sul simboletto con il vasetto aperto che adesso è obbligo mettere sulle etichette. Quando vedete molti conservanti (cioè molti nomi diversi) non significa che il prodotto ha una quantità di conservanti esagerata, sono messi in percentuale più bassa per coprire tutti i possibili batteri e le possibili muffe (ad esempio, un certo conservante può essere attivo solo sui GRAM+, ho bisogno anche di uno che sia attivo sui GRAM- e uno sulle muffe).
La quantità da usarsi è diversa: un prodotto venduto in dosatore che non verrà mai a contatto con le dita e prenderà pochissima aria ha percentuali di conservanti più basse di uno in vasetto che entrerà in contatto due volte al giorno con la carica batterica che ci portiamo sulle dita e prenderà almeno 5 minuti di aria. Spesso i prodotti bioeco in vasetto sono venduti con la palettina per prelevarli senza toccarlo, così possono usare meno conservanti.

- cerco degli escamotages per evitare di usarne. Il che può essere un pH (cioè un grado di acidità) molto basso o molto alto (ma totalmente incompatibile con la pelle), sistema poco usato. Pensate all'aceto: non ha bisogno di conservanti, è troppo acido. Il sapone solido neanche, ha pH troppo basico (se va bene siamo intorno al 9-10). Alcuni tensioattivi che uso per farmi i detergenti non hanno conservanti perchè sono a pH 12, molto basico, ma sulla pelle se li lasciassi così mi farebbero malissimo: devo riportare il pH a numeri adatti (cioè 5.5) e ho quindi bisogno di conservanti.
- Oppure posso aggiungere alcool: pensate ai liquori, durano anni e anni. Una percentuale di alcool al 15% basta a conservare un preparato, solo che l'alcool è anche un forte solvente: sgrassa troppo la pelle. Per ovviare a questo dobbiamo surgrassare il preparato, cioè ad esempio mettere il 15% di alcool in una crema molto grassa così avremo evitato l'effetto disseccante. Questo sistema è usato dai formulatori tedeschi (Weleda ad esempio) e non mi piace molto. Se l'alcool fosse fino al 5% non conserverebbe nulla, MA ha un bell'effetto simil-siliconico mentre si spalma la crema senza dover usare silicone. ;-)
- Oppure posso rendere indisponibile l'acqua, legandola a qualcos'altro: un'elevata percentuale di glicerina o di sorbitolo può servire allo scopo. Esempio pratico: la marmellata dura fuori dal frigo perchè l'acqua che contiene è saturata dallo zucchero. Chiaramente una crema con molta glicerina sulla pelle non sarà affatto piacevole da spalmare (è piuttosto appiccicaticcia, resta molto untuosa e non si assorbe mai).

Si possono usare dei solventi dalle proprietà batteriostatiche, come il pentylene glycol spesso assieme a butylene glycol.

- Oppure ancora posso usare degli estratti vegetali: olio di tea tree ad esempio, ottimo antibatterico e antifungino, ma dalla puzza impressionante, oppure estratto di semi di pompelmo... ma quest'ultimo come ha ottimamente dimostrato Marco Valussi da solo se è puro non conserva nulla, le sue proprietà derivano, pensate un po'... da residui di pesticidi e di triclosan che ha al suo interno. Da evitare assolutamente, quindi!

Aggiungo come segnalato da Laura che spesso la parola "parfum" nasconde il conservante; sono in vendita dei conservanti a base di frazioni di olii essenziali, tutte scelte per il loro effetto antibatterico, che sono pubblicizzate dal produttore come prodotto che permette di scrivere "senza conservanti". Ne ho uno a casa, e si usa a percentuali piuttosto elevate, il 3%. Da che costituenti sia fatto non è dato di sapere,il che è molto pericoloso. Sia dal punto di vista allergie, sia dal punto di vista di aggressività in generale verso la pelle: come mai metterei un mix di olii essenziali al 3% sulla pelle, per paura di irritazioni, mai userei un prodotto così... fumoso di cui non so nulla a parte il fatto che l'ho comprato per ingannare il consumatore. L'unica cosa che si sa è che funziona, come non è dato di sapere.

Conclusione: il cosmetico che contiene acqua è SEMPRE CONSERVATO. In una maniera o nell'altra lo è. O ci mettiamo conservanti (e tra questi sceglieremo i meno peggio) o usiamo altri mezzi che però mi cambiano molto il prodotto e lo snaturano in qualche modo. Preferisco una crema fatta in maniera classica conservata con potassio sorbato e sodio benzoato, oppure con fenossietanolo+parabeni piuttosto che una che contiene troppo alcool o troppa glicerina o che ha un pH fortemente basico.

Quando scrivono "senza conservanti" e il cosmetico ha acqua intendono "senza conservanti che siamo obbligati a scrivere in etichetta e che sono considerati tali dalla legge". Il che è un po' diverso. Il pentylene glycol è un conservante, per questo viene inserito in formula, non perchè abbia altre utilità, ma non sta in lista, quindi si può scrivere senza conservanti. L'alcool anche, non sta in lista.

Ricordatevi che non è obbligatorio dichiarare nell'INCI i conservanti contenuti nelle materie prime. Se per esempio un produttore acquista da un fornitore burro di karitè conservato con BHA, quest'ultima può non andare in etichetta.
Per questo motivo, quando acquistate un prodotto che contiene acqua, se nell'INCI non sono presenti conservanti, potrebbero comunque essercene. E la cosa peggiore è che non potete sapere quali.
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Lola
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Lola »

Tanto per rendere noti i pericoli, elenco i microrganismi più frequentemente riscontrati nei cosmetici mal conservati (da Proserpio>: Materi prime di base, sostanze ausiliarie, funzionali e odorose, formulazioni, controlli, impianti Sinerga 1985).

Alla vostra curiosità lascio cercare su google cosa causano all'uomo.

dall'aria e dal suolo:

Pseudomonas
Chromobacter
Flavobacterium
Klebsiella
Micrococcus
Sarcina
Bacillus
Clostridium
Streptomyces
Mucor
Rhizopus
Fusarium
Alternaria
Cladosporium
Penicillum
Aspergillus

Dall'acqua:

Pseudomonas
Aeromonas
Desulfobrio
Chromobacter
Alcaligenes
achromobacter
Flavobacterium
Escherichia
Schigella
Salmonella
proteus
Micrococcus
Sargina
Corynebacterium
Bacillus
Clostridium
Nocardia
Streptomyces
Mucor
Rhizopus
Saccaromyces
Fusarium
Alternaria
Cephalosporium
Penicillum
Aspergillus

Dalle persone:

Eschericha
Shigella
Salmonella
Proteus
Klebsiella
Staphylococcus
Streptococcus
Corynebacterium
Candida
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da SaraGi »

Grazie Lola di queste utili informazioni! Quindi quando si vuole conservare a lungo un prodotto fatto in casa è da tenere in considerazione anche la scelta del posto dove porlo. Se verso la crema in un tubetto che non verrà mai a contatto con le dita e l'aria esterna, prolungo la sua conservabilità! Di quanto circa?
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Lola
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Lola »

Di quanto non te lo posso dire, vengono fatte delle prove per stabilirlo. Diciamo che se lavori bene e metti in tubetto puoi tranquillamente mettere il conservante alla dose minima raccomandata.
In ogni caso io non mi preoccuperei di poter conservare un cosmetico per più di un anno, scaduto il quale sarebbe meglio finirlo alla veloce e farne un altor più fresoc e pieno di attivinon deteriorati.

Che il problema può essere comunque che la mia crema non ha invasioni batteriche, ma ha gli olii che iniziano ad ossidarsi, e magari gli estratti di piante ossidati e non più attivi. Il tubetto aiuta anche in questo senso, diminuendo di brutto il contatto dell'ossigeno con il cosmetico, ma non gli fa raggiungere durate illimitate.
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da paoletta84 »

:cin: utilissimo!!!!
soprattutto il fatto di sapere che i cosmetici venduti come "senza conservanti" in realtà non lo sono!! io ho la fissa della pulizia degli strumenti che uso e dei barattoli dove metto i miei spignatti, e per me mettere il conservante alla fine di tutto è sempre un momento "magico" perchè solo così riesco a rendere utilizzabile la mia creatura.
E siccome posso farmi le creme da sola cerco di usarle subito, in modo da avere il massimo del beneficio dagli attivi che ci metto, un pò come quando si fa un tiramisù......se lo metti in congelatore lo puoi mangiare dopo una settimana, ma vuoi mettere la soddisfazione di mangiarlo subito?? :heart:
Has not Jew hands,organs,dimensions,senses,affections,passions?Fed with same food,hurt with same weapons,subject to same means,warmed and cooled by same winter and summer...?If you prick,do we not bleed?If you tickle,do we not laugh?If you poison,do we not die?If you wrong,shall we not revenge?
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Veravidel »

lola, perchè non ti piace il metodo di conservazione con alcool in creme 'surgrassate'?
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Lola
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Lola »

Perchè l'alcool denatura le proteine, quindi rovina di brutto la cheratina di cui è composta la superficie della mia pelle. Non subito magari, ma alla centesima volta che mi spalmo la mia pelle non resta indenne.

Tanto per capirsi: denaturazione è quando l'albume dell'uovo diventa bianco e solido per via del calore (e domani sera provo con l'alcool, mi avanzeranno albumi!*), il sangue della bistecca che solidifica e cambia colore, l'unghia che assume un colore bianco e polveroso quando la strofiniamo con acetone. Non è un effetto da niente, proprio cambia la forma del gomitolo proteico e diventa una cosa sfilacciata.

*edit: provato. L'albume "si cuoce" a contatto con l'alcool, diventa bianco e solido.
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Veravidel »

ok ti ringrazio, queste cose le avevo già lette sparse sul forum, però leggendoti qui mi era sorto il dubbio che magari in una crema molto grassa questo effetto potesse essere 'moderato' per così dire, rispetto ad una formulazione con pochi grassi o gel (di solito mi pareva di vederlo nei gel per pelli grasse che usavo molto in passato).
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Marvick »

Ho esaurito il conservante.
Se facessi un'emulsione e la conservassi in frigo, quanto potrebbe durare? riuscirebbe a tenere per 7/10 giorni?
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Serena »

Mmmah, dipende anche tanto da cosa ci metti dentro, da con cosa viene in contatto, insomma è difficile pronosticare... può capitare che vada a male anche prima mi sa. Ti dirò, io per stare sul sicuro aspetterei di ri-munirmi di conservante prima di spignattare (però perché non provi a chiedere del phenonip in farmacia per fare prima? se non ricordo male era Anto a dire che non è molto difficile da trovare)
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Marvick »

è un'emulsione semplice semplice. solo acqua, olio, olivem 1000, qualche goccia di olio essenziale di rosmarino, acido lattico eventuale. fine.
il phenonip preferirei evitarlo, non mi piace proprio.
temo che mi conviene aspettare fino al prossimo ordine. uffi.
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da quana »

Informazioni molto utili e chiarissime. Grazie Lola :)
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Lola »

A me non piace spalmarmi una crema in via di decomposizione. Comunque anche se la butti non é una gran perdita economica, non ci hai messo niente di costoso.
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Marvick »

concordo :ok:
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da NicaNatura »

Molto interessante. Quindi possiamo dire che i conservanti che usiamo abitualmente (cosgard, phenonip..) coprano un range ampio di muffe e batteri, visto che reggono bene anche per mesi..?
Ma se volessi usare la glicerina per conservare il dentifricio, quanta acqua potrei aggiungere? Ricordo una proporzione di 1:4, quindi potrei mettere 5gr di acqua ogni 20gr d glicerina senza aggiungere conservanti..è giusta la proporzione? Rinfrescatemi la memoria.
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da giusi1 »

Argomento davvero utilissimo...per me che sono alle prime armi è davvero molto importante poiché da profana non davo tanto importanza al conservante....grazie
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da NicaNatura »

Spero di essere nel posto giusto: oggi ho fatto un detergente ma dovevo andare a lavoro prima che fosse finito, così ho preferito mettere il conservante e coprire il tutto, solo in serata l'ho ripreso per aggiungere l'acido lattico e il resto (o.e etc).. Non mi darà problemi di conservazione giusto? Sono un pò ossessionata perchè è un regalo, ma ultimamente ho paura spesso di sbagliare epr la conservazione
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Lola
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Lola »

hai fatto quello che avrei fatto anch'io, va benone.
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da NicaNatura »

Grazie :)
Nekora
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Re: Metodi di conservazione dei cosmetici: panoramica

Messaggio da Nekora »

Ma che cosa fanno i conservanti?
Ovvero come fanno ad impedire le invasioni di batteri, muffe, funghi??
Grazie milleee!!!