Cosmetica Halal per musulmani

Qui si parla di marche in generale, di prodotti specifici senza esaminare l'inci, di tempi di consegna...

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Aracne
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Aracne »

Pure io evito le cozze, non certo per motivi religiosi ma perché mi fanno senso. :maria:
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Lola
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Lola »

Ma che ha la religione contro le cozze?
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Aracne
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Aracne »

Non ne ho idea. :nonso:
So solo che per l’appunto gli ebrei ortodossi possono mangiare solo i pesci con la classica forma da pesce, quindi niente molluschi, gamberi, ecc.

Non è che sono un’esperta di religioni, eh! :) È solo che (in epoca ormai geologica…) avevo frequentato l’università Cattolica dove, qualsiasi facoltà intraprendi, ci sono tre esami di teologia obbligatori e mi è rimasta qualche reminiscenza a proposito.
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Eris
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Eris »

Lo dice l'antico testamento, tra il "brucia il gay" e il "lapida la zoccola" c'è anche il "non mangiare questo e quello", tra cui "tutto ciò che sta nell'acqua e non ha squame"
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basettoni89
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da basettoni89 »

Lola ha scritto:Basettoni ma come mai tutta questa fascinazione per i dettami di una cultura diversa dalla nostra?
mi interesso...proprio perché è diversa dalla nostra!
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Lisola
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Lisola »

Comunque, ripensandoci, sarebbe stato corretto pensare ad una "cosmesi cristiana", più che limitatamente cattolica. Però credo che le varie correnti abbiano troppe differenze di vedute perché possa essere uniforme e coerente.
In ogni caso non credo che ne sentano la mancanza (di una cosmesi dedicata a loro, intendo), altrimenti sarebbe già in commercio.

Come dicevo, non ne so molto, per questo ho letto l'Islam nudo dove ho appreso delle certificazioni Halal.
Nel campo della cosmesi sembra ci sia un grandissimo incremento di vendite anche per le sue caratteristiche, che attira chi è vegano.
Diversamente, della cosmesi Kosher non ne so proprio nulla e ne ignoravo l'esistenza.
Ho lavorato per molti anni vicino al ghetto a Roma ed hanno molti posti dove mangiare, macellerie kosher. Ma profumerie non ne ho mai viste, nè prodotti dedicati a loro nelle fornitissime erboristerie nelle vicinanze. Ora sono curiosa.
Quello che ti dirò, sia ben radicato nel tuo cuore:
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da basettoni89 »

Esatto, è non è un caso che a Cosmoprof 2016 ci sia stata un'area dedicata all'halal: Cosmoprof anticipa i trend futuri!
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tagliar
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da tagliar »

Lisola, una cosmesi cristiana o cattolica non esiste (e i cristiani o cattolici non ne sentono l'esigenza) e non ha senso di esistere per il semplice fatto che questa religione non vieta nulla, se non appunto di mangiare carne i venerdì di quaresima.
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Lisola
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Lisola »

A me non risulta, ma non sono un'esperta. La Chiesa ortodossa (mi pare siano cristiani), hanno forme di digiuno più variegate e complesse di quello che dici te: alcuni giorni non possono mangiare delle cose ed in altri giorni altre (periodo della Pasqua). Gli Avventisti (mi pare siano cristiani) hanno una dieta vegetariana e mangiano latte e uova, ma mantengono i dettami biblici per la carne. I Catari (mi pare siano cristiani, ma forse li hanno estinti), avevano un forte rifiuto per alimenti originati dal sesso e mi risulta aborrissero anche il sangue.
Ripeto, non sono un'esperta e questo è quel poco che so. Non mi metto a fare ricerche perché non mi interessa, ma preferisco mantenere un livello di prudenza.
Gli unici che non hanno davvero mai nessun tabù alimentare sono i Pastafariani, anzi, adorano il Mostro di Spaghetti Volante ed ingurgitano birra appena ne hanno occasione. Ma non sono cristiani.

Poi che una cosmesi cristiana non abbia senso nè ragione d'esistere penso che ci trova perfettamente d'accordo.
Caratteristiche di un cosmetico Halal
Le indicazioni di base, non esaustive, per la certificazione Halal dei cosmetici e, più in generale, dei prodotti per la cura del corpo, sono molto numerose e non esiste un disciplinare condiviso universalmente. Tali indicazioni si riferiscono sia agli ingredienti che ai metodi di fabbricazione.

Ingredienti
Affinché un cosmetico sia considerato Halal, non devono essere contenuti questi ingredienti:

*derivati da suini (caso piuttosto raro perché le aziende cosmetiche raramente fanno ricorso a questo tipo di ingredienti)
*derivati da animali permessi dalla religione musulmana, ma non macellati secondo il rituale prescritto, o morti prima della macellazione
*alcol etilico, sostanze inebrianti o qualsiasi sostanza ritenuta dannosa per la salute
*provenienti da organismi geneticamente modificati (OGM).

Inoltre:

*gli ingredienti ammessi non devono venire a contatto con prodotti derivati da suini o alcool
*la presenza di etanolo in profumi, fragranze, acque distillate, prodotti struccanti, lozioni per capelli/viso/corpo, rende questi prodotti proibiti (Haram)
*anche i conservanti e le varie sostanze presenti all’interno dei prodotti devono essere Halal
*ci sono interpretazioni diverse da ente ad ente sull'uso di glicerina e glicole propilenico, due sostanze molto utilizzate nei prodotti di bellezza a scopo di idratazione; è dunque necessario trovare delle alternative soddisfacenti tra le migliaia di ingredienti utilizzati in ambito cosmetico
*esistono altri prodotti considerati potenzialmente “illeciti”, ma in questo caso il divieto di usufruirne dipende dalla scuola di diritto islamico a cui si fa riferimento
*alcuni enti di certificazione richiedono che le modalità di estrazione degli oli essenziali prevedano la distillazione a vapore, invece che chimica, per evitare il ricorso all'alcool
*un’ulteriore richiesta formulata da alcuni enti riguarda il divieto di test sugli animali in fase di sperimentazione di un ingrediente.

Per la valutazione dell’idoneità degli ingredienti in molti casi è sufficiente il possesso dei certificati dei fornitori, confermanti che le materie prime utilizzate sono Halal.

Filiera di produzione

La certificazione Halal comporta che tutta la filiera di produzione debba essere Halal:

*deve essere evitato anche il solo contatto con prodotti impuri
*in caso di contaminazione l’intero ciclo di produzione deve essere sanificato
*le procedure di igienizzazione e sanificazione della filiera devono essere rigorose e documentate (il riferimento sono le normative HACCP)
*i prodotti igienizzanti e sanitizzanti, utilizzati sulle linee di produzione e confezionamento non devono avere alcool tra i loro componenti.

Per un’impresa che opera nel settore cosmetico si aprono quindi due possibilità:

*creare un’apposita linea per i prodotti Halal con linee di produzione dedicate
*programmare la produzione Halal subito dopo la sanificazione degli impianti.
Estratto da qui, presumibilmente scritto o pubblicato nel 2011 dato che qui la data non compare ma ne ho trovato una versione in pdf (identica, scritta dalla stessa persona) che riportava tale anno.
L’azienda più accreditata nel mondo musulmano rimane la britannica Saaf, fondatrice della prima linea halal in Europa. Oggi l’azienda esporta nel Medio Oriente con successo e, grazie alla qualità dei suoi prodotti, non stupisce che il 75% delle vendite sia fatto a clienti musulmani.
Da qui

http://www.saafskincare.com/saaf-products
Se vedo bene (ci sono gli INCI), non hanno in catalogo creme viso ma solo sieri che sono composti da oli, vit. E e oe.
Hanno una crema per il corpo che oltre agli oli, vit. E ed oe, ha cera d'api e burro di karitè.
Mentre il balsamo per i piedi ha il burro di cacao invece del karitè.

Conoscevo una che si faceva le creme così anche per il viso, ma non era musulmana. :D:

L'altra azienda postata in prima pagina, italiana, ha un catalogo più ricco, ma senza INCI. Peccato, son curiosa.
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Lola »

Ho capito dopo il cruelty free questa è la nuova moda. E loro ci credono che se c'è contatto accidentale con una sostanza impura si interrompe tutto e si sanifica l'impianto.
Per fortuna i cattolici non si attengono alla lettera a quello che è stato scritto quattromila anni fa e non abbiamo precetti in materia di cosmesi, il fatto che i precetti della bibbia siano stati superati ed interpretati mi tranquillizza enormemente (sul resto dei cristiani non posso parlare).
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Massimo.Marcon-1962 »

Anche a proposito della carne vietata il venerdì di quaresima si era espresso Papa Giovanni Paolo II scatenando le polemiche dei soliti polemizzatori delle polemiche alle polemiche, (tradotto: quelli che riescono a trasformare in polemica qualche cosa), basta un sacrificio vero, anche non accendere la televisione per un giorno sarebbe da considerare tale. Quindi, per i cattolici non esiste nessun tipo di cibo vietato e tanto meno ingrediente cosmetico. ^___^
La parte più intima di una donna non l'avrai mentre la spogli ...., l'avrai mentre l'ascolti. ^___^
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Stregonza »

Aggiungo che quest'anno papa Francesco ha pure detto di lasciar stare gli agnelli per Pasqua.
Ma non è che dice che chi li mangia fa peccato...semplicemente disfa una tradizione, così che i cattolici più "osservanti" - ma osservanti SOLO DELLA TRADIZIONE EBRAICA, che appunto è stata ampiamente superata- possano mangiare quello che gli pare.

Oh poi 'sta storia del peccato ha un pò scocciato eh... :toilet: specie nella cosmesi...che poi uno ci voglia trovare sempre qualcosa da peccare...posso dirlo??? ECCHEPPALLEPERÒ.


( ok, ora filo via, bannatemi, uccidetemi, mandatemi l'isis, fate come vi pare)
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Lola »

Massimo tu pensa che mio suocero pretende di non mangiare carne il venerdì santo il mercoledì dele ceneri e il venerdì di natale, ch ese gli dai una fettina di prosciutto pare che lo avveleni, e poi lo fa perchè è tradizione, svuotato di ogni significato ma guai se non lo fa. Il che si traduce in grandi mangiate di polenta e aringa ben annaffiate di vino e festeggiamenti tutto il giorno a fare il giro delle osterie il mercoledì delle ceneri. Alla faccia della vigilia.
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Shakarì »

:D:
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da ilaria »

:lol:
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da tagliar »

Poi una cosa che non capisco è perché, se l'alcool è vietato perché è una sostanza inebriante (quindi si desume che è vietato perché, ingerendolo, può ubriacare), sia vietato spruzzarselo addosso nei profumi, dove non ubriacherebbe nemmeno un neonato.
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Lisola »

Perché, leggevo, non possono usare queste sostanze neppure se penetrano la pelle.

Comunque: non ci sono attivi.
Forse ne nasceranno di nuovi, perché mi suona strano che spalmarsi oli ed oe possa bastare in eterno.
Pensavo che le aziende che fanno prodotti bio se si dotano di certificazione halal possono allargare la loro fetta di mercato, forse non stravolge la loro filiera di produzione.
Ma anche se in espansione, mi sembra evidente che rimane una cosa di nicchia.
Mi chiedo come si regolassero prima, i consumatori musulmani, ad esempio in Italia. Si spalmavano l'olio con oe ed ora pagano qualcun'altro perché lo imbottigli?

La cosmesi Kosher invece che caratteristiche deve avere?
Edit: urca! :oo:
Nel Shabbat (7° giorno) e nello Yom Tov (giorno benefico) l’uso dei cosmetici è regolato da leggi:
– Tzovaya: nel Shabbos (il giorno di riposo) non si può colorare, pertanto, non si può applicare il trucco, nemmeno il rossetto, anche se applicati con un dito, o con uno speciale spazzolare, men che meno mescolare i colori.

– Schita/Libbun: non si può spruzzare o usare un panno bagnato nel Shabbos, perciò l’uso di un panno umido, di una spugna per la pulizia, di un toner o altri liquidi su un batuffolo di cotone o aggiunta di acqua a un panno è vietato. Parimente usare un pennello per applicare il trucco liquido.

La pulizia della pelle del viso impone delle linee guida da rispettare: solidi, unguenti, sapone non si possono spalmare, né usare un deodorante in stick, o un dentifricio. Fluidi viscosi, come oli e sapone per le mani sono vietati. Fluidi a bassa viscosità, il deodorante liquido in roll-on o spray non sono soggetti a tale divieto. Diluizione dense sono utilizzate se in questa formulazione: 2/3 sapone-1/3 di acqua.

– Tochain: non si può macinare nel Shabbos, per cui il parere di alcuni è che non si può rompere il fard, né prendere della polvere.
– Refuah: chi ha un disagio non può utilizzare un rimedio, anche se per uso esterno. Esempio, chi ha labbra screpolate non può applicare un olio medicinale.

– Melachos: fare delle aggiunte è vietato, esempio l’applicazione di profumo ai vestiti.
Per questa tradizione il trucco e i cosmetici sono applicati prima che inizi il Shabbos. Pertanto si usano prodotti long lasting, come il rossetto che dura 24 ore.

Make-up Shabbos

Nasce per conformarsi alla sentenza di Rav Moshe e può essere utilizzato solo se rispetta le seguenti condizioni:
– deve essere testato da un rabbino affidabile o ente certificatore per confermare che è “temporaneo” in grado di soddisfare gli standard di Rav Moshe. Il prodotto che si desidera utilizzare nel Shabbos deve essere specificamente approvate dal Rav o agenzia di certificazione.

– la faccia deve essere asciutta, non si può applicare il trucco su una zona umida. Pertanto, prima di applicare il trucco, il viso deve essere asciutto e pulito. Quando si utilizza una “crema idratante Shabbos, si deve attendere fino a quando non è completamente asciutta prima di applicare il trucco Shabbos.

– non si possono mescolare i colori dei cosmetici, a causa di tzovaya. Pertanto ogni colore deve avere il suo pennello. Non si può applicare il fard sul fondotinta o sul trucco che è stato applicato prima. Tuttavia, si può applicare “fard Shabbos” sopra “fondotinta Shabbos” o ri-applicare il trucco Shabbos dello stesso colore.

– si deve usare della polvere libera. Secondo alcune opinioni si dovrebbe rimuovere o rompere il make-up in cake, renderlo polvere e usarla come polvere libera sul make-up Shabbos.

Ogni volta che si fa riferimento al make-up Shabbos, si fa riferimento a polveri che sono state testate da un ente affidabile halachic per soddisfare gli standard di Rav Moshe zt”l. In accordo con Rav Shlomo Zalman zt”l, non si usano mai polveri colorate durante il Shabbos. Il fondotinta e i correttori sono applicati per uniformare i toni di colore della pelle, lisciare le rughe, ridurre le imperfezioni del viso. Il fondotinta idratante è una crema liquida con sostanze oleose. Non può essere utilizzato nel Shabbos. Il fondotinta a base acquosa, pur avendo ha una consistenza più spessa della precedente, non può ancora essere utilizzato in Shabbos. Il fondotinta pancake deve essere applicato con una spugna umida, non può essere utilizzato in Shabbos. Il fondotinta in polvere generalmente non può essere utilizzato in Shabbos. Tuttavia, ce ne sono in polvere adatti al Shabbos, che non sono di lunga durata e utilizzati in base alle Rav Moshe zt”l, secondo le indicazioni date precedentemente. Il fard viene utilizzato per aggiungere colore al viso e per migliorare il colore delle guancie. Non può essere utilizzato nel Shabbos, tuttavia il “Shabbos make-up” ha il fard in polvere che non è di lunga durata e può essere utilizzato in base alle Rav Moshe zt”l. Il fard in crema o stick non può essere utilizzato nel Shabbos. Sono quattro le aree dell’occhio su cui le donne applicano cosmetici per evidenziarne e migliorarne l’aspetto: sopracciglia, palpebre, eyeline e ciglia. Applicando il trucco degli occhi sotto forma di creme cosmetiche, polveri non-Shabbat, polvere che si mischia con l’acqua, matite ed eyeliner liquido, è severamente vietato durante il Shabbos. Oltre alle normali condizioni di trucco Shabbos, secondo alcune opinioni, il trucco degli occhi pone ulteriori preoccupazioni per quanto riguarda i colori.

Rossetti e lip gloss

Il rossetto lip liner non si può applicare nel Shabbos, in quanto, secondo tutte le opinioni. Ciò è vero anche se viene applicato con leggerezza o al di sopra di un trucco già esistente. Come indicato in precedenza, è possibile applicare un rossetto regolare o uno a lunga durata il giorno prima di Shabbos. Il rossetto in polvere in accordo con alcuni Maestri che prendono decisioni giuridiche sull’attuazione dei precetti della Torà (Poskim), un make-up in polvere non di lunga durata può essere utilizzato sulle labbra per il Shabbos, sulla base del parere che un blush in polvere non di lunga durata è ammissibile. Tuttavia, le donne che desiderano truccare le labbra non dovrebbero applicarlo in polvere nel Shabbos, ma piuttosto usare il rossetto long-lasting nell’giorno prima di Shabbos. Il lip gloss non può essere utilizzato in Shabbos. Questo è vero anche se uno si applica lipgloss trasparente o chiaro. Se si utilizza un pennello, si crea il problema. Non è consentito nemmeno un rossetto sigillante su un make-up esistente. Il lucidalabbra, vaselina, burro di cacao non possono essere utilizzati in Shabbos.

Rimozione del make-up

Se il trucco deve essere rimosso in Shabbat, si procede in questo modo: non si può usare crema, gel oleosi o struccanti corposi. Si può utilizzare uno struccante occhi liquido, un detergente liquido o un olio per bambino per rimuovere il trucco. Questi prodotti devono avere una consistenza acquosa e bisogna applicarli con le dita. Non si può usare un batuffolo di cotone umido o un cotton fioc inumidito per rimuovere il trucco. Secondo alcuni, non si può usare un cotton fioc asciutto, né un panno o un tessuto asciutti per strofinare il trucco, altri invece lo permettono. L’usanza è essere indulgenti.

Profumo e fragranze

Possono essere applicate sul proprio corpo, ma non sui vestiti per profumarli, perché è vietato.

Unghie

Non si tagliano né si limano nel Shabbos, non si applica nessun tipo di smalto, nemmeno il trasparente, mentre si possono fare queste azioni prima che il Shabbos inizi e se inavvertitamente si lascia dello smalto quando il Shabbos è iniziato si può usare del remover per unghie, purché sia fatto come segue: si versa il remover direttamente sull’unghia e si strofina con un dito.

Trucco permanente

Nel processo di applicazione del trucco permanente, micro pigmentazione o tatuaggio cosmetico ad ago, questa procedura, applicata sulle labbra e intorno agli occhi, è proibita dalla Torah. Il divieto vale anche per il trucco “semi-permanente” che dura solo per alcuni anni.
Da qui
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da Bluebruja »

Lisola ha scritto: Gli unici che non hanno davvero mai nessun tabù alimentare sono i Pastafariani, anzi, adorano il Mostro di Spaghetti Volante ed ingurgitano birra appena ne hanno occasione. Ma non sono cristiani.
Lisola, sei in errore. è il "Prodigioso" spaghetto volante, non c'è alcuna preferenza tra la birra ed il vino... e soprattutto non è previsto alcun tipo di "adorazione".
hai ragione, non è cristianesimo, ma la chiesa pastafariana lotta da anni per il riconoscimento (e la relativa esenzione dall'IMU degli edifici di culto -le pannocchie)
il Prodigioso di noi se ne frega, perché è sempre impegnato a fare qualcos'altro (oppure è ubriaco) quindi FIGURATI che gliene frega a lui di quel che mangi.
da https://www.chiesapastafarianaitaliana. ... ostra-fede
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

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La cosmetica kosher è allucinante!!!
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Re: Cosmetica Halal per musulmani

Messaggio da LaFra »

tagliar ha scritto:Poi una cosa che non capisco è perché, se l'alcool è vietato perché è una sostanza inebriante (quindi si desume che è vietato perché, ingerendolo, può ubriacare), sia vietato spruzzarselo addosso nei profumi, dove non ubriacherebbe nemmeno un neonato.
Per questo motivo

A seconda delle interpretazioni viene accettato o meno l'alcol denaturato.

Per me la spiegazione non deve per forza avere un senso per chi non è musulmano. E' una cosa di fede, come tale non si può applicare un criterio razionale e ragionare con quello.

Comunque dubito che prenderà piede qui da noi: sono ammessi i siliconi e il fenossietanolo, i nostri crociati dell'ecobio, difensori della vera fede, non permetteranno mai che il feroce Saladino invada i negozi con il demonio siliconico.