Biodegrabilità degli ingredienti

Gli ingredienti dei cosmetici che comprate!

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barbara3
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Messaggio da barbara3 »

mr.pink ha scritto:il "professionista della cosmesi" non ha molte possibilità di educare il consumatore.
Invece avrebbe possibilità infinite, se solo gli interessasse farlo.
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Gaton
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Messaggio da Gaton »

Laura ha scritto:[
Chiosa forse sciocca la mia: non sarei così certa che la rimozione meccanica abbia impatto ambientale zero.
A volte si deve valutare l'intero meccanismo che si mette in moto.
Ciao Laura
Il mio era un intervento semplicistico e diciamo pure stupido, ma riprendo le cose che tu hai detto è tutto il meccanismo che si mette in moto e questo meccanismo è complesso, ma potremmo stare a parlare per ore giorni ed anni.
Si distruggono le foreste per avere le fonti rinnovabili.

Gaton
vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani »

Gaton ha scritto:tutto il meccanismo che si mette in moto e questo meccanismo è complesso, ma potremmo stare a parlare per ore giorni ed anni.
Si distruggono le foreste per avere le fonti rinnovabili.

son futili discussioni e lo sappiamo tutti; quando mai il derivato petrolifero costerà il doppio del derivato vegetale (tratto nel rispetto maggiore possibile dell'ambiente...) questo problema non si porrà più nè? :bam:

Buona giornata.
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paracelso
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Messaggio da paracelso »

bella discussione piena di spunti.

Personalmente amo i paradossi e le provocazioni che possono stimolare il " think different " se non altro per non cadere nella logica dei "luoghi comuni" dove si danno per scontati convincimenti che scontati non sono affatto.
Poi come insinuano giustamente Trotulina e Vittorio anche il "think different" paradossalmente puo' diventare " qualunquista".

Ritengo inutile discutere sui "massimi sistemi" e sulle ideologie per cui entro nel dettaglio su alcune questioni poste nei vari interventi:

Condivido l'approccio di Mr. Pink: il problema è etico, anche se non condivido la conclusione sul " chi paga " perchè chi paga alla fine è sempre il mercato.

Alle domande dirette di Trotulina rispondo con alcune delle mie scelte e considerazioni:
io vorrei produrre cosmetici "buoni" , che facciano bene, che soddisfino le aspettative del mio mercato....
ergo
tra un idrocarburo petrolifero ed un lipide vegetale quasi sempre preferisco il lipide vegetale, perchè più affine alla cute , da fonte rinnovabile, in certi casi con specifica efficacia fisiologica ( es: l'effetto collaterale di alcuni acidi grassi polinsaturi anti-proliferativi ) ma non posso bandire genericamente gli idrocarburi, alcuni sono affini agli idrocarburi che formano il film idrolipidico della pelle alcuni sono talmente "estranei" alla pelle che proprio in questo hanno la loro qualità.
Quest'ultimo discorso è simile a quello per cui ritengo si possano usare i siliconi.
Ovviamente queste scelte ( idrocarburi petroliferi-sliliconi ) non le faccio in una linea cosmetica che ha come claims: "tutto naturale, biologico , eco ecc ecc " perchè ingannerei il mercato ( sarà minimalista, ma anche questa è una scelta etica ).

Poi tra oli vegetali faccio i miei distinguo: tenendo conto che devono servire a qualcosa, preferisco oli che hanno lavorazioni "meno" chimiche ( splendidi quelli spremuti a freddo ) ma anche oli che comportano colture non industrializzabili e magari solidali:
amo gli oli amazzonici dove qualche abile esperto marketing mi ha raccontato come 5000 famiglie vivono sulle rive del rio delle amazzoni e raccolgono le noci d'andiroba portate dal fiume per farne la raccolta, amo il karitè da quando ho scoperto che la pianta prima di 30 anni non rende per cui è praticamente impossibile inserirla in un piano di agricoltura industriale, ma queste sono scelte comunque subordinate alla qualità cosmetologica della materia prima... se come lipidi o attivi questi non fanno nulla , non ha senso usarli.
E se un olio di semi comporta l'estrazione e la lavorazione chimica: facile!! preferisco il vinacciolo, tra l'altro l'olio std con il più alto contenuto
di linoleico, al girasoli ( abbastanza simile ) per il semplice fatto che finchè si produrrà vino, i vinaccioli si possono considerare un prodotto di " riciclaggio" della scarto della produzione del vino...

Qualcuno pensa che gli oli petroliferi siano ancora in auge perchè costano poco: E' SBAGLIATO.
1° Gli oli vegetali possono costare molto meno degli oli petroliferi
2° il mercato del cosmetico " skin care", come quasi tutto il mercato del futile, non è "PRICE SENSIBLE" ovvero non è assolutamente vero che vende di più chi ha i prezzi più bassi....poi se considerate che i margini di contribuzione nella produzione industriale del cosmetico sono tra i più alti in assoluto, cosa volete che conti qualche frazione di euro nel costo di distinta base di una crema....ovvia !!! lo sapete benissimo che quando comprate una crema viso, nella stragrande maggioranza dei casi costa di piu' il packaging e/o il marketing che il contenuto...


Ma con una amara considerazione che feci privatamente a suo tempo con altri professionisti che frequentano il forum, purtroppo sono convinto che la "COERENZA " ETICA O ECOLOGISTA, "NON PAGA" .
Ammiro chi si spignatta i cosmetici ,
ammiro gli imprenditori che hanno scelto coerentemente un loro segmento "verde" del mercato, ma purtroppo finchè il mercato non si evolve, cambiando le motivazioni all'acquisto del cosmetico, è una battaglia persa .
Molti degli argomenti qui esposti, se utilizzati in una campagna pubblicitaria sarebbero addirittura controproducenti :

vai a dire alla ragazzina che usi nel cosmetico l'olio di vinacciolo perchè è un prodotto di riciclaggio e vedi quanto ne vendi ..:-)))


PS: cara Trotulina , come sai non sono per nulla un chimico, forse perchè associo l' immagine del chimico a quella di chimico arido e pasticcione che diede De Andrè/E.Lee Master : " .. son morto per un esperimento sbagliato, proprio come i cretini che muoion d'amore..."
Ultima modifica di paracelso il 03/09/2007, 11:39, modificato 1 volta in totale.
Paracelso -
stufo di bufale cosmetiche - http://www.nononsensecosmethic.org
vittorio urbani

Messaggio da vittorio urbani »

paracelso ha scritto:Qualcuno pensa che gli oli petroliferi siano ancora in auge perchè costano poco: E' SBAGLIATO.
1° Gli oli vegetali possono costare molto meno degli oli petroliferi
2° il mercato del cosmetico " skin care", come quasi tutto il mercato del futile, non è "PRICE SENSIBLE" ovvero non è assolutamente vero che vende di più chi ha i prezzi più bassi....poi se considerate che i margini di contribuzione nella produzione industriale del cosmetico sono tra i più alti in assoluto, cosa volete che conti qualche frazione di euro nel costo di distinta base di una crema....ovvia !!! lo sapete benissimo che quando comprate una crema viso, nella stragrande maggioranza dei casi costa di piu' il packaging e/o il marketing che il contenuto...
1° Mi fai degli esempi?

2° Non sarà price sensible ma c'è la questione dell'ottimizzazione dei costi formulativi.

Buona serata.
Hele86
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Messaggio da Hele86 »

paracelso ha scritto: Ammiro chi si spignatta i cosmetici ,
ammiro gli imprenditori che hanno scelto coerentemente un loro segmento "verde" del mercato, ma purtroppo finchè il mercato non si evolve, cambiando le motivazioni all'acquisto del cosmetico, è una battaglia persa .
Molti degli argomenti qui esposti, se utilizzati in una campagna pubblicitaria sarebbero addirittura controproducenti :

vai a dire alla ragazzina che usi nel cosmetico l'olio di vinacciolo perchè è un prodotto di riciclaggio e vedi quanto ne vendi ..:-)))
Io volevo commentare un attimo queste frasi da novella in questo forum e da futura chimica che vorrebbe provare in futuro, chissà, a risolvere i problemi discussi qui: ma se una ragazzina non comprerebbe mai un olio fatto con prodotti di scarto, comprerebbe una crema sintetica se qualcuno le dicesse da dove deriva quello che si spalma e che potrebbe farle anche del male?..cioè, purtroppo il mercato non cambia perchè ancora si conosce poco o non si vuole conoscere quello che succede, ormai vivamo con uno stile di vita dove tutto è pronto e ti fidi di chi lo produce, anche se per fortuna una parte di popolazione, e questo forum ne è l'esempio, ogni tanto si ferma e dice 'ma è meglio che verifichi se questo prodotto è veramente sicuro'..non dico di essere totalmente scettica, ma forse se le aziende non fossero così tranquille di avere gente che acquista i loro prodotti inizierebbero a scegliere metodi di produzione diversi, vedi prodotti più ecologici..
..[no linguaggio sms] devo dire che è una discussione veramente interessante, devo rigraziarvi anch'io..
Landre
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Messaggio da Landre »

Hele86 .. Io non sono chimico ma ho a che fare con la gente che consuma cosmetici e anche con ste benedette ragazzine :evil:
All' 80% della gente non gliene frega un' emerita XXXXXXX che la crema possa inquinare , che sia 100% naturale !!!!
di questo 80% prendi un 45% di persone a cui non importa neanche che il prodotto funzioni !!! L' importante è che profumi !!!!!!!!

Fidati , se vuoi che il tuo prodotto abbia successo , mettici un buon profumo !

Purtroppo quello che dici è vero... Bisogna sensibilizzare la gente , x carità , giustissimo ... ma non crediate che molta gente voglia ascoltare e capire... :(
Landr-eco-bio...con qualche piccolo compromesso

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Laura
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Messaggio da Laura »

Hele, non far caso a Landre cinico e baro e continua con i tuoi buoni propositi che sei su un'ottima strada.
W le nuove generazioni di chimici attente a certi temi :yuhu: .
Landre
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Messaggio da Landre »

Lauraaaaaaaaaaaa :evil: :evil: :evil:
Io non sono nè cinico nè baro... ho solo riportato la realtà e sto dicendo che non è solo una questione di "gente che non informa il pubblico" ma anche di gente - e mica poca - a cui non gliene frega niente di questo - ovvero il pubblico !

E poi non volevo mica scoraggiare Hele , anzi , ho solo fatto notare in che campo dovrà lottare ;)
Landr-eco-bio...con qualche piccolo compromesso

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Trotula

Messaggio da Trotula »

NON SOLO!
A quello che dice Laura e che quoto, vorrei aggiungere che la cosmesi basata sull'evidenza insegna che nel 95% dei casi i cosmetici formulati secondo le leggi dell'ecocompatibilità possono essere più efficaci.

:D
Ultima modifica di Trotula il 17/09/2007, 0:19, modificato 1 volta in totale.
Trilly
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Messaggio da Trilly »

Landre82 ha scritto:ho solo riportato la realtà e sto dicendo che non è solo una questione di "gente che non informa il pubblico" ma anche di gente - e mica poca - a cui non gliene frega niente di questo - ovvero il pubblico
Prova a dire a qualcuna di quelle ragazzine che la sua cremetta profumata è in realtà petrolio, vediamo che ti risponde :D:

:firu:
Trotula

Messaggio da Trotula »

Trilly ha scritto: Prova a dire a qualcuna di quelle ragazzine che la sua cremetta profumata è in realtà petrolio, vediamo che ti risponde :D:
Oppure prova a fare un sorrisino e a dire "Ah, usi quella crema? Si vede... d'altronde la pelle brutta è la tua...."


;)
Landre
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Messaggio da Landre »

Avete pienamente ragione .. ma questa lotta non si vince solo attraverso la "chimica" .. è il marketing la vera arma vincente... Io conosco tantissime erboristerie , molte delle quali avrebbero voluto introdurre aziende "eco-bio" come Dr Hauschka , Flora ecc .. ma non vendono !!!!! Certo , alcuni di questi non sono dei bravi commercianti perchè non sanno vendere i prodotti , però è anche vero che la gente vede L' Erbolario e non gliene frega un fico secco della qualità ! ( ps : da notare che L' Erbolario sta leggermente migliorando con le sue nuove linee , secondo me questo forum sta facendo la sua parte :mah: ) ..
Quindi dovendo vendere marche "commerciali" non puoi metterti a fare la paternale .. sarebbe un pestarsi i piedi !!!
La gente si fida di Lancome , Sisley e sorelle perchè hanno le confezioni figose e pubblicità appetitose .. è tremendamente stupido quanto vero !!
Ovvio che poi uno fa il vede con la crema " al limone e al lampone " che funziona veramente , con la confezione dozzinale e un packagin fatto da qualche stagista ...il confronto non regge...
Insomma , non è così semplice come meccanismo ... :roll:
Ma non per questo bisogna arrendersi ;)
Landr-eco-bio...con qualche piccolo compromesso

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viola

Messaggio da viola »

Ha ragione Landre, quando dico alla gente che ho comprato un solare Lavera, ti guardano così :oo: e ti dicono che non l'hanno mai sentito.
Poi spieghi la motivazione e loro il giorno dopo l'hanno comprato da l?erbolario! :evil:
Ho stampato tutte le pagine della dispensina di Saicosatispalmi a una signora amica di mio marito che sta facendo un corso da estetista.
Sai cosa ci ha chiesto di comprarle, dato che andiamo spesso in Francia?
Una crema Avene con omega 6 che fa bene per le vene. Al primo posto in Inci ha un Petrolatum! ...
Io ci rinuncio.... :cry:
Trotula

Messaggio da Trotula »

Certo, le parole annoiano e non servono mai, servono i fatti.
Cioè, la cosmesi basata sull'evidenza, proprio come la medicina basata sull'evidenza, ovvero la cosmesi basata sui fatti.

Altro discorso è quando si ha una malattia della pelle che necessita di principi attivi farmacologici: poichè non ne esistono ancora che nemmeno si avvicinano a una formulazione buona davvero, occorre trovare il meno peggio.
E abbinarli sempre a cosmetici di supporto validi.

Le lezioncine un po' saccenti danno fastidio a tutti, e anche se non sono affatto saccenti, l'interlocutore le prende come tali...


Aggiungo: penso che nessuno, come i produtti di cosmetici eco o vicini all'eco, abbia bisogno di regalare campioni di prodotti da provare.
Invece- avete notato come sono braccino corto gli eco-produttori?
Ultima modifica di Trotula il 17/09/2007, 0:21, modificato 1 volta in totale.
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tintin
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xxx

Messaggio da tintin »

una delle cose che piu' mi inastidiscono sono i profumi finti.
quando faccio il bagno a milou con un prodotto con essenze tipo eucalipto,pino menta etc...è una festa balsamica.
...quando uso quel prodotto tutto verde fatto ad albero con il tappo a forma di pigna...piu' che una prorompente vitalita'...ci viene mal di testa a tutti e due....e pensare che ancora oggi si vendono migliaia di alberelli magici(nel senso che sono cancerogeni e perturbatori endocrini) e vomitevoli gelatine colorate che sanno di fiori ma sono zeppi di molecole come il bis metil tio metano.....
c'è un interessantissimo inserto di altro consumo chiamato salutest che dedica la copertina a tutto cio:casa profumata-casainquinata,recitava il titolo!
Laurelin
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Messaggio da Laurelin »

In effetti, parlando da semplice consumatrice, devo dire che i prodotti "naturali" peccano in due aspetti: il marketing (e tutto ciò che comporta di packaging, pubblicità, fidelizzazione del cliente, ecc.) e l'estetica (in senso lato: il packaging, di nuovo, ma anche l'aspetto dei prodotti, la texture, il colore, il profumo...).

Ha ragione Landre, il consumatore medio forse vuole un prodotto sano e "ecologico", ma anche (soprattutto) che gli offra una certa soddisfazione sensoriale: quindi profumo gradevole, setosità della texture, facilità e praticità d'uso. Perché i prodotti naturali possano "vendere" temo debbano trovare un compromesso per concorrere quanto più possibile con quelli sintetici da questo punto di vista.

Non son d'accordo che al consumatore medio non interessi se un prodotto è naturale o meno: in realtà il "naturale" adesso va molto "di moda", altrimenti non si spiegherebbe perché le marche note si affannino a pubblicizzare di usare prodotti "naturali", "di origine vegetale", ecc., o a fare linee specifiche "alle piante", "agli estratti vegetali", ecc.

Però sono le marche note, appunto, e il consumatore medio (come chiunque, d'altronde) tende a "fidarsi" del noto, piuttosto che rischiare con l'ignoto. Di sicuro preferisce un prodotto sedicente "naturale" delle varie Clarins, Biotherm (grande idea quel "bio" nel nome!), Clinique e via dicendo, piuttosto che una marca sconosciuta. E dato che almeno il 90% dei consumatori non capisce affatto COSA c'è dentro i prodotti in questione, l'unica cosa che può fare è fidarsi dei proclami scritti sull'etichetta.

Per questo credo che "prediche" o "campange di sensibilizzazione" (che vengono percepite esattamente nello stesso modo) non servano a granché, se non per gli individui più sensibili e magari preparati scientificamente. Sarebbero molto più efficaci delle buone campagne di marketing, simili in fondo a quelle di Bottega Verde: un nome accattivante ("bottega" richiama una realtà più semplice e "artigianale", "verde" è natura, piante, ma anche serenità, bellezza, giovinezza...), punti vendita simpatici e colorati, packaging dai colori tenui e rassicuranti, offerte, sconti e campioncini a volontà, tessere punti e premi, rivista/catalogo per l'ordine via posta (non tutti si fidano a comprare su internet)...

E ovviamente prezzi più popolari... :D:
Hele86
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Messaggio da Hele86 »

Laura ha scritto:Hele, non far caso a Landre cinico e baro e continua con i tuoi buoni propositi che sei su un'ottima strada. W le nuove generazioni di chimici attente a certi temi :yuhu: .
..beh..grazie!! :oops: ..anche perchè uno dei motivi che mi hanno fatto interessare la chimica è in questa discussione, e cioè che molta gente considera la chimica come una difficile materia delle superiori che non serve a niente, ma in realtà è una delle fondementa del mondo in cui viviamo e conoscendo la materia l'uomo, nel bene o nel male, ha fatto i progressi che adesso ci aiutano in tutte le cose + comuni, e quindi se la gente non vuole capire cose c'è nei prodotti che usa perchè per loro è difficile o non hanno tempo, io invece ho sempre avuto questo tipo di curiosità..
..non so, sarà che [no linguaggio sms] si nasce con questo tipo di voglia di sapere, però spero che magari la "moda" del biologico e sano a tutti i costi, vero o finto che sia, inizi a far immettere nei cervelli della gente un consumo più attento, e non solo comprare qualcosa perchè si è sicuri che funziona solo perchè è di marca..e speriamo che questa sensibilizzazione ci sia anche nelle aziende, cosa + difficile ma non impossibile se l'idea del consumatore tipo cambia..già esistono tante aziende di questo tipo, che purtroppo però devono ancora spengersi avanti nel mercato come avete già detto voi..chissà, forse tendo ad essere ancora molto idealista..però come ha detto Landre il meccanismo è complicato, ma non ci si deve arrendere!